11. Ho un lombrico in testa?

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Jacob's pov

Dopo essere stato buttato in piscina tornai nella confraternita per cambiarmi.

Aprii la porta e trovai Veronica ancora avvolta tra le coperte.
Decisi di non fare rumore per non svegliarla ma la sua voce impastata dal sonno apparve facendomi capire che era già sveglia.

"Dove sei stato?"

"In un posto"

"Si beh l'avevo capito, ma dove?"

Perché le ragazze devono essere sempre curiose? Non hanno una vita loro? Noi ragazzi almeno ci capiamo a vicenda.

Decisi di non risponderle e vestirmi.

"Perché sei tutto bagnato? Che è successo?"

"Ho fatto una nuotata" dissi ricordandomi le ultime parole di Cooper:
Buona nuotata, Pierce.

Si, gliel'avrei fatta sicuramente pagare.

"Con i vestiti?"

"Si"
"Ok... dove vai ora?"
Ci misi tutta la mia pazienza per non alzare gli occhi al cielo e me ne andai lasciandola sola nella stanza.
Oggi sarebbero iniziate le lezioni, ma non solo quelle.
Andai verso la mia piccola.
L'unica che sapeva comprendermi veramente anche senza parlare come di solito fanno sempre le ragazze.
Mi regalò questa moto mio padre a sedici anni, quando decisi di cambiare scuola.
Con lei sfrecciavo per le strade come un fulmine, il mio unico pensiero era la libertà, mi faceva pensare solo ai giorni di sole, la spiaggia, i bambini che giocano e a dirla tutta anche a lei.
La mia mamma.
Vederla andare via dalla mia vita a soli sedici anni è stato un trauma. Mi sono chiuso più di prima e ho spento i sentimenti. Quello che mi interessava era divertirmi e fare quello che mia madre avrebbe voluto: che andassi all'università in cui lei avrebbe voluto studiare ma a causa dei suoi pochi soldi non l'ha potuta nemmeno vedere.

Pensarci mi faceva stare male, così misi il casco e partii a tutta velocità verso il magazzino di Chris.

                         ~ ~ ~

Arrivato, scesi dalla sella e tolsi il casco.

Entrai e vidi Chris aggiustare il veicolo che mi sarebbe servito stanotte.

"Chris, tutto pronto?"
Dal fatto che balzò sbattendo la testa contro il cofano alzato della macchina mi fece intuire che l'avevo appena spaventato.
"Ti sei impazzito? Avvisa prima"
"Cosa dovrei dire? Hey Chris, sono arrivato?"
"No ma bussare sarebbe un'opzione"
"Anche"

"Allora... tutto apposto?"
"Si si, sto bene"
"No Chris, sti cazzi se stai bene, intendevo la mia Maserati"
"Ah, certo che sei un vero amico"
"Madonna Chris, rispondi"
"Ok ok, mi manca solo di modificare quella parte di motore e ho finito, per stasera sarà pronta"
"Grazie Chris"
"Quindi...hai qualche donzella che hai conosciuto da presentarmi?"
Immediatamente pensai ad Alexa, ma non penso che vorrebbe uscire con Chris anche perché i modi di rimorchio di Chris sono unici, e lo dico in senso negativo.
Anche se...

"In realtà si, ce ne è una adatta a te! Anche lei è amante di motori e di gelati, perciò penso che potresti conoscerla, si chiama Alexa" mentii.
"Oh Jake, tu si che sei un vero amico, quando potrò conoscerla?"
"Ci sarà tempo, te lo dirò io tranquillo, tu preparati ok?" dissi battendogli la spalla con la mano.
"Certo, chi se non me può corteggiare una donzella" disse fiero.

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