Capitolo 2

1.1K 13 1
                                    

<dai kim non farti pregare e vieni qua> <no ti prego basta> <kim voglio solo divertimi> e così fu quella sera mi tornava in mente come sempre, con la stessa paura di quando lo vissuta in quell'esatto momento. Quelle mani che vagavano su tutto il mio corpo, e quell'alito che solo al pensiero mi dava la nausea...

"DRINNN DRINNN DRINNN" mi alzai con il sudore e le lacrime che si univano non ne potevo più odiavo essere coì vulnerabile. Non so con quale forza mi alzai e andai verso l'armadio per scegliere i vestiti, optai per qualcosa di comodo l'ultima cosa che volevo quella mattina erano gli occhi di tutta la scuola puntati su di me, mi misi un paio di jeans bianchi e una magliettina a mezze maniche blu e le mie adorate mc-queen bianche. Mi feci la doccia e applicai come trucco solo mascara e gloss, finito di preparami scegli di sotto per fare colazione.

"Kim se hai qualche problema non esitare a chiamarmi" disse mio padre "papà tranquillo lo sai che me la cavo benissimo da sola"e cosi dopo si uni anche mia madre " si amore lo sappiamo, noi vogliamo solo il meglio per te" diedi un bacio ad entrambi e mi diressi a "scuola.

Rimasi qualche minuto fuori quella struttura poi decisi di incamminarmi verso l'entrata notando i vari gruppi di ragazzi, senza dare troppo nell'occhio andai in segreteria. Fortunatamente subito la trovai " Buongiorno sono la nuova ragazza Kimberly Bass" la risposta della signora non tardò ad arrivare "Buongiorno, questi sono gli orari al primo piano trovi le materie facoltative al secondo quelle obbligatorie e al terzo piano i laboratori tutto chiaro?" con il suo tono di superiorità non fece altro che farmi innervosire più di quanto non fossi e cosi con uno dei miei più finti sorrisi annuii e mi voltai " oh signorina aspetti la chiave del suo armadietto, è il numero 179" "grazie arrivederci" usci e andai alla ricerca del mio armadietto, dopo un paio di giri lo trovai e subito dopo controllai l'orario <prima ora letteratura inglese> perfetto la mia materia preferita, mi ricordai della spiegazione della signora e visto che questa era una materia obbligatoria senza pensarci due volte andai verso il secondo piano.

Mentre stavo salendo le scale andai a sbattere contro una ragazza  ed entrambe cademmo atterra. Nel rialzarci la guardai, non era una delle solite oche anzi mi sembrava una ragazza molto tranquilla e troppo immersa nel guardarla che non notai la sua mano nella mia direzione "piacere julie" sorrisi e risposi "kimberly ma chiamami kim" sorrise e annui "scusami per prima è il mio primo giorno qui" "tranquilla anzi scusami tu, che materia hai ora?" "letteratura inglese tu?" "perfetto anche io andiamo insieme?" annui e ci dirigemmo verso la classe.

Mentre raggiungemmo la classe costatai che era una ragazza davvero simpatica e subito pensai che era il caso di farmi nuove amiche

Arrivammo in classe e cercammo entrambe di prendere gli ultimi posti e appena ci sedemmo scoppiammo in una grandissima risata. La lezione iniziò e come quella ne facemmo altre 3, una volta suonata la campanella tirai un sospiro di sollievo.

"kim sto morendo di fame ti muovi?" mi domandò julie mentre ero in bagno, eravamo amiche da meno di 4 ore e avevo già preso confidenza "jul un attimo cazzo" "potresti essere meno volgare?" senza risponderla apri la porta "ecco fatto andiamo". Dopo un paio di minuti arrivammo alla mensa e ci mettemmo in fila per il pranzo, toccava a me quando ad un certo punto un ragazzo senza fregarsene di nessuno sorpasso tutti inclusa me

Ah nono aveva fatto la mossa sbagliata senza pensarci due volte gli dissi "Senti leva quel culo da qua e aspetta il tuo turno come stiamo facendo tutti noi da almeno 20 minuti" il ragazzo si girò e la prima cosa che notai furono i suoi occhi blu come il cielo e subito dopo apri le labbra e li mi persi, quel sorriso non avevo mai visto un sorriso così perfetto. Ero talmente impegnata a fissarlo che non mi accorsi che mi stava parlando cazzo..

"so di essere irresistibile, ma non consumarmi troppo" ma guarda tu che presuntuoso " penso solo che dovresti credertela un po' di meno, e comunque ora spostati e fammi mangiare che non ho tempo da perdere" senza nemmeno aspettare la sua risposta lo superai sotto gli occhi di tutti e presi il mio vassoio, e ho sentito il suo sguardo bruciare sulla mia schiena.

Arrivata al tavolo julie mi guardò "cos'è successo kim?" "un coglione ha superato tutti e senza aspettare il suo turno si è messo davanti, ma ovviamente io non gliel'ho permesso. Ma poi Jul lo dovevi vedere un presuntuoso" lei mi guardava con uno strano sorriso e subito mi rispose " ohoh Kim mi sa che hai appena conosciuto mio fratello Justin, non che il ragazzo più desiderato della scuola" oddio no, non può essere "bene la mia unica amica è la sorella del ragazzo più insopportabile della scuola" "hahaha tranquilla da quello che puoi vedere nessuno mi conosce ho solo te come amica e con lui non ci sto mai" tirai un sospiro di sollievo mentre continuavo a pensare a quel maledetto sorriso.

Uscita da scuola invitai Julie da me, sapendo che i miei non erano a casa.

"oddio kim ma questa casa è bellissima" "pensa che io ho avuto la tua stessa reazione la prima volta che l'ho vista" "casa mia è molto simile solo che non ha la piscina e OH cazzo ma che vista hai da questa finestra!!?" " infatti questa camera l'ho scelta proprio per questo"

Passammo l'intero pomeriggio a parlare arrivò a toccare un argomento off-limts per me cioè il mio passato, ma fortunatamente capi subito che non volevo parlarne e cambiò discorso e gliene fui grata. La sera rimase a cenare qua e la presenta ai miei genitori "ciao cara io sono mery la madre di kim e lui è mio marito Daniel" "piacere mio signora, mi chiamo julie" e mia madre subito gli rispose con il suo tono allegro "oh no tesoro chiamami " julie annui timidamente e ci sedemmo. Notavo mio padre guardale e infatti subito dopo parlò "julie scusami per la domanda indiscreta, ma tuo padre è un avvocato?" julie subito risposte timidamente "si si chiama David, David Andrews" mio padre appena sentì quel nome sorrise e rispose "ecco da chi notavo la famiglianza ù" subito dopo si rivolse ad entrambe dicendo " Io e tuo padre eravamo migliori amici un tempo, con il trasferimento e i figli ci distaccammo ma non perdemmo mai definitivamente il rapporto, stavo giusto pensando di chiamarlo per organizzare una cena e visto che ormai vi conoscete, la faremo tutti insieme" julie sorridente risposte "certo sarebbe fantastico se vuole le lascio il numero di mio padre" "Grazie cara mi faresti un grande favore" finimmo così di mangiare.

Una volta che julie se ne andò io caddi tra le braccia di morfeo

Quel maledetto sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora