Eri già stato altre volte a casa mia, quella sera però sembrava per entrambi come la prima volta. Mentre io prendevo dell'acqua, tu puntavi i tuoi occhi da cerbiatto su ogni singolo oggetto della mia casa, eccessivamente spoglia.
Mi sentivo la gola secca e gli occhi pungere per le lacrime che volevano uscire: ero un fascio di nervi.
«Okay, sono pronta» dissi prendendo posto di fronte a te. Le mie mani si strinsero attorno al bicchiere per tranquillizzarmi.
«Non devi farlo per forza.»
«Sì che devo, o non lo farò mai più» risposi più sicura di prima.
Presi un profondo respiro e poi iniziai a parlare con gli occhi che divenivano sempre più lucidi. «I miei genitori biologici sono morti: mia madre dandomi alla luce e mio padre di dolore; non ha sopportato che lei fosse andata via e si è fatto uccidere dal suo stesso amore. La mia famiglia adottiva vive a Taiwan, quindi io sono cresciuta lì. Loro mi amano tanto, forse anche troppo; per anni mi hanno detto di non innamorarmi, che farlo mi avrebbe distrutto. Per questo, prima di partire, mi ero imposta di non rimanerci incastrata» sospirai, alzando la testa verso il soffitto. «L'amore ferisce, ti dilania completamente. Non puoi neppure ribellarti a esso perché ne sei sottomesso. L'amore ti rende cieco, ti fa perdere razionalità. Non volevo provare un qualcosa di così distruttivo.»
Trattenesti il respiro e vidi le mie parole caderti addosso come un macigno.«E poi sei arrivato tu... nonostante avessi creato così tante regole e divieti, li hai cancellati tutti. Ho visto amori nascere e svanire, corrodere le anime e trasformare un rapporto sano in un circolo di dolore infinito. Non volevo soffrire anche io così, invece è successo.»
Elaborai le ultime frasi, quelle più giuste per spiegare tutto e poi le lasciai semplicemente scivolare dalle mie labbra: «Jungkook, quella sera ero spaventata da questi sentimenti e ora forse lo sono anche di più. Ma conoscerti e viverti, è stata l'unica scelta giusta che abbia mai preso. L'amore fa soffrire, eppure non ho mai provato qualcosa di più bello.»
La tua sedia cadde a terra con un tonfo e, prima ancora che potessi accorgermene mi stavi baciando.
Spazio autrice
Scrivere questo capitolo è stato difficile, potrebbe essere paragonato ad una delle sette fatiche di Ercole.
Nonostante ciò sono fiera del risultato finale, Misun e Jungkook sono proprio carini insieme... mi scioglie sempre di più il cuore a scrivere di loro. Spargono soft e dolcezza da tutte le parti >.<Spero il capitolo vi sia piaciuto e che anche i prossimi non vi deludano. La storia ha ancora strada da fare, tranquilli ;)
Vi ringrazio e vi mando un abbraccio virtuale <3
GAIA
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Rules - Fondness
FanficMisun non credeva che sedersi in una piccola caffetteria avrebbe comportato così tanti cambiamenti nella sua vita e, soprattutto, non poteva immaginare che Jeon Jungkook potesse essere così tenace e determinato. Lui l'aveva praticamente costretta a...