𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝚚𝚞𝚊𝚝𝚝𝚘𝚛𝚍𝚒𝚌𝚒

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Dopo il quasi bacio abbiamo iniziato a cercare una strada per andare avanti nel nostro cammino, e anche adesso stiamo ancora cercando.

Non ne abbiamo parlato per niente, per fortuna.

Sto raccattando alcune provviste, quando sento la voce di Taehyung in lontananza <<Forse di qui! Jungkook?>> urla, poi io mi avvicino a lui, notando che è alle prese con una saracinesca e sta cercando di alzarla.

Sospiro e gli prendo un braccio, facendolo allontanare un po' <<Ci penso io>> dico, prendendo il bordo della saracinesca e alzarla lentamente, usando tutta la mia forza.

Appena alzata un po' cerco di tenerla aperta <<Tae... vai... trova qualcosa per tenerla aperta>> dico al minore, con un po' di difficoltà, che subito passa sotto ed entra nella stanza.

<<Uhm... c'è della roba interessante qua dentro!>> esclama lui, mentre io sto per cedere <<Taehyung, muoviti!>> ordino seccato <<Giusto, scusa>> risponde, trascinando un baule sotto la saracinesca, così posso lasciarla andare e raggiungere il ragazzo.

<<Hyung, guarda>> avverte Tae, così mi giro e noto parecchi cadaveri su dei tavoli e a terra <<Cacciatori di merda, avremmo potuto essere noi>> borbotto, riferendomi agli stronzi che abbiamo combattuto prima <<Cavoli, un sacco di gente non ce l'ha fatta>> sospira il minore <<Lo sapevo che saremmo dovuti tornare indietro>> borbotto <<Beh, siamo sopravvissuti>> sorride l'altro <<A malapena, dai piccoletto, usciamo di qui>> gli rispondo, andando verso la porta d'uscita.

Ci troviamo in un corridoio con una stanza, in essa ci sono dei materassi e delle coperte, più vari oggetti inutili <<Qui è dove dormivano quelli stronzi>> nota Tae, facendomi ridere un po' <<Come lo sapevi? Dell'imboscata intendo>> chiede lui, <<Mi sono schierato da entrambe le parti>> rispondo <<Quindi uccidi un sacco di innocenti...>> dice, ma io non rispondo <<Lo prenderò come un sì>> aggiunge <<Prendilo come ti pare>> borbotto.

Una volta trovata la porta d'uscita, Taehyung mi precede e scende giù per le scale <<Ehi, aspettami>> gli dico <<Cosa? Sono qui>> ribatte, io roteo gli occhi e indico un ponte color giallo in lontananza <<Quello è il ponte, la nostra via d'uscita da questa città del cazzo>> lo avverto <<Ho capito>> sorride il minore, seguendomi appena lo raggiungo e lo supero.

Dopo alcuni minuti ci ritroviamo in strada, dove ci sono auto sparse e mezze distrutte <<Che è successo qui? Sono stati i tuoi amici cacciatori?>> chiede all'improvviso Taehyung, notando dei cadaveri ormai raggrinziti un po' ovunque, o dei resti <<No, secondo me è stato l'esercito, e non sono miei amici quelli stronzi>> rispondo <<Perché fare un massacro?>> mi guarda <<Non puoi far entrare tutti, per questo li hanno ammazzati, e i morti non si possono infettare>> gli spiego <<Ne sacrifichi pochi per salvarne molti>> concludo, facendo storcere il naso al minore.

Ad un certo punto sento delle voci in lontananza, così afferro un polso di Taehyung e lo attiro vicino a me dopo essermi nascosto dietro ad una delle vetture abbandonate <<Silenzio, stanno arrivando>> sussurro, mentre il castano si morde il labbro inferiore, stando in silenzio.

Due cacciatori stanno passeggiando tranquillamente e chiacchierano tra di loro, con in mano le loro armi, restiamo così per dei buoni cinque minuti, fino a quando non si allontanano abbastanza, per permetterci di passare oltre e alla fine allontanarci da quel posto abitato da quei tizi.

I'm the Last One《Taekook》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora