-Pronto- rispose.
-Ciao- dissi solamente.
-Lusy, ehi, che succede?- chiese dolcemente la mia migliore amica. La sentii sdraiarsi sul letto e sospirare.
-Ti disturbo?-
-No, stavo andando a letto ma sono felice di poter parlare con te-
-Anche per me. Come stai?-
-Io bene. Visitiamo e visitiamo. Emily è attaccata a Joe come una cozza ed oggi c'è stato il primo appuntamento tra il super ammiratore e Olly-
-Com'è andata?-
-Non ne vuole parlare ma è tornata con un sorriso da un orecchio ad un altro. Io mi limito a visitare, mentre Dylan ci sta provando con quelle delle altre classi che non gli danno molta corda.- sghignazzò.
-Bene- dissi.
-A te invece? Ti sento strana-
-Niente...mi sono vista con Jeck oggi, ho accompagnato i miei fratelli a scuola e altra cosine...-
-Lusy parla, cosa ti turba?- mi capiva sempre.
-Sono andata dal dottore, anzi dalla ginecologa-
-Perché? Dolori mestruali troppo forti?-
Rise.
-No, magari-
-Magari? Ma se diventi un'isterica quando hai il ciclo-
-In un certo senso mi manca quel periodo.-
-Sento che stai girando intorno a qualcosa ma non me lo vuoi dire. Cosa è successo? Sai che puoi dirmi tutto, conosco i tuoi più oscuri segreti e tu sai i miei. Da quando esiste tutta questa titubanza?-
-Ok.- sospirai -L'altro ieri mentre ero con Noah non mi sono sentita bene e mi ha riaccompagnata a casa. Ne ho parlato con mia madre che ha ipotizzato si trattasse di dolori mestruali.-
-E?...-
-Ma poi mi sono resa conto di avere un ritardo.- silenzio.
-U-un ritardo?- balbettò poi.
-Si. E siccome l'amica di mia madre aveva lasciato qui dei test dopo aver scoperto di essere incinta, con l'aiuto di internet e delle istruzioni li ho fatti.-
-E?...ripeté lei ansiosa.
-Tutti positivi.-
Silenzio. Ancora. Sembrava come se non ci fosse nessuno dall'altra parte del telefono. Non riuscivo neanche a sentire il suo respiro.
-Sofy?- sussurrai.
-Q-quindi tu....- tentò di dire. -Tu sei...-
-Incinta. Si. -
-Cavolo- esordì e dopo qualche secondo la sentii piangere. -Va bene se ti richiamo dopo? Sto piangendo!- e questa frase mi fece sorridere.
-Sofy- le dissi dolcemente.
-Una mamma. Cavolo Lusy diventerai mamma.- disse singhiozzando
-A quanto sembra. C'è qualcuno lì con te? -
-No, dormono-
-Va bene. Per ora lo sa solo Jeck, avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno e non penso che sarebbe una buona idea avvertire i miei-
-Ovviamente no- disse ridendo tra le lacrime. -Potevi chiamarmi-
-Giuro che volevo. Ma non volevo disturbarti. Sei in Spagna da due giorni e già ho bisogno di te.-
-Quanto vorrei essere lì con te-
-Anche io ti vorrei qui.-
-Dio, non me l'aspettavo. E Noah comunque? - cambiò rapidamente discorso. -Che ha detto?-
-Beh...lui-
-Giuro su Dio che se ti ha mollata me ne frego che si tratta del mio professore e vado a spennarlo.-
-No Sofy, non è questo-
-E cosa?-
-L-lui non lo sa-
-Non lo sa?!?!- gridò istericamente
-Non gridare!-
-Ma che aspetti a dirlo?-sussurrò
-Non voglio Sofy. Devo rifletterci io da sola.-
-Come?- chiese. Non era d'accordo, lo sapevo.
-Sofy io non so ancora se mandare avanti questa gravidanza o meno. La sua reazione mi potrebbe far cambaire idea senza il mio volere.-
-Ma cosa dici Luisana?- nome completo? Ero messa male! -Non portarla avanti? Non puoi farlo! E Noah deve saperlo!-
-Se lui ne fosse contento potrebbe condizionarmi e mi spingerebbe a tenerlo senza il mio volere. E non cresce bene un bambino non amato da sua madre. Invece se non lo volesse mi potrebbe spingere ad abortire e magari me ne pentirei per tutta la vita e per la vita dopo la morte-
-Luisana tu sei fuori. Lui dirà la sua ma tu saprai sempre cose fare!-
-No, perché io mi lascio condizionare, lo sai-
-Non penso anche in questo ambito!-
-Non puoi saperlo!-
-Luisana, mi stai ispirando il nazzismo anche da una nazione diversa! Smettila di dire sciochezze e conportati da donna!.-
-È questo il bello! Io donna non lo sono!-
-Bene, allora è arrivato il momento di diventarlo.-
-Sofy, io capisco che tutti voi vogliate il meglio per me, lo apprezzo davvero. Ma questa volta sta a me decidere! Jeck la pensa come te e la dottoressa Green anche-
-Dottoressa Green?-
-Si, la mia nuova ginecologa. Jeck mi ci ha portata con la forza-
-Per la prima volta nella mia vita sono d'accordo con lui. Che vi ha detto?-
-Che la...gravidanza prosegue bene, che il...bambino sta bene e che vorrebbe che continuassi ma sta a me decidere, come ho già detto-
-Va bene, non posso obbligarti, solo non fare nulla prima del mio arrivo. Sul serio Lusy, non fare sciocchezze! -
-Non abortirei mai prima di dirlo a Noah, non sarebbe giusto e non me lo perdonerei mai. Se mai la mia decisione sarà quella aspetterò il tuo arrivo e anche di dirlo a Noah. Se deciderà di lasciarmi perché non sarà d'accordo, significherà che era destino. Allora a quel punto sarà meglio così.-
-Lusy, sei così forte! Vorrei abbracciarti, anzi abbracciarvi strette strette- risi.
-Anche io vorrei abbracciarti ora. Mi servirebbe sul serio!-
-Ma ci pensi? Se andrà a buon fine, per l'anno prossimo divento zia. Speriamo sia un maschietto, magari lo chiami...Tod!-
-Jeck vuole una femmina!-
-Le femmine sono stronze!-
-I maschi no?-
-Beh non hai tutti i torti- ridemmo.
-Ora è meglio che vada, è tardi-
-Si anche io, domani devo alzarmi presto-
-Perché? -
-Ho una cosa da fare, poi ti dirò- rise.
-Va bene pazza, a domani-
-A domani...mammina!-
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Un amore matematico
RomanceLuisana Brown, studentessa californiana, 20 anni. Noah Jefferson, supplente di matematica, 28 anni. I due avranno subito uno splendido rapporto, ben diverso da quello tra un professore e un'alunna. La differenza di età e il dovere di prof e alunna r...