2.Come la marmellata e il burro, ecco non centrano un cazzo.

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Ero in macchina da circa un ora e mio fratello non aveva smesso nemmeno per un secondo di lasciarmi in pace, era più euforico di quando io vidi Damon per la prima volta e vi assicuro che ero così eccitata che stavo per avere un vero orgasmo (ok, non esageriamo ma quasi).
Sembrava che chi doveva andare in uno tra i più prestigiosi college fosse lui e non io.

James sta in un college molto più vicino casa nostra perché non avevamo abbastanza soldi per mandarlo in uno migliore ma comunque a lui va bene così, almeno poteva stare vicino alla sua famiglia diceva sempre. James è più grande di me di 2 anni e a giudicare dalla sua bellezza (perché si, è bello) che farebbe sbavare anche una mucca con gli ormoni a mille,dopo averlo conosciuto, si può già intuire che il suo aspetto non combacia esattamente con il livello della sua intelligenza. Ha capelli biondo chiaro e occhi azzurri come il cielo che avrebbe fatto invidia anche al cielo stesso e un corpo molto muscoloso che proviene dagli allenamenti di football che fa tre giorni a settimana.

Molte volte mi chiedo che tipo di sfiga abbia io per non avere ereditato quei capelli e quegli occhi da i miei genitori, perché devo dirvi che entrambi sono biondi con gli occhi azzurri! E poi ci sono io che molto spesso penso sia stata adottata perché ho solo degli inutili capelli castani e occhi così palesemente marroni che non farebbero invidia neanche ad una lucertola ma poi ci pensa sempre mia madre a ricordarmi che ho ereditato tutto da nonna, una donna che ammiro da tutta la vita, e che dovrei solo esserne felice.
Seh vabbe.

Mi ero così immersa nei miei pensieri che non mi ero neanche accorta che eravamo già arrivati all'aeroporto e che mio fratello stava bussando sul finestrino della macchina per dirmi di svegliarmi. In effetti molte volte entro in uno stato di trans dove penso tra me e me, e non riesco proprio a stare attenta se qualcuno sta dicendo qualcosa che a me sinceramente non importa assolutamente (riferimenti puramente casuali di cui la materia della matematica non c'entra nulla).

Dopo aver fatto il check-in e verificato tutti i documenti, intravidi la mia migliore amica Giulia tra la gente che passava e, abbandonando la mia valigia a terra e lasciando i miei confusi, corsi come una squilibrata psicopatica verso di lei buttandomici sopra.

"Alexa ... aiuto... ti voglio bene anch'io ma ti prego... non respiro" mi disse.

" Ah si, scusa" dissi mentre vedevo i miei e James con la mia valigia arrivare da me.

Non capì però il perché mia madre e mio padre sorridessero in modo strano e mio fratello facesse finta di non conoscermi. Mi accorsi purtroppo, che la maggior parte delle persone dell'aeroporto mi stesse fissando come se fossi una scema. Il mio imbarazzo salì alle stelle poi quando una bambina mi indicò dicendo che problemi avessi. Ad un certo punto il silenzio che tutti avevano assunto fu spezzato dalla risata della mia migliore amica che aveva fatto di tutto pur di trattenersi.

Ci salutammo e quando James si spostò dopo aver abbracciato la mia amica, vidi subito Giulia arrossire come un pomodoro.
Sin da quando ci conosciamo ha sempre avuto una cotta per mio fratello ma non ha mai avuto il coraggio di parlarci che subito si imbambolava non dicendo una parola e diventando rossa, perciò continua a negare su fatti che a mio dire sono evidenti ma a causa dei caratteri completamente diversi che hanno non sono riusciti ad instaurare un rapporto che va oltre il normale saluto ogni volta che si vedono. In effetti, sono come la marmellata e il burro, ecco non centrano un cazzo ma comunque, insomma, chi lo sa.
Tutta la tensione fu spazzata subito via e una voce metallica che annunciava il prossimo volo, quello per la California, mi fece capire che era arrivato il momento dei saluti.

                          ~ ~ ~

Dopo essere salita a bordo, iniziai a cercare i posti insieme a Giulia e dopo qualche secondo li trovammo. L' unico problema era però che qualcuno li aveva già occupati. A questo punto, dopo essere stata minuti a litigare con la mia amica per decidere chi doveva dire alla persona sconosciuta che quelli erano i nostri posti,(perché eravamo delle cagasotto) decisi di prendere coraggio e parlare.

"Scusi, ecco io e la mia amica abbiamo i biglietti con scritto il numeri del sedile dell'aereo... ehm... come tutti ovviamente... e abbiamo visto che... ehm... questi numeri combaciano proprio con il sedile dove si trova lei perciò..." ma quanto sono stupida!

Per fortuna quel momento imbarazzante fu interrotto dalla sua voce e dalla rivelazione del suo aspetto che durante il mio discorso da ritardati era rimasto girato, e mi accorsi che colui che mi aveva interrotto era proprio lui...

Damooooooon???!!!
Sono completamente paralizzata ma questo non durò molto perché sentii una voce che urlava: " Muoriii, vecchio decrepito, muoriiii o ti seppellisco vivo".

Mi svegliai di soprassalto sul sedile dell'aereo sbattendo il ginocchio sul sedile difronte e sentii il bambino dietro di me che urlava come una matto per un gioco che aveva sul tablet. VOGLIO MORIRE.

La mia amica intanto si godeva la scena con un ghigno sul suo bel visino che avrei preferito ignorare come ho infatti fatto.

" Ma buongiorno tesoro, caffeuccio?"
"No grazie ma preferirei non vedere il tuo bel sorrisino grazie" le risposi.
" Oh ma insomma, non vedevo l'ora di andare al college e ora che ci sto andando dovrei non sorridere?"
"Sappiamo tutti che quel tuo ghigno non è causato da questo ma farò finta di si solo per non peggiorare le cose" le dissi finendo poi per ridere come stupide alla fine.

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