Capitolo 7

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Appena arrivata a scuola il caos totale invase le mie orecchie...un'altra volta. Beh come tutti i giorni in cui facevo ritardo. Da lontano, attraverso la finestra, notai la macchina di Noah ma decisi di non pensarci troppo e mi diressi verso la classe. Appena entrata notai che erano tutti seduti e l'attenzione ricadde su di me. Chiaramente alla cattedra c'era seduto lui che con estrema disinvoltura mi guardò e poi diede una rapida occhiata al registro. Feci qualche passo avanti verso il mio banco in prima fila.

-Signorina Brown è in ritardo-

-Lo so...- dissi sedendomi.

-Sarebbe buona educazione chiedere scusa alla classe e a me per il ritardo-

-Come prego?- scherzava? la professoressa Anderson notava a malapena chi era in classe e a un nostro ritardo sbuffava solo per il disprezzo di doverci vedere.

-Chieda scusa per il ritardo- disse severo.

-Lei arriva sempre in ritardo ma non chiede mai scusa- leggere risatine e bisbigli riecheggiarono nell'aria.

-Io sono il suo professore-

-E io la sua alunna. Ora che l'abbiano precisato possiamo cominciare la lezione? Io lo dico per lei. Non sia mai che perdiamo soli 5 minuti della spiegazione dei polinomini-

-Polinomi signorina Brown, si dice Polinomi-

-Ecco vede io non lo sapevo, perché non perde tempo per spiegarlo?-

-Signorina Brown lei è una ragazza molto maleducata e prima che decida di metterle una nota si decida a chiedere scusa a me e alla classe per il ritardo- alzò un po' la voce ma non sembrava arrabbiato così tanto come voleva dare a vedere.

-Ok- sbuffai -Scusate- mi voltai verso Noah- Mi scusi vostra maestà- feci un leggero e sgrazziato inchino.

Un lampo inespressivo passó per i suoi occhi...non so dire cosa pensasse davvero di me in quel momento. Fatto sta che chiuse gli occhi e quando li riaprì mi fece segno con la testa di andarmi a sedere.

Durante tutta la lezione non lo degnai di uno sguardo. ..volevo togliermelo dalla testa, tanto non ero innamorata di lui, era solo lo stupore del suo interesse verso di me ad accecarmi. Nessuno si interessa a Luisana Brown, è la sfigata da evitare. Notai che mi guardò spesso per poi distogliere lo sguardo con gli altri. Mi arrivò un bigliettino in testa.

"Ma si può sapere che ti prende? -S"

Chiaramente era Sofia. Le risposi velocemente e passai il bigliettino ad Ernesto un mio compagno, che a sua volta lo passò ad Olly e poi a Sofia.

"Niente...gli ho risposto per le lunghe...come è mio solito fare"

"Sembravi strana...diversa, si notava che leggermente ti dispiaceva"

"Dispiacermi? Ma xfavore" Odiavo abbreviare le parole ma in classe era molto più comodo.

"Ti conosco Lusy...lo so che in fin dei conti ti piace il vecchietto" Non era lei quella che mi incitava a non dare problemi agli 8 anni di differenza?

"Ah ora è vecchietto?? Comunque NO non mi interessa"

"Ok ma al vostro matrimonio sarò lieta di dire che io l'avevo capito dall'inizio...anche a lui piaci. Non smette di guardarti"

"È xché mi odia! Non ci sarà nessun matrimonio mettitelo in testa"

"Okok ti lascio stare. Kiss Kiss"

Un amore matematicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora