epilogo

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3 anni dopo...

LILI

Sono seduta sul divano del nostro appartamento qua a New York, con in braccio Rachel che gioca con le mie mani.

È una bambina bellissima, con i capelli biondi proprio come i miei e gli occhi verdi uguali a quelli di Cole. Adesso ha quasi due anni e mezzo, ma è già diventata la mia ragione di vita principale.

Non mi ero nemmeno accorta che nel mio cuore ci fosse un buco così grande, che Rachel ha riempito non appena l'ho tenuta in braccio per la prima volta dopo il parto.

È stata una sorpresa per tutti, me compresa all'inizio, ma i nostri veri amici l'hanno presa molto bene, Cami e Mads sono le migliori zie che Rachel potesse avere, ogni tanto vengono nel nostro appartamento poco fuori l'università per passare del tempo con me e la bambina.

Io e Cole abbiamo deciso di prenderci una casa tutta nostra, così da essere più comodi con gli orari ed avere i nostri spazi.

Anche perché io non vado più all'università. Sì, è sempre stato il mio sogno laurearmi con le mie amiche e vivere le emozioni del college, ma la vita mi ha messo tra le braccia una creatura bellissima, e non mi importa se ho dovuto fare qualche sacrificio, per la mia famiglia farei questo e molto altro.

A differenza mia, Cole ha continuato a frequentare i corsi e gli allenamenti dell'università, anche se all'inizio ha insistito molto per stare a casa con me e trovarsi un lavoro per sostenere la famiglia, l'ho praticamente obbligato a non mollare, non è una cosa che mi pesa stare a casa con Rachel, e voglio che almeno uno dei due possa arrivare a questa maledetta laurea.

Cole deve finire l'ultimo anno e dopo di che andrà a fare parte della squadra nazionale di football.
Proprio così, a quanto pare il capitano della squadra di New York ha subito adocchiato Cole sul campo, e gli ha già offerto un posto in squadra per quando finirà la scuola.

Nonostante io fossi uscita dall'università per stare a casa con Rachel, mi sono portata avanti con la ricerca di un lavoro da fare, e che fosse possibilmente vicino a casa, così da non dover lasciare Rachel troppo tempo con la babysitter.

E sembra proprio che un miracolo sia successo, perché ho trovato lavoro come giornalista cinematografica, e il mio capo è una delle persone più buone in questo mondo: a quanto pare conosceva mio padre, erano molto amici da giovani, e sapendo tutto quello che mi era successo, ha deciso di darmi un posto di lavoro nella sua agenzia, facendomi lavorare da casa 3 giorni alla settimana.

Non ci potevo credere di aver trovato un lavoro, addirittura molto ben pagato, che fosse vicino a casa e che mi permettesse di stare con Rachel più spesso del previsto. E inoltre ha sempre qualcosa a che fare con il cinema, la televisione e la recitazione, quello che mi ha appassionato fino da quando ero piccola.

Quindi sì, questa è la mia nuova vita, e sono fiera di quello che sono e di quello che ho fatto. Non avrei potuto chiedere futuro migliore.

Con Cole va tutto bene, dopo che sono uscita dall'ospedale abbiamo avuto molto tempo per parlare e ricucire vecchie cicatrici, ma entrambi ci amiamo, e questo è tutto quello che conta. Siamo felici l'uno con l'altra, è il ragazzo e il padre migliore del mondo.

Proprio mentre stavo pensando a lui, sento le chiavi girare nella serratura della porta, e appoggio a terra Rachel, sapendo perfettamente chi sia.

"Guarda Rachel chi c'è! Il papà!" affermo, vedendo Cole entrare dalla porta, buttando a terra il borsone da football.

Subito sul suo volto si forma un sorriso enorme alla vista di Rachel, e si abbassa a terra, in ginocchio, allargando le braccia ed aspettando che lei corra verso di lui, mentre urla entusiasta "papà!"

SPROUSEHART || insieme per sempre 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora