17. Odio tutti

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Parte 2

Jacob's pov

"Non è il mio tipo, e poi sono fidanzata"

Queste sono le parole che non riesco a togliermi dalla testa sin da quando è scomparsa insieme a Tessa.

Ovvio che non sono il suo tipo, lei ha bisogno di persone nerd e simpatiche come lei. Non che mi interessi, questo è più che evidente ma allora perché ci sono rimasto così male?
Mi adorano tutte, nessuno hai mai obiettato su questo, eppure lei sin dal liceo che continua a dire il contrario.
Alle medie la prendevo in giro si e no qualche volta ma non la conoscevo veramente.
Non so perché mi comportavo così con lei, ogni volta che la trovavo per i corridoi sentivo quella sensazione che mi portava a fargli quello che le ho fatto.
Ora non so perché alla festa ho portato lei invece che Veronica, e sono sicuro che lei ci abbia pensato a questo ma, non sono fidanzato con lei quindi non sono affari suoi.
Per ora non voglio relazioni serie con nessuno. Non riesco a badare a me stesso pensa a qualcun'altro!

Per non parlare del fatto che è fidanzata.
Insomma, mi dispiace per quello che la deve sopportare.
Ma chissà se lo conosco, non credo.
Tutti i miei "amici" sono come me perciò non penso stia con uno di loro.
Sarà sicuramente un topo di biblioteca che solo a rivolergli la parola diventa rosso come un peperone.

Per non parlare del fatto che non mi dà mai ascolto.
Le avevo detto di non andare da nessuna parte ma come ogni volta, deve fare a modo suo.

"Hey amico, sei vivo?" Mi risvegliò Ethan.
"Ehm... si, stavo pensando"
"Ad Alexa?" riprese sorridendo sornione.
"No" dissi dandogli un pugno amichevole sulla spalla.
"È strano che tu sia diventato d'un tratto il ragazzo perfetto. Centra qualcosa Sophie?"
"Shhhh, è qua vicino!"
"Ah sgamato! Lo sapevo"
"Cazzo Ethan, con te non si può fare mai niente!"
"In effetti" prese parola Harry.
"Ehi, che amici siete!" disse Ethan guardandoci male.
"Comunque, visto che tu e lei ormai non siete... hai capito, posso provarci vero?"
A quel punto uno strano sentimento pervase il mio corpo. Un sentimento che non avrei dovuto mai e poi mai provare per una ragazza come lei: gelosia.
Ma poi ricordai le sue parole.
"È già fidanzata"
"Ah cazzo, peccato"
"Già" dissi guardando il mio drink.

~ ~ ~

Era passata un'ora dal nostro arrivo ed Alexa era già ubriaca. Nel frattempo però aveva fatto amicizia con tutti e ora stava ridendo per una cosa che le aveva detto Harry. Ovviamente tutti tranne Sophie.
Mi è stata lontana per tutta la serata. Immagino si sia offesa ma sinceramente non mi importa.
Era questo lo scopo infondo.

"No no no, gli elfi sono meglio degli Hobbit!" urlò Alexa per farsi sentire.
"Concordo" si aggiunse Harry.
"Io no, secondo me gli elfi sono più carini" intervenne Tessa.
"Si certo, con quelle orecchie a punta farebbero svenire chiunque" si intromise Ethan.

Mi misi una mano sulla fronte.
Ero accanto a Liam e Micheal che stavano piangendo dalle risate per qualcosa che aveva detto quest'ultimo ma che io non ho ascoltato.
Erano tutti un po' brilli, chi più e chi meno, e io ero l'unico sobrio.

Spostai lo sguardo su tutti i presenti e notai Sophie che stava già facendo la gattamorta con un ragazzo che conosco, beh almeno si stava divertendo.

All'improvviso però, sentii il suono del mio cellulare e vedendo il nome di Chris, risposi.

<Hey Chris>
<Ti stai divertendo senza di me?>
<Un sacco amico, non puoi capire il mio entusiasmo, sono tutti ubriachi tranne me>
<Farò finta che tu sia ironico, comunque, come mai? Insomma, potevi rimanere a dormire da Micheal o Ethan e Harry>
<Non posso, poi devo guidare per portare a casa Alexa>
<Aspetta, aspetta...quella Alexa?>
<Si Chris> dissi spostando lo sguardo sulla persona in questione.
Stava ridendo come una pazza eppure il suo sorriso sembrava brillare più di tutti qui dentro.
Sorrisi.
<JAKE!> urlò così forte che dovetti togliere il telefono dell'orecchio.
<Ma ti sei impazzito! Perché urli!>
<Ah credevo fosse caduta la linea...vabbe, comunque, domani sera ci sarà una gara aperta nel posto che ti ho detto e verrà anche Kai Parker>
<Cosa? Sei serio? E perché non me l'hai detto prima? Quel figlio di puttana! Credevo fosse in Svizzera!>
<Lo credevo anch'io! Domani vieni da me e parliamo, queste non sono cose da dire al telefono, vieni alle nove>
<Ok, a domani> dissi per poi riattaccare.

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