capitolo 28

445 3 0
                                    

KIMBERLY
Erano passate 2 settimane da quella sera, di Amber nemmeno l'ombre e tenere questo segreto per me mi stava facendo impazzire, tra me e Justin procedeva tutto a gonfie vele.

Stavo pensando a tutto questo stesa sul letto quando mi arrivò una notifica:

MESSAGGIO DA AMBER
ciao Kim, possiamo incontrarci. Devo parlarti.

MESSAGGIO A AMBER
Okay, dimmi l'ora e il luogo.

MESSAGGIO DA AMBER
67street sulla dodicesima, 6:30.

MESSAGGIO A AMBER
Bene, ci vediamo lì.

Notai che erano le 5:45, avevo poco tempo quindi decisi di entrare nella docci. Quando uscii mi asciugai velocemente e mi misi dei jeans neri con una felpa nera, e misi le mie adorate McQueen. Applicai un pó di mascara e il labello color ciliegia, ERO PRONTA!!

Andai in macchina dopo aver preso il cellulare e iniziai ad andare a destinazione. Capii subito che il bar scelto era poco fuori città.

Quando entrai subito la riconobbi, aveva una felpa giallo canarino e un jeans bianco, era una delle ragazze più belle che abbia mai visto "Hey Kim" mi disse e io solo li mi accorsi di essere arrivata davanti a lei "Ciao Amber" dissi con un sorriso sincero
"Come stai?" mi chiese
"bene, tu come te la passi?" le dissi
"tutto bene, senti Kim io volevo ti ringraziati" mi disse
"Amber senti se sono venuta é anche per dirti che io non posso più mentire a Justin, credo sia arrivato il momento di tornare."
"Kim io non posso"
"Amber, se non torni tu io lo stesso diró tutto a justin. Non posso mentirgli ancora."
"Sono contenta che qualcuno abbia fatto ritornare il sorriso a Just, hai ragione Kim."
stavo per rispondere quando nel bar entrarono Mike e un altro ragazzo "merda" imprecai e forse ad alta voce visto che Amber mi rispose "Che succede?" stava per girarsi ma io la fermo "No, non ti girare corri in bagno Mike è qui."
lei sbiancó e disse "Si okay vado, ti prego non dire nulla" io annui e lei andó.
"Chi era la tua amica" le parole di Mike mi gelarono sul posto, si sedette difronte a me "ehm una ragazza che ho conosciuto a liceo" gli dissi cercando di coprire il più possibile il fatto che ero nervosa
"Capito, ma stai bene ti devo pallida" NO CAZZO VI STO SOLO NASCONDENDO IL FATTO CHE SO DOVE SI TROVA UNA RAGAZZA CHE STATE CERCANDO DA ANNI pensai ma risposi "sisi, devo solo andare in bagno" lui annui e io andai in bagno.

Appena entrata sentì dei singhiozzi "Amber" dissi e lei uscì da una porta in lacrime "Non volevo metterti nei guai" mi disse abbracciandomi, all'inizio mi gelai sul posto poi peró ricambiai "Hey Amber ascoltami, tra una settimana farai il tuo ritorno così tutta questa storia sarà solo un brutto ricordo." lei annui
"Kim tutto bene li dentro?" cazzo era Mike, io feci il segno a Amber di non parlare
"sisi tranquillo, ho la macchina e torno con la mia amica, ci vediamo più tardi."
"Vabbene a dopo" e sentimmo dei passi allontanarsi.

Uscimmo dal bagno e andammo all'uscita "Amber una domanda, ma chi ti voleva far del male" lei mi guardó e disse solo "nonno" poì se ne andó e io non ebbi tempo di risponderla.

JUSTIN
Mike mi aveva appena informato che delle persone avevano visto Amber fuori città e io ne ero felicissimo.
"Justin dobbiamo parlarti" disse mio padre entrando in camere seguito da mia madre, feci cenno con la testa di continuare "Le persone che volevano far del male ad Amber erano dei nemici di tuo nonno" appena senti la parola <nonno> mi si geló il sangue, solo a pensare che per i suoi loschi affari ora mi sorella era scomparsa nel nulla mi mandó in bestia, per non parlare del fatto che quando gliel'ho chiesi due settimane fa negarono tutto "spigatevi meglio" dissi incazzato "Tuo nonno ha molti nemici, ora noi non sappiamo tutti i particolari ma sappiamo che un mafioso turco si era innamorato di tua sorella" sapevo che non era finita qua ma c'era qualcosa di più grande "continuate mi sono rotto delle vostre stronzate" dissi acido "Il mafioso in questione in realtà era il figlio de boss, ha la tua età ad oggi e il padre l'ho mandó qua per rapire Amber. Ma non tutto è andato secondo i piani, il boss decise all'ultimo minuto di cambiare i piani e di farla innamorare di lui così portarsela in Turchia sarebbe stato più facile."
mia mamma aveva gli occhi lucidi e mio padre prima di ricominciare a parlare sospirò
"Amber si è innamorata di lui"
Il mio cuore perse un battito, speravo con tutto me stesso che quel coglione non si presentasse davanti a me perché avrei fatto fuori prima lui e poi quel suo schifosissimo padre
"Ma che cazzo dici?" dissi alzandomi dal letto
"Justin ascol..." mia mamma cercó di parlare ma non gliel'ho permisi
"E voi quando avete scoperto tutto questo treatino eh? mi state forse dicendo che mia sorella nonchè vostra figlia, ORA, IN QUESTO MOMENTO si trova con un mafioso?" dissi gridando
"Noi ne siamo venuti a conoscenza solo 2 mesi dopo e si pensiamo stia con lui, ma ancora qui in città" disse mio padre
"bene non voglio sent..." stavo per finire quando mi squillo il telefono:

CHIAMATA IN ARRIVO DA MIKE
-Hey bro sono venuto e nulla
-Come cazzo è possibile?
-Bro sono entrato in tutti i bar anche in quello dove c'era Kim
-Caz.. aspetta un attimo Kim?
-Si stava con una amica in un bar fuori città, era molto strana
-Strana?
-Si più che altro sembrava nervosa di vedermi, ha detto che ci saremo visti più tardi da te
-Va bene, appena torni ti devo parlare. Ora provo a chiamare Kim ci sentiamo dopo.

Provai a chiamare Kim più di 10 volta ma non rispondeva, quando sentì qualcuno salire le scale "Hey Just" disse Kim entrando in camera "Dove cazzo eri?!" non so perchè ma dopo la scoperta avuta dai miei genitori sto pensando che potrebbero prendersi anche lei, e non me lo perdonerei mai "In macchina per questo non rispondevo" disse "E sentiamo un pó cosa ci facevi in bar fuori città?" lei fece uno strano sguardo come se fosse nervosa "Ero lì con un amica" disse cercando di nascondere invano le sue emozioni "Ah e sentiamo un pó avevate questa neccesità di andare fuori città, o bar qui in zona non vi piacciano?" dissi alzando un pó il tono di voce "Just calmo, lei era di quelle zone e visto che non mi sembrava opportuno fargli prendere un autobus gli ho detto che andavo io da lei" qualcosa mi puzzava ma non ci feci caso, ero nervoso per mia sorella e me la sono presa proprio con lei "Scusa Kim e che io stavo pensando a mia sorella, vedi i miei genitori mi hanno raccontato delle cose..." così gli inizia a raccontare tutto e quando finì lei era più bianca di un lenzuolo "Tuo nonno era u.. e tua sorella ora sta co-con, oddio ho bisogno di una doccia posso?" io annui e lei mi bació prima di andare in bagno.

Mentre stavo scegliendo che mettermi per scendere visto che ero ancora in pigiama sentì il telefono di Kim suonare, non sono un tipo ossessivo ma è da qualche giorno che non se ne stacca mai. Arrivó un altra notifica così decisi di prenderlo, ero pur sempre il suo ragazzo, ma quello che vidi..

MESSAGGIO DA AMBER
Kim grazie di tutto, sono contenta che mio fratello ti abbia trovato.
Tra poco torneró e grazie per avermi sostenuto.❤️

Mi gelai sul posto, era Amber la mi Amber. Ma al momento l'univa cosa che pensai era che l'unica persona con cui avevo aperto il mio cuore, l'unica di cui mi fidavo davvero sapeva tutto e chissà da quando.

KIMBERLY

Finita la doccia uscì fuori e trovai Just bianco come un lenzuolo e... cazzo aveva il mio telefono in mano, stavo per spiegargli ma lui si alzó di scatto "Da quando?" mi chiese gridando "Da quanto cazzo lo sapevi?" disse e io decisi di rispondete "qualche settimana" dissi schietta
"qualche settimana eh" disse ridendo sarcasticamente "Io volevo dirtelo ma.." non mi lasció finire che lanció il telefono vicino al muro rompendolo in mille pezzo e io sussultai presa dallo spavento  "Ecco perchè eri strana, cazzo ne hai avute di occasioni per parlare e invece? sei stata zitta ZITTA" disse acidamente quasi non lo riconoscevo "Io ho provato a dirtelo ma lei mi ha chiesto di non..." non riuscì a finire che mi interruppe nuovamente "Basta, non voglio più sentire una solo parola uscire dalla tua bocca. Non voglio più vederti, per me tu non esisti più."  detto questo uscì sbattendo la porta.
E io mi lascia in un pianto liberatorio, le prime frasi che mi ha detto mi erano arrivate dritte in faccia ed era giusto così, avevo sbagliato e lui era arrabbiato ma le ultime, quelle mi arrivarono dritte al cuore.

Quel maledetto sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora