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COLE

Velocemente parcheggio la macchina in un posto a caso davanti all'ospedale, che data l'ora e il luogo disabitato non è per niente affollato.

Io, Cami e Madelaine entriamo correndo per le porte, arrivando davanti alla segreteria.

"Dov'è Lili Reinhart? Ha avuto un incidente pochi minuti fa, ci hanno chiamato qui" dico con il fiatone.

"Allora signore si calmi..." cerca di dire l'anziana signora dietro il bancone.

"No! No, non mi calmo cazzo, dov'è? Voglio sapere dov'è!" Urlo a squarcia gola con le lacrime agli occhi, e nel frattempo arrivano altre persone del personale a controllare la situazione.

"Prima mi serve sapere se è un familiare o..."

"Sono il suo ragazzo, ok?! Ora mi dica cosa sta succedendo!" Dico, senza  nemmeno rendermi conto delle parole che ho detto. Sono ancora il suo ragazzo? Beh ora poco mi importa.

"Si deve calmare, la smetta di urlare, siamo in luogo pubblico, non risolverà niente urlando" mi richiama un infermiere, e a quelle parole mi passo una mano tra i capelli, afferrandoli tra le dita per cercare di calmarmi, e appoggio i gomiti sul bancone cercando di recuperare fiato.

"Io non posso perderla, devo sapere se sta bene" dico, questa volta con tono più calmo, ma sempre preoccupato.

La signora di fronte a me gira alcuni fogli sulla sua scrivania.
"Al momento è in sala operatoria, ha avuto diverse emorragie interne e una concussione celebrale"

"Concussione celebrale?" Chiede Camila, affiancandosi a me.

"Era incosciente quando siamo arrivati sul posto, e aveva poco battito, èin condizioni molto gravi, ma i chirurghi si stanno prendendo cura di lei"

Sento le mani e le gambe che iniziano a tremarmi e mi allontano dal bancone alzando la testa al cielo cercando di restare lucido.

"Se volete potete aspettare nella sala d'attesa, ma ci vorrà un bel po'. Nel frattempo sapete come informare un membro familiare?"

"Io ho i numeri delle sue sorelle" dice Madelaine, tirando fuori il telefono.

"Io ho quello della madre, la chiamo io" affermo, allontanandomi in un corridoio là di fianco, e non riesco nemmeno a digitare il codice del mio telefono poiché le mie mani tremano come foglie in autunno e i miei occhi sono appannati dalle lacrime.

"Cole, aspetta" sento la voce di Madelaine dietro di me, e poi la sua mano appoggiarsi sulla mia spalla.
"Calmati un secondo, non sei in grado di chiamare sua madre adesso"

Mi giro di scatto verso di lei, e senza pensarci la abbraccio, sentendo che anche lei ricambia, stringendomi forte.

Mads è una amica, una vera amica, nel momento del bisogno c'è, e adesso ho proprio bisogno di qualcuno.

"Non voglio perderla, io la amo, non posso perderla" sussurro.

"Non succederà, lei è forte, aspettiamo di avere nuove notizie" mi risponde, accarezzandomi la schiena con un braccio.

Dopo qualche minuto finalmente mi calmo e riesco lucidamente ad aprire il telefono e a cercare il contatto della mamma di Lili.

Mi dirigo fuori dall'ospedale, davanti all'entrata, ed esito qualche secondo prima di premere il tasto verde.
Cosa dovrei dirle? Che c'è stato un incidente? Che Lili è in ospedale? Che sua figlia potrebbe morire?

SPROUSEHART || insieme per sempre 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora