𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝚌𝚒𝚗𝚚𝚞𝚎

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Cammino lungo la strada con quel ragazzino poco dietro di me, Namjoon è tornato al suo rifugio mezz'ora fa, dirà agli altri dove sto andando e cosa sto facendo.

Ad un certo punto il ragazzino mi affianca e mi guarda curioso <<Tu ti chiami Jungkook, vero?>> mi chiede, io annuisco senza guardarlo e continuo a camminare.

Pensavo che non parlasse più ma mi sbagliavo <<Io mi chiamo Taehyung, Kim Taehyung>> dice, io lo guardo e lui sorride, poi distolgo nuovamente lo sguardo.

Passano altri minuti e dopo un po' lo sento sbuffare <<Quanti anni hai ragazzino? Dodici?>> chiedo, guardandolo leggermente divertito, lui mi guarda corrucciato <<Cazzo, no, ho 17 anni!>> ridacchio alla sua reazione <<Sul serio? Sei così piccolino>> dico, lui gonfia le guance e non risponde più.

[...]

Dopo circa un'ora di cammino Taehyung sbuffa nuovamente, per poi sedersi su un vecchio tavolo buttato da chissà quanti anni.

Mi fermo e lo guardo alzando un sopracciglio <<Ohi, chi ti ha dato il permesso di fermarti?>> chiedo leggermente innervosito <<Sono stanco, riposiamoci un po'>> mi risponde sbadigliando, e si mette a gambe incrociate.

Mi avvicino a lui e lo guardo severamente <<Solo dieci minuti>> avverto, per poi andare a curiosare dentro delle tende dall'altro lato del vicolo, ormai inabitate.

Dentro di esse ci trovo dell'acqua, un po' di cibo in scatola e mezzo kit medico in una cassetta, faccio un sorrisetto e infilo tutto in borsa, per poi alzarmi e tornare dal ragazzino.

<<I dieci minuti sono terminati, alza il culo, su>> gli dico, e, senza aspettarlo, reinizio a camminare <<Di già?>> chiede borbottando, per poi affiancarmi.

[...]

<<Quanto mancaaa?>> si lamenta, io sbuffo <<Tre ore sicuramente, spera che lungo la strada non ci siano teste di cazzo a disturbarci>> rispondo senza guardarlo, lui sta zitto, meglio così.

Però, dopo nemmeno cinque minuti riattacca a parlare <<Sei un mercenario?>> annuisco lievemente <<Una specie, sì>> rispondo <<Lavori per i buoni o per i cattivi?>> chiede nuovamente <<Dipende da quanto mi pagano, alla fine però, se non mi danno la ricompensa promessa, uccido senza pensarci due volte>> rispondo con nonchalant, per poi rivolgere lo sguardo a Taehyung, che sembra assorto nei suoi pensieri <<Perché sei così importante?>> gli chiedo, incuriosito, lui fa per rispondere ma delle voci ci zittiscono, spingo il minore verso un muro, nascondendocisi dietro.

Sbircio per vedere quanti uomini sono e se sono soltanto dei civili, ma purtroppo non è così, sono delle teste di cazzo armate e per niente affidabili, quasi nessuno lo è in questo mondo di merda.

Controllo quanti proiettili nel caricatore ho e guardo verso Taehyung, che intanto si è accovacciato nell'angolo del muro <<Rimani qui, non muoverti per nessun motivo, io vado a sistemare quei figli di puttana>> lo avverto sussurrando, lui in risposta annuisce, così io, velocemente, ma senza far rumore, vado a nascondermi da un'altra parte, avvicinandomi sempre di più al loro piccolo campo, per poter uccidere tutti quei uomini.

Jeon Jungkook vi sistemerà tutti quanti, io non perdo mai.

I'm the Last One《Taekook》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora