capitolo 20

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KIMBERLY

Stavo uscendo dallo spogliatoio, dovevo ammettere che la frase finale di Just mi aveva spiazzato.

Stavo andando verso la macchina ma sentii una voce gridare, capi subito che era Just e che stava parlando a telefono "no cazzo, io verrò Mike" disse Just "Lo sai vinco sempre" in quel momento mi parai davanti a lui "Mike ti devo richiamare" che coglione pensava di fregarmi...

"Da quando sei qui Kim?" ah no, qui le domande le facce io "Abbastanza da sentire tutto, con chi ti devi sfidare?" "non sono cazzi tuoi" dovevo ammettere che questa risposta mi procurò un dolore dentro, era da tanto che non mi parlava così ma decisi comunque di fare la forte "e invece si cazzo, lo sai che mi preoccupo e ho bisogno di saperlo" "io ti ripeto che non sono cazzi tuoi" ed entrò in macchina seguito da me.

"Scendi" mi disse dopo avermi accompagnato a casa, senza salutare me ne andai sbattendo la porta.

Salita in camera pensai alla gara che aveva sicuramente stanotte altrimenti non si sarebbe comportato cosi, decisi si mettermi un felpone lungo nero da sopra i miei vestiti e di andare alla gara. Sapevo che si sarebbe incazzato ma al momento non me ne fregava nulla, avevo bisogno di sapere cosa stava succedendo.

Una volta uscita di casa, presi la macchina e a tutta velocità arrivai alla pista. Mentre stavo camminando senti un ragazzo sicuramente di qualche anno più grande di me dire "Cazzo se Andrews non gareggia siamo fottuti" mi avvicinai e sentì rispondere l'altro "E' pericoloso, Dallas è capace di ucciderti pur di vincere una gara" ma questo cognome io lo conoscevo, pensai... Si cazzo a una delle gare a New York uccise un ragazzo e arrivò la polizia, faceva sempre il solito trucchetto nel caso era in svantaggio, ma Just questo non lo sapeva. Non so con quale coraggio, forse per l'incontro con quel porco di Bryan o con la litigata con Just ma andai diretta al banco delle iscrizioni.

"Voglio gareggiare" dissi cercando di fare una voce maschile "E sentiamo contro chi?" disse lui col fare sarcastico "Dallas" lui smise di ridere e diventò serio "Amico senti abbiamo già uno sfidante e lo dico per te, torna a casa non è un posto per te" okay mi stavo incazzando "Da quello che so Andrews è in ritardo, a me non me ne fotte minimamente dei tuoi consigli, fammi mettere la firma che gareggio" lui mi guardò stupefatto mentre io cercavo di non sporgermi troppo alla luce, annui e firmai al nome Stephan Bass.

Le urla mi emanavano adrenalina e non vedevo l'ora di gareggiare, non l'avevo mai fatto prima ma è come se conoscessi i trucchi da sempre. Vidi la mia macchina e ci salì dentro, senti un rumore alla mia sinistra e capì che quel Dallas era salito nella macchina. Perfetto, potevo farcela, la ragazza iniziò il conto alla rovescia e noi partimmo.

JUSTIN

Cazzo Kim non doveva sentire un cazzo, e lo so che non dovevo risponderla così ma non potevo dirle di Dallas, mio cugino non lo vedevo da almeno 4 anni e lui mi aveva fatto entrare nelle corse clandestine, era pericoloso e non doveva avvicinarsi a Kim per nessuna ragione.

Usci dalla macchina sbattendo la portiera, e una volta che entrò dentro raggiungi Mike.

"Mi spieghi che cazzo ti dice la testa, cazzo Just e Cameron lo sai benissimo che non ci penserebbe due volte ad ucciderti" e si anche se era mio cugino, era anche un assassino pur di vincere era capace di commettere un omicidio, da quando se ne andò 4 anni fa inizia a gareggiare sempre e diventai uno dei più forti "Non me ne fotte un cazzo, devo capire perchè è ritornato" dissi anche se lo vedevo pensieroso "Cos'altro c'è Mike?" "l'ho visto con Luke oggi" Luke e Cameron? "e che cazzo ci faceva con quel coglione?" "non lo so, ma nulla di buono sicuramente, è meglio che non gareggi" "non farò la figura del vigliacco, io andrò lì che tu mi accompagnai o meno" senza aspettare la sua risposta uscì di casa.

Quel maledetto sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora