Dopo, tentasti di baciarmi.
Credo che il mio silenzio ti avesse spronato a compiere quel passo.
Sentì davvero le nostre anime sgretolarsi quando posi le mani sulle mie labbra, in una barriera contro quel tocco delicato che mi avresti voluto riservare.
Sentì qualcosa rompersi dentro di te ed ebbi paura che la sicurezza per cui ti ammiravo si fosse incrinata.
Ma Jungkook, non potevo baciarti.
Ti allontanasti in fretta da me, inserendo quella distanza che io avrei dovuto porre molto tempo prima.
Sapevo di non poterti far questo, eppure era quello che stavo esattamente compiendo.
«Io- scusami. Avrei dovuto capirlo.»
Avrei voluto dirti che no, non avresti dovuto capire niente: tutto era perfetto così.
Avrei voluto prendere la tua mano e poggiarla sul mio cuore, per farti sentire come anche i miei battiti accelerassero in tua presenza.
Avrei voluto esprimermi, per lasciare integro quel che rimaneva di te.
«Perché?» mi chiedesti con la voce roca, pronta al pianto.
Indicai le stelle.
«Quelli sono tutti i motivi per cui non posso farlo.»
Scoppiasti in lacrime.
Mi sentì davvero un mostro, mentre quelle gocce ti solcavano le guance.
Avrei voluto prenderti il volto tra le mani e accarezzarlo, farti capire che quella fosse solo una bugia.
Invece mi alzai e ti lasciai lì, solo e abbandonato.
Non te lo dissi mai, ma quella sera anche io piansi.
N/A
Grazie a tutti per i 100 voti alla storia, sapere che vi piace ciò che scrivo mi riempie di gioia.GAIA
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Rules - Fondness
FanfictionMisun non credeva che sedersi in una piccola caffetteria avrebbe comportato così tanti cambiamenti nella sua vita e, soprattutto, non poteva immaginare che Jeon Jungkook potesse essere così tenace e determinato. Lui l'aveva praticamente costretta a...