13. Credo sia gay.

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"Perché mi odi?" gli dissi malinconica.
Lui preso contropiede avvampò.

Eravamo ancora alla festa e avevamo deciso di sdraiarci sul prato.

"Non lo so" rispose sinceramente.
Lui era fatto e io ero ubriaca.
Situazione peggiore non poteva esserci.

"Tu...tu mi odi?"mi disse guardando il cielo stellato.
"Credo di si" dissi
Non rispose.

Dopo minuti, il silenzio fu di nuovo rotto.
"Sei sciocca e ingenua Cooper" disse  sorridendo.
Girai la testa verso di lui.
I lineamenti in confronto ad Eric erano molto più duri ma assomigliavano molto a quest'ultimo. Era cambiato in soli due anni e mezzo ma il suo carattere era rimasto sempre uguale. Odioso e scontroso con tutti.
"Perché sarei ingenua?"
"Perché adesso ti trovi qui, con me... e non dovresti"
"Perché non dovrei?"
Lui in risposta rise e girò il viso verso di me.
"Perché... perché... quanti perché. È abbastanza ovvio no? Ti ho rovinato la vita Cooper, l'ho rovinata a tutti. So solo rovinare le cose... dovresti ormai saperlo, sin dalle medie" disse sorridendo malinconico.
"Alle medie non eri così cattivo, perciò non conta"dissi non sapendo perché lo stavo difendendo.
In risposta rise.
"Quindi te l'ho rovinata al liceo...bene"
"Bene? Ti sei scagliato su di me come un rinoceronte solo perché ti ho fatto cadere dalle scale, per sbaglio"dissi ora infuriata.
"Sei solo uno stronzo e menefreghista" dissi facendo per alzarmi ma lui mi bloccò il polso.
Mi guardò in modo compassionevole e dalla poca luce che vi era potei notare i suoi occhi rossi.

"Rimani" disse e notai l'incertezza nella sua voce.

Ero troppo ubriaca per capire, così mi sdraiai di nuovo sull'erba.
Non sapevo perché lo stavo assecondando ma io non ero come lui, odiavo vedere le persone stare male.

Passammo di nuovo minuti a guardare il cielo finché il silenzio non venne rotto dal suono del mio cellulare.
Ci misi un po' per mettere a fuoco la scritta di chi mi stava chiamando e vidi spuntare il nome di Eric.
Accettai la chiamata e dissi:
"Hey Eric" a quel punto Jacob spostò lo sguardo su di me e si alzò mettendosi a sedere.
"Alexa? Dove sei finita? La tua amica ti sta cercando e devo riaccompagnarvi a casa... tutto bene?"disse.
"Certo, mi ero persa ma ora arrivo" dissi riattaccando.

Non sapendo cosa fare, mi alzai e misi le scarpe. Nel frattempo si alzò anche Jacob.

"Io devo andare..." dissi con un certo imbarazzo.
"Da Eric?" mi chiese guardando altrove.
"Ehm no, da Giulia... Eric mi deve solo riaccompagnare a casa"
Ok, non so perché mi stavo giustificando.
Vidi i suoi pugni stringersi e si voltò verso di me.
"Vai pure" disse sedendosi a terra.

Non sapevo perché una parte di me non avrebbe voluto andarsene ma non potevo rimanere con lui.
Così, dopo un ultimo sguardo mi girai e potei sentire un'ultima parola.
"Mi dispiace" ma fu così a bassa voce che giurai di averla sognata.

~ ~ ~

"Io non comprendo, so che odi andare alle feste ma ogni volta che scompari mi fai preoccupare" mi disse Giulia.
"Te l'ho detto! Mi ero persa, quella casa era enorme e volevo vedere il giardino"

Entrambe eravamo in pigiama e stavamo guardando netflix, indecise su che cosa vedere.
"Ok, allora...serie tv o film?"
"Film" dissi preparando i popcorn.
"Ok, Tutte le volte che ti ho scritto ti amo o Call me by your name?"
Sbuffai.
"Che c'è?" Mi chiese.
"Sono tutti film romantici... non mi va" dissi alzando le spalle.
Improvvisamente ripensai al giardino di rose bianche e a Jacob...che cosa mi stava succedendo?
"Quanto sei noiosa"
"Forse...che ne dici di Fast and Furious?"
"Eh va bene..." disse sbuffando.

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