4-Voglio starmene fermo

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˝Non siamo più sogno e nemmeno passione
Ci siamo poggiati come sul prato le rose
Io ne esco sconfitto e fa niente per questo
Ho solo bisogno di starmene fermo˝

Una sensazione di totale leggerezza pervase Niccolò che si guardò assiduamente intorno. Quegli applausi lo facevano sentire vivo e fiero del suo duro lavoro. Stella, Adriano e gli altri si sollevarono in piedi appositamente per lui.

E poi c'era lei, Vanessa. Che dopo vari minuti di trance rimasta ad osservarlo, finalmente sorrise e batté le mani senza mai distogliere lo sguardo da quello di Niccolò. Occhi dentro occhi. Ma non ebbe neanche il tempo di ricambiarle il sorriso che la gente corse da lui subito dopo averlo riconosciuto. Osservò per un ultima volta i suoi capelli e poi la perse fra la gente.

«Avevo detto che non era una buona idea» Sbottò Vanessa, guardando i ragazzi.

«Hei, non lo abbiamo mica obbligato. Si libererà in fretta, su.» Rispose l'amica sbuffando. Lo vide ancora in mezzo alla folla mentre scattava delle foto. «Ricorda che ha cantato per te.» Ricordò, a braccia conserte.

«Smetti di dire sciocchezze. Ha cantato solo perché glielo avete chiesto voi» Lì ammonì puntando loro il dito contro. Aveva cantato per lei? Non era possibile, perché mai le avrebbe cantato una canzone?

«Bene. Ci penso io a portarlo via da lì. Voi aspettatemi fuori.» Disse Leo, gettandosi anche lui fra quelle persone, facendosi spazio fra loro per riuscire a raggiungerlo.

Mentre il resto del gruppo si prestò ad uscire in fretta dal locale, attendendo i due fuori. Vanessa accese subito una sigaretta sedendosi su di una panchina distante da tutti. Sentiva le urla anche da lì, e tutto ciò le stava causando un gran mal di testa. Una parte di lei apprezzava tanto Niccolò, non sarebbe riuscita mai a gestire tutto quel casino.

«Allora, a cosa stai pensando?» Intervenì Adriano interrompendola dai suoi pensieri.

«E a te che importa? Non ci siamo nemmeno presentati» Fece ironica.

«Mi presento. Io sono Adriano Cassio.» Rise, guadagnandosi un occhiata da parte della mora. C'era qualcosa che la turbava.

«Adesso che mi sono presentato, puoi dirmi a cosa pensi?» Si prese gioco di lei, che finalmente riuscì a sorridere trovandolo addirittura divertente.

«In realtà signor Cassio, mi chiedevo come mai di questo gentilissimo invito.» Era una domanda che si faceva già da inizio serata, perché loro? Non si conoscevano neanche, c'era sicuramente qualcosa sotto. Niccolò si era interessata a lei per tutta la serata. Veniva giorno per giorno al suo bar e nel suo turno. Perché faceva tutto ciò? «Per caso piaccio al tuo amico?» Chiese. Era l'unica risposta sensata che le veniva in mente. Non c'era nessun'altra spiegazione, se non questa. Perché mai una persona avrebbe fatto tutto ciò? Adriano non apprezzò particolarmente quella domanda, e si notava parecchio. I suoi occhi si fecero freddi all'istante. Odiava quando qualcuno peccava di presunzione. E non le avrebbe dato mai la risposta che lei cercava. Semplicemente lui era troppo Fedele al suo amico.

«Sei molto sicura di te a quanto pare.» Sollevò un sopracciglio e subito dopo iniziò a ridere di gusto. Non avrebbe mai sbandierato i sentimenti di Niccolò. «Ti hanno mai detto che la convizione fotte? Niccolò odia la gente piena di sé. Penso che sia sufficiente come risposta, dolcezza.» Disse sfidandola. C'era molto più di una buona ragazza a parer suo. Guardandola si fece sempre più convinto che a lei non le interessava per niente Nicolò, e aveva paura se il suo amico ne sarebbe uscito ferito da tutta quella situazione. Avrebbe fatto di tutto per farlo uscire illeso.

«L'ho riportato sano e salvo» S'intromise Leo, mentre tirò Niccolò per un braccio. «Dove si va adesso?» Domandò aspettandosi una risposta, ma l'unica a parlare fu Vanessa. Si notava lontano un miglio la tensione che circondava qui due, ma nessuno chiese nulla.

«Io voglio tornare a casa.» Niccolò rimase lì inerme. Perché adesso Vanessa era diventata di colpo fredda? Qualcuno le aveva detto o fatto qualcosa? O era lei a non gradire la loro compagnia? Eppure era andato tutto così bene. Si stava chiedendo che cosa avesse sbagliato stavolta, che cosa aveva fatto di tanto male adesso? Aveva cercato di fare tutto per bene, di non opprimerla, di avvicinarsi a lei pian piano senza farla spaventare. Cercò lo sguardo del suo migliore amico cercando di leggergli negli occhi. Infine lasciò cadere le braccia lungo il corpo, cercando di lasciar perdere tutta quella situazione. Lei non era cosa sua, non erano nemmeno amici, perché mai sarebbe dovuto stare male per lei?

«Un momento.» S'intromise Stella, con gli occhi puntati al cellulare. «Qualcuno ci ha fotografati, le foto stanno facendo il giro per tutto il web.» Avvisò. Non che a lei dispiacesse, ma conosceva la mora, sapeva quanto fosse riservata e quanto ci tenesse alla sua privacy. Forse era proprio quello che la stava turbando quella sera, la paura di essere giudicata dalle persone che amavano Niccolò.

«Ragazze, calma. È ovvio che qualcosa del genere può accadere. Ultimo è pur sempre un personaggio pubblico.» Disse in maniera ovvia Adrian. Succedeva spesso anche a lui, ma non gli importava. Non era di certo la carriera di Niccolò che avrebbe rovinato la loro amicizia.

«Il mio sesto senso mi dice che volevate tutto ciò. Non so a che scopo, forse per fare ingelosire qualcuno? O per far parlare di voi?» Disse Vanessa pronta a fronteggiare Adriano nuovamente. Sembrava quasi fosse nata una rivalità fra i due, si notava ad occhio nudo.

«Il mio intuito mi dice che tu abbia un sesto senso da far schifo.» Provocò ancora Adriano. Subito dopo entrambi distolsero lo sguardo puntandolo su quello di Niccolò. Quest'ultimo portò le mani in avanti e poi fece cenno loro di Smetterla.

«Volevo solo dire che non ho bisogno di questi mezzucci per arrivare alla gente.» Chiarì subito la situazione, mantenendo comunque la sua solita calma. Lui era dall'idea che chiunque poteva sbagliare. Tutto era nato per caso ed in maniera veloce ed assurda. Ci poteva stare che qualcuno fraintendesse le sue reali intenzioni. «Chiarirò immediatamente la situazione che si è creata sul web a causa di quelle foto, se ciò può farti stare meglio. D'accordo?» Cercò di pacare la tensione che si era creata. Vanessa annuì debolmente, piegando leggermente le labbra in un piccolo sorriso. Niccolò era così calmo come persona, gli trasmetteva la giusta sicurezza di cui lei aveva bisogno in quel momento. Aveva troppa paura dei giudizi esterni, sapeva che era sbagliato, me era a conoscenza del fatto che uscendo insieme a lui, lei si sarebbe esposta sempre più a quest'ultimi.

So che non dovresti sentirti distrutta...
Fa male vederti rassegnata e sconfitta.
Il rischio era questo, vederci annientati dal tempo e dai sogni che tanto volevi.

Io non ho principi, non ho religioni.
A volte mi pento ma non cerco ragioni.
Le storie hanno un senso finché non ti siedi,
Ed occhi negli occhi ti guardi e non vedi.

#SpazioAutrice

Buonasera, eccoci di nuovo qua, con un nuovo aggiornamento! Volevo dirvi che siamo arrivati a +500 letture. Grazie infinite. 😍 Sono curiosa di sapere cosa ne pensate di questo nuovo capitolo... Vanessa ha paura di esporsi troppo ai giudizi, Niccolò cerca di comprenderla e di non giudicarla... secondo voi, cosa succederà adesso fra i due?

Vi mando un grosso bacio e alla prossima. 🔥

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