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01 Maggio 1998

"Pulce, che è successo?" sorrise Alexa prendendo in braccio il piccolo James, che si era svegliato durante la notte mettendosi a piangere "Andiamo a preparare la pappa, va bene?" gli chiese cullandolo, mentre lui fece un piccolo sorriso
"Che succede?" chiese Harry con voce assonnata

Era riuscito a prendere sonno per due orette dopo che Alexa si era addormentata, ma si era svegliato di colpo a causa del pianto di suo figlio

"Niente amore, torna a dormire" sorrise Alexa lasciandogli un bacio sulle labbra "Ha solo fame, vado a fare il latte" sorrise
"Vengo con te" le disse Harry alzandosi, seguendola in cucina "Stai meglio?" le chiese prendendo il piccolo James in braccio, in modo da farle preparare il latte tranquillamente
"È passata una settimana, mi sono ripresa" sorrise Alexa, che dopo il parto era stata male per un paio di giorni "Il polisucco è pronto?" gli chiese iniziando a preparare il latte
"Si, domani mattina andiamo via. Cioè stamattina in realtà" sospirò Harry, mentre suo figlio giocava con l'indice della sua mano sinistra "Non voglio lasciarvi" disse guardando la sua ragazza
"Ma devi" gli disse Alexa girandosi verso di lui, lasciando perdere per un attimo il latte "Sei l'unico che può sconfiggerlo, non voglio che mio figlio cresca in un mondo dove prevale il male" disse mettendogli le mani sulle guance
"E se non ci riuscissi? Cosa succederebbe?" le chiese Harry
"Ci riuscirai, io credo in te" sorrise la bionda "Ti ricordi che ti amo vero?" gli chiese
"Certo, ho la prova fra le braccia" sorrise Harry guardando suo figlio, che guardava i suoi genitori curioso "Tu ti ricordi che io ti amo?"
"Me lo sono ricordata tutti questi mesi, non mi farebbe male sentirmelo dire ancora" rise Alexa mentre Harry le metteva un braccio attorno ai fianchi
"Ti amo" sorrise il ragazzo a due centimetri dalle labbra della bionda
"Ridillo" sorrise lei, con gli occhi chiusi
"Ti amo" rise Harry mentre Alexa poggiava le labbra sulle sue "Mi piacciono questi baci notturni" rise quando si staccarono
"Peccato che tuo figlio ha fame, quindi devo preparargli il latte" rise Alexa rigirandosi per preparare il latte a James
"Secondo te, si farà chiamare Sirius o James?" le chiese Harry, posizionandosi esattamente dietro di lei
"Non lo so" rise Alexa mentre Harry le baciava il collo "C'è tuo figlio, scostumato" rise capendo le intenzioni del ragazzo
"Oh andiamo, lo facciamo addormentare e lo mettiamo in camera di papà e Sir" propose il ragazzo sopravvissuto "Non ti tocco da nove mesi" le ricordò mettendole le mani sui fianchi
"Mi stai toccando ora" rise Alexa alludendo al gesto appena compiuto dal suo ragazzo
"Bhe allora anche così" rise Harry dandole un pizzicotto sul fondoschiena, coperto solo da un paio di pantaloncini che la bionda usava come pigiama, facendola sobbalzare "Sai che non intendevo questo" rise posandole in braccio il bimbo, in modo da fargli bere il latte tranquillamente, per poi tornarsene in camera
"Io te l'avevo detto ai due mesi: tuo padre è uno squilibrato" disse Alexa a suo figlio, che nel frattempo aveva iniziato a bere il latte dal biberon azzurro che Sirius gli aveva regalato con un colpo di bacchetta "Pulce, vuoi dormire con i nonni?" gli chiese poi, riflettendo sul fatto che Harry avesse ragione, e il bambino le mostro un piccolo sorriso "Bene, andiamo a svegliare nonno Sirius" rise Alexa salendo le scale, dirigendosi in camera di suo padre

"Amore" sorrise Sirius vedendo sua figlia entrare nella sua stanza "Che succede?" le chiese vedendo che teneva in braccio suo nipote
"Pulce dì a nonno cos'abbiamo deciso" rise Alexa parlando con suo figlio "Dicci nonno posso dormire con te, così lascio mamma e papà da soli?" chiese imitando la voce di un bambino
"Oh, è cosa devono fare papà e mamma da soli?" chiese Sirius prendendo in braccio suo nipote
"I fatti nostri" rise Alexa "Che ci fai sveglio?" gli chiese
"Ha la bacchetta di Sambuco" le disse suo padre facendole sbarrare gli occhi "È vicina la fine" borbottò
"Papà, devo chiederti una cosa" gli disse la bionda sedendosi accanto a lui sul letto
"Tutto principessa" sorrise Sirius baciandole la fronte mentre cullava il piccolo James
"Promettimi che se e quando ci sarà la battaglia starai a casa" lo supplicò Alexa "Perfavore" aggiunse con le lacrime agli occhi
"Ma devo combattere anche io" replicò Sirius
"No papà, non per forza. Promettimi che starai a casa con James, non voglio che vi accada niente" disse la bionda con le lacrime agli occhi "Promettimelo papi, perfavore" sussurrò poggiando la fronte contro quella del padre

Remus le aveva raccontato che quando lei aveva poco più di un anno facevano di continuo questo gesto, soprattutto quando Sirius le prometteva di giocare con lei se lei avesse finito tutta la pappa

"Tu promettimi che non andrai via come la mamma" le sussurrò Sirius
"Non posso prometterti cose che non dipendono da me, papi" gli ricordò Alexa "Però tu puoi scegliere di rimanere qui con mio figlio"
"Te lo prometto" sorrise nostalgico Sirius, baciandole la fronte "Ora vai, Harry ti starà aspettando" le disse
"Ti voglio bene papà" disse Alexa, che già sapeva cosa li aspettava di lì a poco, abbracciandolo come se fosse l'ultima volta
"Anche io bambina mia, anche io" le disse Sirius con le lacrime agli occhi, che aveva una paura tremenda di perderla in quella guerra "Miraccomando, hai appena partorito, basta nipotini per almeno due anni" le disse quando si staccarono
"Stai tranquillo" rise la ragazza andando verso la porta
"Ah, non fate troppo casino, infondo sono le quattro" rise Sirius mentre sua figlia usciva dalla camera, beccandosi un dito medio come risposta di quest'ultima.

"Dove hai messo mio figlio?" chiese Harry alla sua ragazza, vedendola entrare senza il bimbo fra le braccia
"Guarda lo avevo coperto con il mantello dell'invisibilità e non lo trovo più" scherzò Alexa chiudendo la porta
"Stai scherzando vero?" chiese il ragazzo con visibile preoccupazione neglio occhi
"Merlino Harry, certo che scherzo: solo tuo padre ha fatto una cosa del genere" rise Alexa sedendosi a cavalcioni su di lui "Dorme con papà" gli disse mentre il ragazzo si alzava con il busto, tenendosi sulle braccia
"Perché?" chiese quest'ultimo, facendo sbattere ad Alexa una mano sulla fronte
"Che c'è Potter? Non hai più voglia?" rise la bionda "Capisco che il fisico sia peggiorato da quando sono incinta, ma non pensavo così tanto" le sembrava uno dei primi momenti in cui avevano iniziato a fare l'amore senza vergognarsi, uno di quelli in cui si prendevano in giro nonostante l'atmosfera, uno di quelli in cui ancora non c'era tutto quel casino
"Non mi sfidare Black" la minacciò Harry baciandola
"Scusa pensavo ti fossi stancato di me" rise Alexa staccandosi
"Non mi stanco mai di te, idiota" rise Harry ribaciandola.

Don't Go Away- Harry James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora