capitolo 27

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JUSTIN

La mattina seguente decidemmo già di tornare a casa, io avevo bisogno di spiegazioni.

"Kim stasera ti passo a prendere, facciamo qualcosa okay?" "Uh Justin Andrews ma questo è un appuntamento?"questa ragazza sarebbe stata la mia fine, non ho mai invitato nessuno ad un appuntamento oh dio. Stava per rispondere ma uscì la mamma dal viale e disse "ragazzi proprio a voi cercavo, stasera ci sarà una festa a casa Andrews e noi ci andremo" perfetto insomma, un altra festa noiosa "Va bene mamma ci saremo" disse Kim pregandomi con lo sguardo "Si Mery io e Kim non mancheremo" risposi ottenendo un magnifico sorriso da Kim.

Finalmente stavo andando a casa anche se continuavo a pensare a una cosa, prima di entrare in casa Kim ha ricevuto un messaggio e subito ha messo il cellulare in tasca, ultimamente non se ne stacca più ma ormai ero arrivato a casa e avevo una cosa da risolvere.

"Mamma Papà sono a casa" sbucò Julie e disse "Fratellino sono in cucina per i preparativi di stasera, ah ci saranno anche Mike, Harry e Melany. io annui e scesi al piano di sotto "Oh ciao figliolo com'è andato il viaggio?" "bene vi devo parlare" dissi forse troppo serio "Oh certo amore parla" disse mia mamma "Andiamo in uno dei vostri studi" loro annuirono con una faccia strana e arrivammo nell'ufficio di papà.

"Allora è successo qualcosa?" disse mio padre "Ora no ma un paio di anni fa si" loro si guardavo senza capire e io per non farla lunga caccia il foglio e lo misi sul tavolo davanti a loro, appena capirono il contenuto sbiancarono "Oh merda" disse mio padre "esatto Oh merda, ora voglio una spiegazione del perchè mio nonno è un mafioso e se anche voi c'entrate con questa vita" "su forza diglielo" disse mia madre e mio padre iniziò a parlare "Tuo nonno è sempre stato un mafioso e io non ne ho mai saputo nulla, fino a quando mia madre cioè tua nonna non morì davanti a me, tuo nonno ha sfidato una persona che non doveva e loro uccisero mia madre" ma lui non era il più potente? mi domandai in mente ma poi decisi di dirlo "Scusa ma lui non è il più potente?" "Infatti dopo questo avvenimento, lui creò un impero io però ormai avevo 18 anni e lui mi mise due scelta davanti : O firmi il modulo per essere il mio successore o te ne vai di casa. Ovviamente io optai per la seconda opzione, avevo già conosciuto tua madre e non volevo metterla in pericolo quindi me ne andai. Qualche anno fa uno della sua squadra si rivelò un infiltrato e tuo nonno venne accusato, così mi chiamò per aiutarlo. Riuscì solo a ridurgli la pena a 14 anni infatti ora e fuori, non ti abbiamo detto per il mio bene" non sapevo che dire "Stronzate" io avevo il diritto di saperlo "Se ne fossi stato a conoscenza lui ti avrebbe convinto a prendere il suo posto se fosse morto" eh? "Il suo posto?" "Si Justin io ero l'unico figlio maschio che aveva e non ho accettato quindi il suo potere di conseguenza passa al primogenito del suo primogenito, cioè" stoppai mio padre "io" finì per lui "L'abbiamo fatto solo per il tuo bene" disse mia padre "e se questo centrasse con la scomparsa di Amber?" "No tranquillo non c'entra nulla" io annui e uscì dalla camera senza dire nulla. 

In salotto trovai Kim che guardava una foto di Amber, cosa ci faceva qua?

KIMBERLY

<ci vedremo presto>  questo era il messaggio che mi era arrivato da quell'anonimo, menomale che Just non fece domanda quando misi il cell nella tasca.

Mentre stavo sulla scrivania a ripetere filosofia mi squillo il telefono:

CHIAMATA IN ENTRATA DA BITCH <3

-Hey Lovvvvvv allora che ne dici se vieni da me oggi, cioè ora e mi aiuti con la letteratura. Ovviamente ci prepariamo insieme

-Si bitch va bene, tu però mi aiuti con matematica

-No lov per questo esiste mio fratello

-Tuo fratello è bravo in matematica? 

domandai sconvolta

Quel maledetto sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora