"La dottrina attuale vede la lussuria come un'irrefrenabile e incontrollata sessualità.
La verità non è questa.
La lussuria non è così semplice e banale. Essa è una ricerca continua del piacere; un piacere infinito e duraturo, talvolta puro e casto.
Tale desiderio è impossibile da realizzare per la definizione di essere vivente. Essi sono piccoli e limitati, privi di controllo e selettivi.Nonostante tutto, i deboli sono alla ricerca continua di questo piacere infinito. Essi guadagnano flebili piaceri non duraturi, talvolta della durata di un paio di sospiri.
Il signore dei sou'lì Lussuria incarnava a pieno questo concetto. Ogni notte rapiva e violentava in modo indiscriminato decine di persone indiscriminatamente sesso, età e razza non cambiavano il suo piacere. Comunemente l'atto si perpetrava anche dopo la morte della vittima.
Ai migliori veniva tagliata e impalata la testa in modo che potesse usarla in secondi momenti, per avere un pizzico di piacere in più. Gli scarti maschili venivano usati come pasti per se e la sua progenie, mentre quelli femminili per generarla.Alla fine chi vive di lussuria sprofonderà in un mare senza fondo di delusione e di estrema vuotezza, continuando a cercare l'impossibile..."
Ero disteso sul pavimento, a pancia in giù. Sentivo un forte dolore alla testa, qualcuno mi stava tirando i capelli.
Un gemito... due... tre...
Qualcosa mi stava ferendo ed eccitando allo stesso momento, non capivo cosa; ero bendato e le mie mani erano legate dietro la schiena.
Una voce a me sconosciuta urlava dal piacere, vorrei fosse stato così anche per me. Avanti e indietro senza fermarsi, a volte si metteva a toccare le mie orecchie a punta, voleva farmi sentire meglio. Piansi per tutto il tempo.
Non so di preciso quanto durò il tutto ma, una volta che concluse, se ne andò lasciandomi lì. Allungai le mani nella zona di dolore, avvertendo una strana sostanza appiccicaticcia. Non avevo idea di cosa fosse; nonostante avessi più di un centinaio di anni, ero soltanto un bambino.
Entrò una seconda persona in quella stanza, ripetendo tutto quello che successe poco prima.
Fu ancora più doloroso, più profondo.
Non ho contato quante volte successe ancora e ancora, ma ricordo che non fossero poche.Un'ultima persona entrò; la sua voce e il suo tono mi ricordarono la mia mamma.
– Guarda che schifo hanno combinato, la prossima volta faccio pulire a loro.
Mi slegò e mi tolse le benda. Era come l'ho sempre ricordata: un mostro dalle corna a punta.
Non parlavo mai in sua presenza, non me lo permetteva.– Vai a lavarti al ruscello, hai un aspetto terribile.
Aveva ragione. Ero completamente sudato nonostante non mi fossi mai mosso e puzzavo come tutti quelli che entrarono.
La mattina dopo mi ero svegliato nel mio letto; lei era seduta sul bordo alla mia destra e contava le numerose collane preziose che teneva nelle mani.
– Tuo zio andava pazzo per queste cose, purtroppo gli umani di cui si fidava lo hanno tradito.
Ero lievemente stordito e provavo un immenso dolore alla parte bassa del corpo.
– Ti fa tanto male?
Risposi con un secco sì; alle sue domande potevo rispondere.
– È perché sei debole. Quando sarai più forte potrai fare agli altri tutto quelli che vorrai, compreso quello che ti hanno fatto ieri.
STAI LEGGENDO
L'assassino del Peccato [COMPLETA]
Science-FictionUn antico male, sigillato da millenni, si risveglia portando il caos nel mondo. Mostri dalle sembianze demoniache depredano e uccidono a vista tutti gli umani, elfi e nani che incontrano sotto gli ordini dei loro sette prefetti: Accidia, Avarizia...