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COLE

È ormai sera, ma non mi hanno ancora permesso di entrare in stanza dato che non sono un suo membro familiare.

Camila e Mads sono tornate in casetta per prendere le loro cose e anche le mie, e riportarle al campus, dato che l'avevamo prenotata solo per due notti.

Penso di aver bevuto almeno 5 caffè, non voglio dormire, voglio essere sveglio per sapere se ci sono delle novità su Lili, o almeno se si sveglia.

Dalla porta di attesa vedo entrare la madre di Lili, e balzo subito in piedi. Probabilmente è successo qualcosa se lei è qua, seguita anche dalle altre due figlie.

"Non si è ancora svegliata" mi avvisa subito, forse vedendo che pensavo il contrario.
"Ci vorrà probabilmente ancora un po'..."

Mi limito ad annuire alle sua parole, non capendo perché siano uscite tutte e tre dalla stanza.

"Ho prenotato un hotel qua vicino, così che almeno Tess e Chloe possano dormire un po', ma devo andare a fare il check-in entro 30 minuti" mi spiega, rispondendo alla mia domanda quasi mi avesse letto nella mente. Nei suoi occhi rivedo quasi gli stessi di Lili, e anche il loro tono di voce è molto simile, entrambe rassicuranti allo stesso modo.
"Se vuoi posso prenotare una stanza anche per te, così ti risposi un attimo"

"No, davvero non serve. Resto qui" rispondo gentilmente.

"Sei sicuro? Sembri stanco, sei qui da quasi 24 ore, forse dovresti riposare un po'"

"No, resto qua, davvero non c'è problema"

"Va bene..." si arrende, sorridendomi di lato dolcemente.
"Ho parlato con un'infermiera, dice che se vuoi mentre sono via puoi entrare tu in stanza" mi avvisa.

"Ok..." dico, sentendo un vuoto in pancia. Non ho idea di in che condizioni sia, e ho quasi paura di vederla ferita, anche solo esteriormente.

Vedo Amy che si avvicina a me, abbracciandomi.
"Grazie per amare così tanto mia figlia, stai facendo tanto per lei" dice, e a quelle parole perdo un battito.

Loro non sanno che in realtà abbiamo litigato, ma in questo momento non è importante, anche perché ha detto la verità: la amo, farei di tutto per lei, e questa situazione me lo ha fatto realizzare ancora di più.

Si stacca poi da me, passandosi il dorso della mano sulla guancia, poi mi salutano, uscendo insieme dall'ospedale.

Prendo un bel respiro, dirigendomi poi a passo lento verso la porta della stanza di Lili, che avevo visto fosse alla fine del corridoio.

Apro lentamente la porta, vedendo da un lato della stanza il letto di Lili, e in mezzo alle lenzuola azzurre da ospedale, intravedo la sua chioma bionda e il suo viso delicatamente appoggiato sul cuscino.

Richiudo dietro di me la porta, senza mai distaccare lo sguardo da quello di Lili, che però ovviamente ha gli occhi chiusi.

Ha qualche graffio sul viso, e anche qualche livido violaceo sotto l'occhio e sul mento, e una banda medica attorno alla sua fronte.

Attaccato al braccio, che è fuori dalla leggera coperta che la copre, è attaccata una flebo, ma anch'esso è coperto da graffi e lividi.

Senza essermene reso conto, il mio respiro è notevolmente aumentato piano piano che mi avvicino al lato del suo letto, fino a quando non me la ritrovo proprio sotto di me.

Allungo una mano al suo viso, sfiorando con l'indice la sua pelle pallida e fredda. Ma al mio tocco non ottengo nessuna reazione, come invece succedeva in passato.

Mi siedo sulla poltrona affianco al letto, avvicinandola ancora di più ad esso, così da essere attaccato a lei, e la mano con cui prima ho toccato il viso, la sposto verso il braccio scoperto, afferrando la sua mano, ed intrecciando le mie dita con le sue.

Mi fa impressione vederla così, incosciente, fredda, pallida. Vorrei tanto sentire la sua voce in questo momento, vorrei anche solo poter tornare alla sera scorsa, dove anche se non è finita nei migliori dei modi almeno era affianco a me, e potevo vedere i suoi bellissimi occhi.

In maniera incontrollabile, alcune lacrime scendono lungo le mie guance e il labbro inferiore inizia a tremare.

Appoggio i gomiti sul letto, alzando la sua mano alla mia bocca, che bacio dolcemente e lasciandola appoggiata al mio viso.

"Mi manchi terribilmente cazzo..." sussurro, con la voce tremante.

Mi sento anche stupido a parlare con lei sapendo che tanto non può sentirmi, ma in questo momento ho bisogno di sfogarmi, di parlare e di tirare fuori tutta la verità.

"Quello che hai fatto... mi ha ferito, molto... ma non posso ignorare per sempre quello che provo per te. Tu mi hai insegnato che noi non siamo i nostri errori e tutti meritano una seconda possibilità... e te me ne hai date tante in passato. Perché hai sempre creduto in me, in noi"

Stringo le sue dita anche con l'altra mano, riportandola alle mie labbra e chiudendo gli occhi.

"La verità è che ti amo, non posso stare senza di te... non ci riesco..." dico scuotendo la testa, stringendo i denti per evitare di scoppiare a piangere come un bambino.

"Ti prego Lili... ti amo... non puoi andare via così... ho bisogno di te"

Nella stanza si sente ormai solo il mio respiro e i miei singhiozzi trattenuti, e mi risiedo bene nella poltrona, appoggiandomi allo schienale, ma continuando a tenere la mano a Lili.

Mi strofino gli occhi, ormai stanchi dal poco sonno e dalle lacrime.

Le accarezzo il dorso della mano delicatamente con il pollice...

Fino a quando sento una stretta alla mano, ma semplicemente resto con gli occhi chiusi... probabilmente me lo sono immaginato.

Ma poi lo sento di nuovo, sento una pressione nella mia mano, e alzo di scatto gli occhi verso di lei...

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Spazio autrice
Ma quanto è dolce la mamma di Lili con Cole?
So che volevate sapere cosa succedesse a Lili.... ma dovrete aspettare ancora un altro giorno...
Nel prossimo capitolo avrete tutte le risposte.
Cosa succederà secondo voi?
COMMENTATE E VOTATE ❤

SPROUSEHART || insieme per sempre 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora