𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝚚𝚞𝚒𝚗𝚍𝚒𝚌𝚒

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Abbiamo setacciato un hotel e ho fatto fuori un paio di cacciatori, avrei evitato di passare da questo edificio ma dovevamo fare una scorciatoia che ci togliesse mezza giornata di cammino.

Mi avvicino ad un ascensore con all'interno una scala e apro le ante quanto basta usando la mia forza <<Proviamo a salire in alto, le scale dell'hotel sono bloccate>> gli spiego, entrando e salendo piano <<Vediamo dove porta>> aggiungo, mentre Taehyung mi segue con cautela.

Passiamo sul tetto dell'altro ascensore e guardo poco più in alto: l'uscita <<È troppo alto, Tae, vieni, ti spingo su>> guardo il minore, che si avvicina e inizia ad arrampicarsi su di me, io lo aiuto e lo faccio salire.

Una volta salito l'ascensore inizia a dare segni di cedimento, sarei caduto giù con tutta la struttura, il piccoletto si allunga subito a terra e mi porge una mano <<Dai, Jungkook!>> esclama, io faccio un piccolo salto e faccio per afferrargli la mano, ma l'ascensore si stacca e cade verso il basso, ed io con esso <<JUNGKOOK!>> urla Taehyung, spaventato, mentre si allontana dalla mia vista.

Appena arrivo in fondo sbatto la spalla con forza e poi scivolo in... acqua?

Emergo e tossisco leggermente, tenendomi la spalla dolorante <<Merda!>> esclamo <<Jungkook?? Ti prego, Jungkook!>> sento il minore urlare disperatamente <<Sto bene! Tu stai bene??>> urlo di rimando <<No! Mi hai fatto morire dallo spavento!>> risponde, facendomi sorridere.

Dopo un po' lo sento di nuovo <<Scendo da te, ok?>> <<No! Rimani lì, salgo io da te! Non muoverti!>> lo avverto <<O ci provo...>> borbotto, guardandomi intorno, è tutto buio e non vedo un'uscita <<Non fare niente di stupido!>> esclama Tae, facendomi ridere leggermente.

Cammino lentamente, stando ancora nell'acqua che mi arriva allo stomaco, e vado verso la porta delle scale <<Forse da qui posso passare>> sussurro, immergendomi e nuotando verso il piano di sotto.

Dopo una veloce nuotata riemergo e accendo la luce attaccata al mio zaino, guardandomi intorno, dopo un po' vedo un cancello, ma è completamente sbarrato <<Devo aggirarlo...>> borbotto, facendomi il giro di quel luogo, trovando un'altra strada che esce dall'acqua <<Porca miseria, non ci voleva>> sussurro, notando che in questa zona ci sono delle spore, il che significa che potrebbe essere pieno di infetti.

Afferro la mia maschera antigas e la indosso, prendendo la mia pistola e iniziando a camminare lentamente, controllandomi intorno.

Cammino per un po', e ad un certo punto vedo una porta <<Ecco l'uscita>> sussurro, avvicinandomi, però, appena faccio un altro passo sento un gorgoglio alla mia sinistra, mi giro lentamente e vedo uno di quelli grossi: un bloater.

Sgrano gli occhi e indietreggio piano e con cautela, se mi sente sono finito perché non possiedo nulla fatto con il fuoco, infatti un bloater morirebbe quasi subito se andasse in fiamme.

Apro la porta, ma nel farlo essa cigola, così alcuni clicker e quello stronzo del bloater iniziano a venirmi incontro <<Cazzo!>> esclamo, aprendo di più la porta e me la richiudo alle spalle, correndo verso il piano di sopra, levandomi la maschera antigas e tossendo leggermente.

Ansimo in cerca d'aria e mi guardo intorno, cercando di capire in quale posto dell'hotel mi trovo <<Devo trovare Tae...>> borbotto, iniziando a camminare, mettendomi la pistola nella fondina.

Entro in una stanza che probabilmente è la cucina e di colpo sento degli spari e un verso di un clicker, così mi accovaccio e mi nascondo dietro un armadietto rovesciato <<Quello stronzo... ti ha morso?>> chiede un tipo <<Non oggi, a te?>> risponde l'amico <<Non oggi>> ribatte l'altro <<Ottimo... Dividiamoci e assicuriamoci di aver preso tutti questi schifosi>> dice il primo che ha parlato, io intanto sto spiando, e noto che si stanno dividendo, e uno di loro sta venendo verso di me.

Mi nascondo meglio e aspetto che si avvicini di più, così di colpo lo colgo di sorpresa e lo strangolo, fino a quando non si muove più.

Dopo un po' cerco con lo sguardo il secondo stronzo, e, appena lo trovo mi avvicino lentamente a lui standogli dietro, afferrando un tubo di metallo.

Appena dietro di lui gli picchietto una spalla, così si gira, e appena lo fa, gli sferro il tubo in faccia, facendolo crollare a terra, probabilmente senza vita.

Butto l'oggetto insanguinato sopra il corpo e mi avvicino ad una scala, iniziando a salire, ma una volta in cima mi ritrovo con un calcio in faccia che mi fa cadere a terra, in una pozzanghera piena d'acqua.

Mi metto seduto, tossendo un po' e mi tocco il viso, il bastardo mi ha spaccato il labbro, l'uomo immediatamente scende e mi attacca, tirandomi un pugno e tenendomi la testa sott'acqua.

Cerco in tutti i modi di afferrare la mia pistola caduta ma lui mi blocca il polso, mentre inizio a sentire la testa pesante.

Sono morto...

All'improvviso il cacciatore mi lascia, morendo, dopo aver sentito un colpo di arma da fuoco, così mi ritiro su e tossisco forte, sputando quanta più acqua possibile.

Alzo lo sguardo e vedo Taehyung con impugno la mia pistola, e ha uno sguardo sconvolto <<Aish... l'ho... spedito dritto all'inferno, eh?>> chiede con voce un po' tremante <<Direi proprio di sì...>> rispondo, rialzandomi in piedi e prendendo l'arma dalle sue mani <<Mi viene quasi da vomitare>> dice, toccandosi lo stomaco <<Stai bene?>> chiedo, lui rialza lo sguardo e mi guarda preoccupato <<Tu stai bene?>> ribatte lui, allungando una mano verso il mio labbro, ma io mi scanso leggermente e distolgo lo sguardo <<Tutto ok, grazie...>> borbotto, poi gli do un'occhiata, notando che il minore si sta guardando le scarpe.

Non dico nulla e salgo la scala <<Dobbiamo tornare fuori, trovare quel ponte, questa città è un cazzo d'inferno>> sbuffo, avanzando <<Dimmi solo dove andare>> sento dire da lui, con voce leggermente triste.

Perché ho un peso che si dilaga nel mio petto? È fastidioso...

I'm the Last One《Taekook》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora