Di quella pallida luna rossa era rimasto ormai poco; un misero spicchio quasi invisibile a un occhio disattento. L'umidità circostante lasciava a desiderare, fortunatamente l'armatura di Anchin non ne risentiva. I tre erano a qualche passo dal portale di Chyla.
– Allora, vogliamo andare? – chiese la fata, la più impaziente fra loro.
Rizaa e Anchin si voltarono verso di lei, guardandola con occhi spensierati e un sorriso allegro.
– Non ti stai godendo il momento? – rispose la ragazza. – Se continuerai così ti verrà qualche ruga, non riesco proprio a immaginarti così.
Cercava di punzecchiarla in modo amichevole; dopo la sconfitta di Superbia non aveva mostrato neanche un sorriso.
– Anchin... – riprese Tân. – Ti dispiace precederci?
L'elfo non se lo fece dire due volte ed entrò nel portale senza fare storie.
– È successo qualcosa?
La fata si sdraiò sulla sua delicata testa, affondando le mani nei suoi crespi capelli lillà.
– Hai mai quella sensazione di vuoto che ti spinge a fermarti?
La sua voce era bassa e il suo respiro debole.
– È per la profezia? Cosa cambia se è vera o falsa?
– Non è questo... anzi, lo è, ma c'è altro. La mia intera vita, passata tra solitudine e speranza, è stata solo una bugia; ora posso decidere da me che strada seguire ma mi sento persa e debole.
Il tono triste fece lacrimare gli occhi di Rizaa.
– Non ti abbattere così. Hai un intero mondo a tua disposizione che aspetta solo te. Qualsiasi cosa deciderai io e Anchin saremo sempre con te.
Incominciò a camminare verso il portale azzurro.
– Non lo so, sono stanca di tutto. – pensava a tutto quello che l'elfo le tenne segreto. – Anche di Anchin.
Rizaa si arrestò sul colpo, credeva di non aver capito bene.
– Potresti...
– Ci ha tenute all'oscuro di molte cose, prima tra tutte la sua alleanza con Accidia. Per quanto ne sappiamo potrebbe anche ucciderci prima di arrivare da lui.
La ragazza rimase in totale silenzio. La fata non poteva vederla, ma la sua espressione era tutt'alto che allegra o spensierata.
– Tân, non posso sapere cosa c'è tra lui e quel peccato, ma di una cosa sono certa, lui ci vuole bene e ce lo ha dimostrato ben più di una volta.
Ripensava a tutti i momenti passati con lui, nel bene e nel male; il loro primo incontro, il combattimento con Gola, il suo ricovero, quando l'hanno salvata da Avarizia, tutti gli allenamenti e le conversazioni avute con lei.
– Ci ha nascosto molti dettagli, possiamo dubitare di lui per questo, ma non possiamo negare che lo ha fatto per tenerci al sicuro. Come avresti reagito se, da un momento a un altro, ti avesse detto della profezia?
Dubitava di quelle parole, persino della sua risposta.
– L'avrei presa meglio di come è successo. Sarebbe stato meglio saperlo da lui, non dal nemico.
Riprese il volo, evitando di mostrarle il dubbio sul suo volto.
– E se te lo avesse detto alla fine di tutto? Non sarebbe stata una liberazione? E se fossi stata troppo preoccupata nei momenti peggiori? L'insicurezza non porta a nulla di buono.
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L'assassino del Peccato [COMPLETA]
FantascienzaUn antico male, sigillato da millenni, si risveglia portando il caos nel mondo. Mostri dalle sembianze demoniache depredano e uccidono a vista tutti gli umani, elfi e nani che incontrano sotto gli ordini dei loro sette prefetti: Accidia, Avarizia...