12

1.6K 113 77
                                    

S/a: ricordatevi di VOTARE se il capitolo vi piace

"Cazzo Lili sei una figa assurda" urla Cami, guardando il mio vestito elegante, l'unico più a meno costoso che possiedo e metto per le occasioni speciali.

"Così elegante ti porterà ad un ristorante di lusso" afferma Mads.

"Non lo so, non mi ha voluto dire il nome, mi ha solo detto che questo vestito andava benissimo" dico, sistemandomi i capelli dietro le spalle di fronte allo specchio.

"Beh i soldi non gli mancano..." mi fa notare Cami, e a quelle parole sento un vuoto allo stomaco... sto iniziando ad avere ansia, non sono mai stata ad un ristorante costoso, non saprei nemmeno come comportarmi...

Proprio in quel momento bussa qualcuno alla porta e le mie compagne emettono dei gridolini divertiti, sembrano più emozionate di me.

Cami corre verso la porta, aprendola e guardando sorridente Cole.

"Ciao Cami" la saluta lui, facendo lo stesso anche con Mads.
"Lili è pronta?" Chiede, cercandomi con lo sguardo.

Le mie amiche si tolgono dalla porta, rivelando la mia figura di fronte a quella Cole, anche lui vestito con una camicia arrotolata sulle braccia e dei pantaloni eleganti neri.

Rimane qualche secondo a fissarmi, con le labbra socchiuse e dopo mi sorride soddisfatto.

"Allora, cosa ne pensi?" Lo esorta Mads, alzando un sopracciglio.

"È bellissima" risponde lui tranquillamente, facendomi diventare rossa.
"Andiamo?"

Annusico, prenendo la mia borsa dal letto e mi dirigo verso la porta.

"Divertitevi, ma non troppo!" Urla Mads ironica, mentre noi ci incamminiamo verso l'ascensore.

"Allora, dove andiamo?" Chiedo, alzando un sopracciglio.

"Lo scoprirai tra poco, non iniziare a fare mille domande come al solito" mi sgrida, sorridendomi e lasciandomi un bacio sulla guancia.

Non mi interessa se mi porta nel ristorante più costoso e lussuoso della città, l'importante è stare con lui.

***

Arriviamo dopo qualche minuto davanti ad un edificio enorme, con le vetrate decorate da tende rosse e tutte le decorazioni in oro.

Appena arriviamo davanti alla reception, Cole dà la sua prenotazione e subito un ragazzo con un'uniforme arriva dietro di me, facendomi segno di prendere la mia giacca.

Mi tolgo il mio cappotto lungo dalle spalle e glielo appoggio sulle mani, così come fa Cole, e poi un altro ragazzo ci porta ad un tavolo, che noto essere uno dei più isolati del ristorante. Attorno a noi infatti ci sono dei divisori che non ci permettono di vedere le persone vicino a noi, dando un senso di maggiore privacy al tavolo.

"Prego, adesso vi porto il menu" ci dice il cameriere, facendoci accomodre a tavola, e prima che me ne renda conto, Cole ha preso la mia sedia da dietro, come un vero gentiluomo, aspettando io prenda posto.

Si siede poi di fronte a me, e noto il tavolo completamente sparso di petali di rose rosse che penso siano vere, e due candele sono proprio in mezzo al tavolo.

"Cosa ne pensi?" Chiede, quasi ansioso di sapere la mia risposta.

"È stupendo Cole, ma come hai trovato questo posto?"

"Ho le mie fonti" risponde soddisfatto, prenendo in mano il menu.
"Cosa prendiamo?"

"Non so, scegli te, è stata una tua idea, io nemmeno so come comportarmi" rispondo, guardando i prezzi altissimi degli antipasti.

"Non devi comportanti in nessun modo, sei perfetta così" mi rassicura lui.

"Siete pronti per ordinare?" Chiede lo stesso ragazzo che ci ha accompagnato al tavolo.

"Si, allora direi che come antipasto prendiamo una tartare di salmone marinato al lime, mentre per il primo entrambi degli spaghetti ai frutti di mare"

"Perfetto, da bere la signorina vuole qualche vino?" Chiede, rivolgendosi a me, prendendomi alla sprovvista.

"Eh, no, dell'acqua andrà benissimo. Naturale"

"Va bene, per lei invece?"

"Prendo il vino bianco dello chef" dice Cole, e mi sorprende quanto sia tranquillo in questo momento, come se si trovasse nel bar dell'università.

"Perfetto, sarà tutto pronto tra qualche minuto" dice il ragazzo, allontanandosi poi da noi.

"Sei stato spesso in questo tipo di ristoranti?" Chiedo curiosa.

"I miei durante il liceo, quando ci vedevamo a Natale o a fine anno mi obbligavano ad andare in ristoranti lussuosi con loro e Dyaln. Quindi sono abbastanza solito a questi posti"

"Mi sembra un sogno, davvero, è tutto perfetto" sussurro.

"Anche per me"

Aspettiamo i nostri piatti arrivare e intanto parliamo di tutto, come se ci trovassimo nelle nostre camere, e penso sia questo il vero amore, sentirsi a casa in qualunque posto l'importante è stare con lui.

***

"Non è vero, non facevo così!" Mi difendo, ormai ridendo a più non posso, cercando invano di fare piano per non disturbare gli altri... per fortuna che Cole ha preso un tavolo distante da tutti, sennò sicuramente avrei disturbato gli altri commensali.

"Balbettavi e basta sopra quel palco, poi per fortuna ti ho salvata io" mi risponde, riferendosi alla nostra prima vera conversazione sul palco della scuola... non mi dimenticherò mai quel giorno in cui rimasi incantata dalla sua recitazione e i suoi occhi... anche se cercavo di convincere me stessa che fosse per l'ansia e l'imbarazzo di stare davanti a tutti.

"Tornatene a giocare a football invece di prendermi in giro, guarda..." dico ironicamente, alzando gli occhi al cielo, e finendo anche la mia seconda portata, così come Cole.

Lui scuote la testa alla mia affermazione, sapendo ovviamente che stessi scherzando.

"Era davvero tanto che aspettavo di passare una serata cosi..." ammette, prendendo la mia mano sopra al tavolo ed intrecciando le nostre dita. "Ovviamente amo anche le nostre serate in pigiama a guardare un film, ma ogni tanto penso che sia bello fare qualcosa di diverso"

"Si, hai ragione" rispondo "e io sono contentissima di questa sorpresa davvero, non so come ringraziarti"

"Non devi, per te questo e molto altro"

Gli sorrido dolcemente, continuando a giocherellare con le sue dita.

A un certo punto il suo telefono inizia a suonare, ma lui fa finta di niente, chiudendo la chiamata senza nemmeno vedere chi sia.

"Non rispondi?" Chiedo.

"No, non sarà importante" risponde tranquillo, continuando a fissarmi.

Ma ancora una volta il telefono prendere a squillare, questa volta accompagnato anche dalle notifiche di numerosi messaggi.

"Sei sicuro? Se vuoi puoi rispondere, davvero, non mi dà fastidio" dico, sapendo che lui non vuole perché aveva detto che questa serata sarebbe stata solo per noi due.

Cole ancora una volta non presta attenzione al telefono, ma all'ennesima chiamata e nel sentire il telefono quasi esplodere di notifiche, sbuffa e decide finalmente di rispondere.

Vedo la sua faccia incupirsi sempre di più, e non mi sarei mai aspettata di sentire dopo le sue parole...

******
Spazio autrice
Chi avrà chiamato Cole secondo voi, cosa voleva dirgli? E cosa succederà adesso?
COMMENTATE E VOTATE

SPROUSEHART || insieme per sempre 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora