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COLE

Non ho idea di che ora sia, ma dal buio che vedo fuori dalle finestre deduco sia sera.

L'ultima cosa che mi ricordo aver fatto lucidamente è stato saltare le lezioni per venire in questo bar, in cui sono seduto da ormai parecchie ore.

"Fammene un altro" dico al barista, che ormai mi ha servito litri e litri di alcol.

"Sei sicuro che dopo riesci a tornare a casa in modo sicuro?" Mi chiede, mentre pulisce dei bicchieri nel lavandino.

"Sono a piedi, e poi a te non deve fregare niente finché ti pago" dico, e gli do la millesima banconota da 5 dollari della serata.

Ho perso il conto di quanti bicchierini ho bevuto, ma finché mi aiutano a non pensare a quello che è successo, continuerò a bere.

Il ragazzo dopo qualche secondo mi posiziona davanti un bicchiere pieno di liquido trasparente. Da quanto sono ubriaco questa potrebbe benissimo essere acqua e io non me ne accorgerei, ma dal leggero bruciore che mi lascia in gola quando lo mando giù capisco essere un alcolico, e anche parecchio forte, persino per me.

È da quando sono arrivato che tengo il telefono in mano, aperto sul contatto di Britney. Mi ricordo mi avesse fatto la proposta di scopare, e in questo momento ammetto che non sarebbe una brutta idea. Potrei vendicarmi di Lili e di Bret, ferirli come loro hanno fatto con me, ma c'è qualcosa che mi blocca dal premere quel dannato tasto. Stupida coscienza di merda che non vuole lasciarmi nemmeno quando sono ubriaco.

Sento qualcuno entrare nel locale, che data la posizione isolata non è molto pieno, e poco dopo vedo qualcuno che si siede nello sgabello di fianco al mio, e i capelli rossi mi sembrano quasi familiari...

"Cole?" Chiede la ragazza affianco a me, che riconosco dalla voce essere Madelaine.

"Ehi Mads" la saluto, sorridendole e facendo un cenno con la mano.

"Sei proprio ubriaco" mi fa chiaramente notare, fissando i miei occhi che sento stanchi e pesanti.

"No... non tanto" dico, non controllando più nemmeno le mie parole.
"Tu perché sei qui?" Di solito non sono il tipo da molte chiacchiere, ma in questo momento ho voglia di parlare con qualcuno, e il barista non mi sembra una persona molto amichevole.

"Volevo prendermi una birra in santa pace come pausa dallo studio" risponde, senza smettere di guardarmi attentamente.

"Serviti pure" dico, mentre lei chiama il ragazzo che le prepara la bevanda.

"Vuoi sul serio chiamarla?" Chiede, e quando mi volto verso di lei per capire a cosa si riferisca, capisco che abbia visto il mio celluare accesso, con un sopracciglio alzato.

"Ehm... no, stavo solo... pensando" rispondo in maniera molto confusa. Nemmeno io so quello che volevo fare. Davvero l'avrei chiamata?

Spengo velocemente il telefono e richiamo ancora il barista che senza il bisogno che gli chieda niente, mi prepara altri due shottini, mentre gli lascio i soldi sul bancone.

"Sei serio? Secondo te bere così tanto è la soluzione giusta?" Mi chiede contrariata.

"Non ho bisogno di una moralista del cazzo in questo momento"

"So quello che è successo... Lili ce lo ha detto questa mattina..." mi informa.

"Bene per lei" rispondo indifferente, deglutendo il primo bicchiere.

Tra noi due si crea un attimo di silenzio, ma non mi sento in imbarazzo, l'alcol non mi permette di provare questo sentimento.

"Io... non so perché lei lo abbia fatto" inzia a dire, forse per creare una conversazione "tutto quello che so è che ti ama davvero"

SPROUSEHART || insieme per sempre 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora