capitolo 3

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JUSTIN

Mi svegliai sentendo qualcosa sul mio petto, subito apri gli occhi e mi trovai Emily. La svegliai in modo brusco lo sapeva benissimo che non doveva dormire a casa mia, ma fortunatamente quello non era il mio letto. 

"Emily cazzo svegliati non ho tempo da perdere e non voglio che i miei ti vedano" lei fece una smorfia e disse "Amore mio come siamo di cattivo umore" a quel nomignolo che mi diede non ci vidi più "quante cazzo di volte ti ho detto di non chiamarmi in quel modo ore muoviti e esci da questa fottuta camera" i suoi occhi erano lucidi per il mio tono di voce ma non me ne fregai minimamente.

Subito dopo essersi messa le scarpe si diresse alla porta e prima di uscire mi disse "vaffanculo mi fai schifo" e se ne andò sbattendo la porta. 

Andai in bagno mi feci una doccia fredda prima di iniziare questa giornata che come tutte le altre si prospetta una merda, usci dalla doccia mi vestii e scesi a fare colazione. Giù trovai mia sorella a cui diedi un bacio, era una delle poche persone che trattavo bene proprio per questo sono molto protettivo ma per scelta sua, vuole che a scuola faccia finta di ignorarla. Capi subito il motivo quando me lo chiese non voleva risultare come <la sorella del più popolare>, è proprio per questo che la voglio bene, per la sua semplicità. "buongiorno mamma, papà" salutai i miei che subito ricambiarono "ciao amore buongiorno" mi rispose mia padre con fin troppa e poi mio padre "buongiorno figliolo".

Con loro ho un rapporto normale, non mi hanno mai fatto mancare nulla e ci sono sempre stati, ma ciò nonostante ho un carattere molto freddo e distaccato con tutti e va bene così.

Presi le chiavi e sali nella mia maserati nera lucida e sfreccia per tutte le strade di Seattle, arrivato fuori scuola parcheggiai e entrai. Come ogni mattina tutte le ragazze si girarono verso di me e mi mangiarono con gli occhi, e poi incontrai gli occhi del coglione del mio migliore amico.

Mike è l'unico a sapere tutto di me, siamo cresciuti insieme come due fratelli. "bro buongiornoo" ma come ogni mattina la sua voce non cambiò "coglione ma che cazzo ti urli?" lui rise e mi diede uno schiaffo dietro la testa e io gli alzai il dito medio. 

Arrivammo in classe, e ovviamente io mi addormentai. Dopo un po' senti muovermi e subito dopo mi svegliai. "principessa buongiorno" "mike se non la smetti ti stacco le palle" "bro non fare la femminuccia e muoviti che ho fame" cazzo solo ora mi resi conto dell'orario.

Arrivammo alla mensa e come immaginavo c'era una fila assurda e come facevo sempre sorpassai tutti fregandomene dei loro sguardi, e mi misi primo. Subito dopo però senti una voce alle mie spalle "Senti leva quel culo da qua e aspetta il tuo turno come stiamo facendo tutti noi da almeno 20 minuti" e fu proprio in quel momento che mi girai per vedere chi era stata la ragazza capace di sfidarmi, ma appena lo feci mi incastrai con degli occhi verdi-nocciola mai visti prima. Ci fissammo per secondi che sembravano ore, poi ritornai in me e la risposi "non so tu chi sia e non me ne fotte ma io faccio quel che cazzo mi pare e se voglio saltare la fila lo faccio senza dar conto a nessuno chiaro?" ma notai che mi sta fissando ed ero sicuro che non avesse sentito nulla, decisi di metterla in imbarazzo "so di essere irresistibile ma non consumarmi troppo" finalmente uscì da quel suo stato di transito, ma diversamente da tutte quelle galline che cadono ai miei piedi lei non si imbarazzo anzi mi rispose dicendo "penso solo che dovresti credertela un po' di meno, e comunque ora spostati e fammi mangiare che non ho tempo da perdere" cazzo rimasi immobile a quelle parole, nessuna e ribadisco nessuna mi ha mai tenuto testa ma questa ragazzina non mi faceva capire niente.

Dopo neanche tre secondi mi sorpasso, si prese il vassoio e si incammino. Il mio sguardo cadde subito sul suo culo, cazzo solo al guardo il mio amico si risveglio. Non so cosa mi era successo e tornai al tavola dove stavano i miei amici.

"cazzo bro chi è quella figa" disse harry non so perché ma quando la chiamò cosi qualcosa dentro di me si mosse ma decisi di non pensarci "nessuno una ragazzina che deve imparare a stare al suo posto" "oddio ti rendi conto che ti ha chiuso,  se ne andata e tu sei rimasto lì fermo a fissarle il culo" disse mike e harry risposte al mio posto "e che culoo" non so perchè ma strinsi i pugni, harry se ne accorse e disse "cazzo bro scusa ma mica vuoi tenerla tutta per te, c'è le siamo sempre scambiate" e aveva ragione, ma io non riuscivo a smettere di pensare a quegli occhi.

Senza dar conto a nessuno me ne tornai a casa, nel pomeriggio mi raggiunge mike ci facemmo qualche partita e rimase a cena qui.

Una volta a tavola notai che mancava mia sorella e così chiesi "mamma ma dov'è Julie?" ma a rispondermi fu papà "ha detto che andava  a casa di una sua amica e tornava dopo cena"  ma che strano da quando mia sorella ha amiche beh deve presentarmela.

Finita la cena mike se ne andò e la serratura scatto, così io mia mamma e mio padre ci girammo "buonasera famigliaa" la salutammo e lei si avvicinò a mio padre " papà sono stata a casa di un tuo vecchio amico e mi ha promesso di chiamarti per farti una sorpresa, dice che eravate migliori amici prima che vi trasferiste" mio padre le risposte con un sorriso che non vedevo da tempo " non ci credo sei stato a casa di Daniel, daniel bass?" "ehm si ho conosciuto la figlia oggi a scuola e abbiamo studiato insieme, così mi hanno fatto rimanere a cena lì" mio padre le rispose "perfetto faremo una cena tutti insieme, appena mi chiamerà organizzeremo" io sbuffai e me ne andai. 

Mentre stavo per mettermi a letto mia sorella entro e mi diete un bacio "notte fratellino" io gli diedi un bacio sulla fronte e gli dissi "quand'è che mi farai conoscere la tua nuova amica?" feci il mio solito sorrisetto e lei mi rispose "ahh fratellino ma tu l'hai già conosciuta, e fidati dopo la vostra accesa discussione in mensa penso proprio che non ti sopporti Kim" 

Solo in quel momento mi ritornarono in mette quegli occhi, e quella voce fastidiosa di quella stronza. "mi stai ascoltando" solo allora senti mia sorella "si e comunque se e lei non voglio proprio conoscerla è una vera stronza" mia sorella rise e prima di uscire disse " come te fratellino"

Mi addormentai pensando a quella stupida ragazzina.


Quel maledetto sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora