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Tutti gli eroi avevano preso posto.
Non c'era uno anche fiatasse, ma la tensione era palpabile.
Quella notte priva di nuvole tralasciava presagire aria di tempesta.
Una di quelle indimenticabili.
Una di quelle da incubo.
Era arrivato sul luogo scandendo ogni singolo passo, il cuore in gola.
"Ti aspettavo, Kacchan! Finalmente ci rincontriamo!"
Si guardò intorno con lo sguardo.
Dov'era Kirishima?
"Dov'è Akira?"
Notò lo stupore nei suoi occhi e schioccò le dita, facendo apparire il ragazzo da un Warp Gate.
"Scappa! È pericoloso! Vuole ucciderti!"
"Ma sentitelo..." riuscì solo a pensare trovando alquanto ridicola quella scenetta.
"Come vedi sta bene. Però ho una grandissima sorpresa per te. Ti ho fatto un regalo. Uno di quelli speciali!"
Quasi perse la ragione quando il rosso apparve da un secondo Warp Gate.
Era in pessime condizioni.
Che cosa gli avevano fatto?
A lungo andare con quelle ferite non avrebbe resistito a lungo.
Dovevano fare in fretta.
Si morse l'interno della guancia, cercando in quel gesto l'unico appiglio per non partire in quarta e far saltare tutto in aria.
"Che cazzo c'entra lui?!"
Tutto quello che successe dopo fu devastante.
Anche se era una rottura di cazzo e un doppiogiochista, quel cretino non meritava di morire in quel modo, sempre se fosse stato reale quello che vedeva.
Non riusciva a pensare, un passo falso e Kirishima avrebbe fatto la stessa fine di Akira davanti ai suoi occhi senza che potesse far nulla.
A suo malgrado doveva reggere il gioco.
Si sentì uno schifo nel dire quelle parole contro Kirishima.
Non era vero niente: amava persino i suoi capelli di merda.
Bakugou offendeva e trovava nomignoli per difesa personale, credendo che, così facendo, tutti si sarebbero allontanati da lui.
Tranne Kirishima.
Lo stupido ci rideva pure sopra!
Quel coltello accanto al rosso gli fece ascoltare la metà delle parole che l'altro stava blaterando.
Non gliene importava nulla se quello gli sbavava dietro: ci aveva visto lungo sin da subito che non era un tipo con la quale averci a che fare, ma tra l'arrogante e l'innocente... A chi crede la gente? A chi si affida? A chi mostra l'animo gentile anche con i nemici o a chi non guarda in faccia a nessuno? A chi eredita su due piedi uno dei due quirk più potenti al mondo o a chi si è spaccato il culo anni e anni per arrivare al pieni controllo dei propri poteri?
La gente si fa influenzare da quel che vede, non dai sacrifici che si nascondono dietro le persone.
Alle persone non interessa se si andava a dormire presto la sera per affrontare allenamenti extra o se il tuo quirk era talmente distruttivo che attiri i Villains.
Ma tutti meritano di vivere. Buono o cattivo che tu sia, solo le conseguenze delle proprie azioni possono portare alla morte.
Tardi, ma lo aveva capito.
Da questo discorso era escluso il Nerd di Merda che si trovava di fronte a lui.
Lui sì che meritava la morte.
Una lenta agonia.
E non per mano di una sua esplosione.
Si sarebbe autodistrutto da solo.
Sarebbe stato quello il suo momento di gloria: vederlo perire per mani del suo stesso ego.
Però tutto divenne rosso.
Rosso come i capelli di Kirishima.
Rosso come gli occhi di Kirishima.
Rosso come i suoi rubini.
Rosso come la rabbia.
Rosso come il sangue.
Rosso come il sangue di Kirishima.
Il segnale: una potente esplosione e si lanciò urlando indemoniato contro Deku.
Tutti si mobilitarono dalle loro postazioni.
Fu uno scontro alla pari: il Villain iniziò ad usare ogni sorta di quirk disponibile per contrastare quanti più attacchi esplosivi. Da solo lo aveva messo alle strette per quanto era incazzato e Deku conosceva i propri limiti.
Aprì un Warp Gate, richiamando tutte le bande di Colori che lavoravano per lui.
Scoppiò a ridere quando il Nerd si stupì nel non veder apparire nessuno.
Proprio così: nessuno era corso in suo aiuto.
"Che succede, Deku? Sei per caso rimasto solo?"
Bakugou non aveva lasciato un secondo Deku: lo aveva attaccato ininterrottamente, distogliendoli la concentrazione su quello che gli stava accadendo intorno.
Il broccolo prese a guardarsi in giro, ma sorrise, nonostante la vena pulsante che apparve sulla tempia.
"Sei stato intelligente, Kacchan. Hai fatto proprio un ottimo lavoro. Ma so a chi devo il merito. A Kirishima-Kun, vero? L'unico che poteva sapere ogni cosa era lui. Perché non dargli il colpo di grazia?"
Fu lento.
Il corpo del rosso sparì in un attimo sotto una nuvola viola.
Cadde sulle ginocchia.
Gli aveva promesso che lo avrebbe salvato.
Gli aveva promesso che sarebbero tornati a casa insieme.
Voleva passarci la vita con lui.
Ogni singolo secondo.
Ogni singolo ricordo da quel giorno in poi sarebbe dovuto essere con Kirishima.
Il passo dalla disperazione alla vendetta fu breve.
Aveva perso il controllo.
Lanciava esplosioni senza più connettere, accecato dall'odio e dalla sete di vendetta.
Pochi degli attacchi andarono a segno, ma il supporto degli altri presenti, ridussero notevolmente i danni e le morti.
Ormai la bomba era esplosa.
Non c'era più nessuna possibilità di fermarlo e la fine dell'estate aiutava solo il suo quirk, ormai libero da ogni freno.
Deku tentò l'impossibile: certo di avere la vittoria in pugno, combinò una serie di potenti quirk, fra cui l'Hardening che una volta apparteneva a Kirishima.
Il ghigno del Villain era visibile anche a metri di distanza.
L'urlo di morte del biondo anticipò la catastrofe: tolse la sicura alla granata e spazzò via tutto ciò che gli si presentava davanti, lasciando una nube di fumo al passaggio dell'esplosione.
La risata risuonò nel silenzio dopo il boato: Deku se la rideva avendo compreso come utilizzare la piena forma dell'Unbreakable.
"Come ci si sente a vedere il proprio colpo migliore fermato dal quirk della persona che si amava? Credo che possa far venire i brividi! A me piace vedere come le persone rabbrividiscono e poi iniziano a tremare! Le persone tremano di paura, Kacchan, e ti fa sentire potente, forte, invincibile!"
L'unica cosa che riuscì a fare fu inarcare il sopracciglio.
Quello ormai aveva pure il cervello andato.
Parlava troppo: riprese ad attaccarlo, cercato di  riportare meno danni possibili.
Era certo di vincere.
Erano certi di vivere.
Bakugou non vedere l'ora di vincere.
Lo doveva fare anche per Kirishima.
In tutta probabilità avrebbe anche pianto, ma ci avrebbe pensato poi al momento in cui farlo.
Ora la cosa più importante era veder sparire il broccolo.
Deku aveva assunto una forma irriconoscibile, l'Unbreakable perennemente attiva.
Nonostante riportasse danni, quello non demordeva.
Era stato sempre un ottimo calcolatore, proponeva strategie in un battibaleno, ma si stava fregando con le sue stesse mani.
Imperterrito non gli lasciava tempo di portare l'attenzione intorno a sé, irritandolo forse più del dovuto.
Troppo messo alle strette, il Villain cedette.
"Mi hai stancato!" urlò irritato alzandosi in aria.
Un vento gelido a chissà quale velocità, investì ogni cosa, convergendo verso il broccolo.
Non impiegò molto tempo a formare un'enorme sfera violacea carica di elettrostaticità e, ridendo come un forsennato, la scagliò verso terra.
Tabula rasa.
Avendo previsto un possibile colpo di testa come quello, gli Hero si erano organizzati creando una barriera con chi possedeva quirk protettivi.
Le barriere non ressero quella potenza, venendo distrutte quando la sfera toccò il suolo.
"Bakugou! Bakugou!"
Il biondo aprì gli occhi e prima che potesse dire anche solo una parola, Akira gli mise una mano davanti per farlo zittire.
"Non mi resta molto quirk a disposizione. Quel cretino si è fatto fregare: troppo concentrato su di te che ho agito indisturbato. Siete tutti coperti da una mia illusione. È convinto che vi abbia fatto fuori, ma con i Pro Hero abbiamo messo su un piano niente male."
"Che cazzo stai dicendo?"
"Non è il momento. Hai combattuto da solo fino ad adesso. Credendo che tu fossi qui da solo, non si è accorto degli altri. Stanno tutti bene. Kirishima è in ospedale, ma non so darti notizie. Non sono riuscito ad evitare la coltellata, ma l'ho recuperato quasi subito e con Creaty abbiamo bloccato l'emorragia. Best Jeanist ti aspetta. Agisci senza fargli capire che accanto a te ci sono altre persone."
Sconvolto.
Letteralmente.
Però Kirishima era vivo.
"Sappi che non ti stai giocando una scopata." gli rispose mentre si rialzava nonostante le ferite.
"E chi ha mai scopato con te. Mi dispiace: sono etero."
Akira scoppiò a ridere e poi gli fece il gesto di muoversi.
Doveva essere uno spettacolo veramente ridicolo: Bakugou faceva sesso con un'illusione.
Sì immaginò per qualche attimo mentre cavalcava il vuoto.
Si riscosse solo quando sentì una vocina irritante chiamarlo.
"Kacchan! Dove ti sei nascosto? Non puoi essere morto con così poco."
Tra un cumulo di macerie Best Jeanist gli stava
spiegando che avrebbero lanciato tutti assieme un unico attacco.
Avevano solo quella carta da giocare.
Bakugou doveva sfinirlo il più possibile, concentrando l'attenzione su di lui.
Non potevano sbagliare: era la loro unica possibilità.
"Mi avete fregato, tutti quanti."
"Muoviti ragazzino, non perdere tempo e fai il tuo dovere." rispose Best Jeanist scocciato dall'ennesima lamentela.
"Ehi, stronzo!"
"Oh, eccoti! Speravo di non averti ancora ucciso. Mi sto divertendo tanto, Kacchan. E tu? Anche tu ti stai divertendo, Kacchan?"
"Fra poco mi divertirò eccome."
"Allora giochiamo ancora un po' insieme! Come quando eravamo piccoli e giocavamo a Hero contro Villain!"
Troppe chiacchiere.
Stava prendendo tempo?
Un ghigno si formò sul suo viso: non doveva lasciargli tempo nemmeno per respirare.
Tolse la protezione dal cannone sulla spalla e prese a sparare senza sosta.
"Sei così stanco, Kacchan?"
Deku passò al contrattacco, sferrandogli un pugno in pieno addome.
Era stato troppo veloce e non l'aveva previsto, ritrovandosi piegato in due.
"È proprio bello il quirk di Kirishima-Kun! Mi è bastato un pugno per farti inginocchiare davanti a me."
Il biondo scoppiò a ridere, ricevendo un calcio in pieno viso e finendo lontano di qualche metro.
Guardò la granata mezza distrutta: se non avesse attutito il colpo con quella, avrebbe avuto il collo spezzato.
Dandosi slanciò con le esplosioni, iniziò a balzare da una parte all'altra mentre lo attaccava e gli lanciava le sue piccole granate.
"Mi stai deludendo, Kacchan. Ti sei indebolito o io sono diventato più forte di te?"
Anche se avrebbe voluto rispondere a tono alla provocazione, non si lasciò distrarre.
Si ritrovò sfinito.
Le energie iniziavano a mancare e i riflessi diventavano sempre più mancanti.
Deku aveva continuato ad attaccare con il quirk di All For One e a ripararsi con l'Hardening,
Poi vide la luce.
Il Villain iniziò ad ansimare pesantemente reggendosi la testa e contorcendosi su se stesso.
Riprese ad attaccarlo, cercando di creare un'apertura in quella corazza e permettere così agli altri Hero di creare l'ultimo attacco.
Deku ormai era fuori controllo: non riusciva più a controllare nessuno dei quirk che aveva assorbito, ritrovandosi poi a ferirsi da solo.
Bakugou si sorprese dalla devastazione di tutto quel potere: era bello essere forti, invincibili, ma c'è sempre un prezzo da pagare se si vuole essere il numero uno.
Il punto di non ritorno.
Cadde sfinito in terra, vedendosi circondare da un fiume di eroi ed un bagliore accecante coprì ogni cosa.
Il Villain si era reso tardi della situazione, cercando di contrastare quel potente attacco con tutto ciò che aveva disponibile, ma la Unbreakable andò in frantumi, venendo assorbita da All For One e portandolo alla sua stessa autodistruzione.
Nessuno merita di morire per mano di qualcuno.
Ognuno è artefice del proprio destino, ma solo la natura decide chi può e non può vivere.
Deku, nato senza quirk, si era fatto soggiogare dal potenza che ne derivava, volendo diventare sempre più forte ed essere qualcuno.
Gli faceva un po' pena.
Ricordò in un attimo tutto ciò che avevano trascorso insieme, quali le battaglie vinte e le continue discussioni.
Forse era stata la sua scalata per il posto di numero uno che aveva creato la crepa perfetta per far ridurre così il suo amico d'infanzia.
Che fosse vero o meno che fosse innamorato di lui, non voleva pensarci.
Il corpo privo di vita del broccolo venne portato via, venendo poi rinchiuso in un laboratorio per recuperare tutti i quirk che erano stati da lui assorbiti.
Il dipartimento scientifico avrebbe poi svolto delle ricerche per impiantare il quirk e restituirli ai suoi legittimi proprietari, qualora fosse richiesto.
Il laboratorio era sotto la giurisdizione dell'Organizzazione e veniva monitorato al fine di non avere qualche colpo di scena.
Finalmente gli Hero avevano vinto.

True Colors [Kiribaku/Bakushima]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora