24: Natale lontano da casa

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Il capitolo ventiquattro....il Natale....COINCIDENZE?

Be' realtà sarebbe il venticinquesimo ma io sono una merda e me ne sbatto il tarallo.

Narratore pov.

È mattina e tutto è immobile e in silenzio nel monolocale, si sente solamente il rumore delle macchine in lontananza e il ronfare di Yuki sulla poltrona.
I raggi del sole colpiscono il volto di Black bird infastidendola, la quale cerca disperatamente di coprirsi con le coperte ma senza successo, visto che sembrano incastrate a qualcosa.
Sbuffa per il nervosismo e nasconde la testa sotto al cuscino, stiracchiando poi le gambe, e fin qui niente di strano, se non fosse per un'altra presenza all'interno del suo letto che si smuove e che gli cinge il fianco.

Mezza intontita, la prima cosa che gli viene in mente è Yuki, che si è spiaggiata su di lei come fa sempre, ma deve ricredersi quando tenta di togliersi quel peso di dosso, e scopre essere qualcosa di più piccolo, liscio e duro (No, non è quello che pensate ಠ_ಠ)

Si blocca come una statua, gli occhi si aprono velocemente e il cuore perde un battito quando sfiora con le dita la pelle liscia del braccio, per poi tastare leggermente quelle che sembrano una mano e delle dita e per poco non urla dallo spavento.

Lentamente si fa scivolare fuori dal letto e si gira a guardare quello che ora non è più un bambino, ma bensì un ragazzo, con il viso calmo e rilassato nascosto da alcuni ciuffi biondi. Gli occhi chiusi, il respiro regolare e le ali rosse che coprono quasi tutta la sua schiena lo fanno sembrare agli occhi della (c/cp) un angelo.

Un angelo di nome Hawks, che si trova nel suo letto...nudo.

(T/n) pov.

Presa dal panico corro in bagno, cercando di trattenere le urla, per poi prendere il primo accappatoio che trovo e quando torno da lui glielo lancio in faccia.

-Svegliati uccello pervertito!- non ricevo risposta, per cui opto per la modalità: 'lasciargli cose a caso finché non si sveglia'.

Prima gli lancio il cuscino, poi un'altro e così via, finché non tiro anche Yuki, che si spiaggia sul suo viso.

-Oi, fuori di lì o ti denuncio!- in risposta mugugna qualcosa di insensato e si gira, dandomi le spalle o per meglio dire, le ali.

Inizio a perdere la pazienza, perché un conto è un bambino piccolo e tenero e un'altro è un ragazzo che fa il pervertito anche con le piante grasse. Mi accovaccio ai piedi del letto e guardo il suo viso contratto in una smorfia mentre pigio l'indice su una delle sue guance.

-So che sei sveglio, e sappi che hai cinque minuti per andartene, altrimenti ti tiro per le ali e ti sbatto fuori a calci-

Mugugna e strizza gli occhi girandosi a pancia in sopra, scoprendo il petto, non troppo muscoloso ma ben definito e visto che sono pur sempre una ragazza, mi strozzo con la saliva e tossisco sonoramente e credo che mi sia uscito un pò di sangue dal naso.

'Lo fai apposta vero?!'

-Sai cosa? Me ne vado io- aggiungo infine alzandomi da terra e facendo per andarmene ma ad un tratto sento qualcosa che mi blocca e quando abbasso gli occhi per capire cosa sia, noto che Hawks mi stringe il polso con la sua mano e che cerca di tirarmi a se, ma è talmente stanco che il massimo che riesce a fare è tirarmi il maglione.

'È così carino...no aspetta un momento'

Scrollo la testa per togliere dalla mia mente questo pensiero e tolgo delicatamente la sua mano, prendo la prima maglia e il primo pantalone che trovo nell'armadio e vado in bagno per cambiarmi, dopodiché prendo Yuki sotto braccio ed esco, non prima di aver urlato:

ŁΞŦŦŁ€ βΞŘĐ ||Hawks x reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora