𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝚟𝚎𝚗𝚝𝚒𝚜𝚎𝚒

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Pov. Taehyung

Osservo con mente e sguardo persi nel vuoto un murales di alcuni animali dello zoo, e ciò che mi affascina è soprattutto la giraffa.

<<Tae!>> sento urlare all'improvviso Jungkook, così mi giro e lo guardo, sta un po' lontano da me <<Mi hai sentito?>> chiede <<No, cosa?>> cado dalle nuvole, non ho sentito niente di niente <<Ospedale, è la nostra uscita>> risponde, poi mi sorride <<Dai, andiamo>> aggiunge.

Io lo raggiungo, e osservo il grande ospedale che si trova in lontananza, ci siamo quindi, dopo quasi un anno, con un po' di fortuna ce l'abbiamo fatta.

L'inverno è finito, e il sole tiepido mi scalda, le strade sono deserte e silenziose, mi suscitano tranquillità, sono rimasto traumatizzato da quello che è successo a Jungkook e a me, ma per fortuna ho ancora lui accanto a me, riuscirò ad andare avanti, ci riusciremo entrambi... non vedo l'ora di aiutare i We Save You a trovare un vaccino contro tutta questa merda, di salvare l'umanità.

<<Sentito che brezza? In giornate come questa, vorrei solo starmene seduto in veranda a suonare la chitarra>> sorride Jungkook, mentre io lo ascolto <<Quando questa storia sarà finita, ti insegnerò ad suonarla>> aggiunge, facendomi sorridere leggermente e annuire.

Dopo un po' vedo un'immagine grossa di un aereo, poi guardo Kook <<L'altra notte ho sognato di volare>> gli dico, mentre lui si avvicina curioso <<Ah sì?>> chiede <<Già, ero su un aereo, tutti erano spaventati, sono entrato nella cabina di pilotaggio e... il pilota non c'era, ovviamente non avevo idea di come si pilotavano quei bestioni... subito prima dello schianto mi sono svegliato>> gli racconto <<Wow>> dice <<Non è strano? Non ci sono mai stato su un aereo>> borbotto <<Beh, i sogni sono sempre strani>> ridacchia lui, facendomi sorridere.

Continuiamo a camminare, dopodiché Jungkook ricomincia a parlare <<Un'altra città, un'altra zona di quarantena abbandonata>> dice sospirando, mentre si guarda intorno <<Siamo quasi arrivati a quell'ospedale, di qua tagliamo, forse>> aggiunge, entrando in un edificio, intanto io lo seguo.

[...]

Il mio occhio cade per sbaglio ad una delle finestre dell'edificio, e quello che vedo mi fa spalancare gli occhi <<Oh mio Dio!>> esclamo, iniziando a correre, seguendo la giraffa che ho visto <<Tae? Taehyung!>> mi chiama Jungkook, ma io non lo ascolto, e continuo a seguire l'animale <<Non ci crederai mai! Hyung, vieni!>> urlacchio meravigliato.

Una volta arrivato, indico la meravigliosa giraffa che sta mangiando dell'erba attaccata alla struttura, ma non mi avvicino <<Sshhh, non spaventarla>> sussurro al maggiore, mentre lui sorride e si avvicina all'animale <<Che fai?>> gli chiedo confuso, ma lui mi fa cenno di avvicinarsi, accarezzandogli il muso <<È tutto ok, vieni, non ti fa nulla>> mi rassicura.

Mi avvicino a loro e accarezzo la giraffa, sorridendo emozionato <<Che carina, che forza>> sussurro, poi sorrido dolcemente a Jungkook, che ricambia carinamente.

Ad un certo punto mi torna in mente che dobbiamo andare a quell'ospedale, perciò cammino velocemente verso l'uscita <<Forza, andiamo hyung!>> esclamo, mentre lui mi segue ridacchiando.

[...]

Pov. Jungkook

Arriviamo sulla terrazza, l'unico passaggio possibile per uscire dall'edificio, e ci dirigiamo verso le scale antincendio.

Apro la porta e mi giro verso Taehyung, ho un brutto presentimento, ho una strana e inquietante paura di perderlo.

<<Non siamo obbligati a farlo... questo lo sai, vero?>> gli chiedo, mentre lui mi guarda <<Abbiamo altre opzioni?>> sospira lui <<Tornare da Hoseok e farla finita con questa cazzo di storia>> gli rispondo <<Dopo quello che abbiamo passato, dopo tutto quello che ho fatto... non può essere tutto inutile>> dice lui, superandomi e scendendo le scale.

Sospiro e lo seguo <<Ascolta Kookie, so che hai buone intenzioni... ma non ci sono compromessi. Fatto ciò che dobbiamo, andremo ovunque tu voglia, ok?>> mi chiede <<Beh, non me ne vado senza di te, perciò muoviamoci e facciamola finita>> gli rispondo serio e sicuro di me <<Stavolta sarà diverso, me lo sento... i We Save You saranno senz'altro qui, me lo sento>> dice, dopodiché usciamo dall'edificio.

[...]

Scendiamo sotto una galleria, è un po' allagata, ma credo non ci sia tanta acqua da non toccare.

Do qualche occhiata a Taehyung, se non dovesse farcela, dovrò tenerlo stretto a me.

Mi arrampico su un autobus e aiuto il mio ragazzo a raggiungermi, successivamente noto che l'altra parte ha una corrente d'acqua parecchio forte, perciò non è un buon segno, per niente.

<<Jungkook!>> urla all'improvviso Taehyung, un tubo di una conduttura si stacca e quasi ci va addosso, colpendo violentemente la vettura instabile.

Essa perde la stabilità e si rovescia, facendoci precipitare in acqua, il problema è che la corrente ci divide e sprofondare, e non riesco ad afferrare la mano del minore.

Nuoto disperatamente, guardandomi attorno e trattenendo il fiato il più possibile, e poi lo vedo: Taehyung. Svenuto.

Mi viene il panico e vado verso di lui, lo afferro e nuoto verso la superficie.

Una volta fuori la galleria annaspo in cerca d'aria, trascinando il minore a riva e controllando se è ancora vivo.

<<Taehyung...>> sussurro, iniziando a fargli la respirazione bocca a bocca e a cercare di rianimarlo <<Mani in alto!>> ordina all'improvviso un uomo, un soldato sembrerebbe, con la sua arma puntata verso di me <<Non respira!>> esclamo io, agitato, continuando nel mio intento <<Metti le mani in alto, cazzo!>> ordina nuovamente il tipo, ma io non lo ascolto <<Non posso perderlo!>> urlo disperato.

L'uomo si avvicina e avverto un improvviso dolore alla nuca, poi il buio e il silenzio assoluto... il bastardo mi ha fatto perdere i sensi.

I'm the Last One《Taekook》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora