20- Io non ho da offrirti più parole

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《Si è vero, tu mi incanti anche se non parli, ma il sole è spento e non lo vedo più da queste parti. Si è vero, avevo detto che sarà per sempre. È triste, ma quando mi abbracci non sento più niente.》

Vanessa che aveva ascoltato tutta la discussione, rimase in silenzio e decise di non controbattere. Da una parte aveva ragione Adriano, non era solo lei a soffrire, anche Niccolò stava soffrendo. Si era resa conto di essere stata egoista, non gli aveva dato modo di giustificarsi, di difendersi. Lo aveva solo accusato, lasciato sotto casa, sotto la pioggia a versare lacrime a causa sua. In più lo aveva lasciato partire, senza nemmeno salutarlo.

Quindi, chi è che ci aveva rimesso di più?

Cercava di sviare quei pensieri malinconici, la paura di amarlo era troppa. La paura di rivelarlo altrettanto. Ma cosa poteva farci se oramai era successo? Il suo rimorso più grande era di non averglielo detto. Adesso si trovavano distanti ed entrambi col cuore spezzato.

Niccolò non rispose a quel messaggio, semplicemente lo ignorò. Pensava che quelle parole fossero state dettate soltanto dai suoi sensi di colpa. E poi, perché un messaggio? Non accettava le parole, lui voleva i fatti. Voleva le dimostrazioni. Le stesse dimostrazioni che lui gli diede in tv.

Tu parli sempre di tutto, ma non hai mai una ragione.
Io che sto zitto e subisco, penso ad un futuro migliore.

«E lui sarebbe quello ferito?» Vanessa interruppe il silenzio con una risata isterica, la sua delusione si stava trasformando in rabbia improvvisamente. «Ha visualizzato e non mi ha risposto. Lui sarebbe quello che sta soffrendo?» Disse, poi lanciò il cellulare contro il muro, in quel momento non riusciva a mantenere la calma. Si sentiva tradita. Credeva che tutto ciò che aveva visto in tv, fosse l'ennesimo scherzo, solo un modo come un altro per farla stare peggio. Iniziò a piangere, poi a ridere, poi di nuovo a piangere. Non capiva neanche lei il suo stato d'animo, sapeva solo che avrebbe spaccato tutto volentieri.

Sarà che devo mentire, mostrare ciò che non sono.
Vorrei riuscire ad amare, eppure io non mi emoziono.

 Vorrei riuscire ad amare, eppure io non mi emoziono

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Perché sognare m'ha reso una nuvola con i piedi.
Per questo siamo vicini ma con diversi pensieri.

«Ti sei chiesta il perché?» Chiese Adriano, che aveva capito perfettamente il comportamento del suo migliore amico. Non poteva nascondere che provava tenerezza per Vanessa, ma pensava anche che dovesse uscire un po' più di carattere. Perchè non sapeva trattenere le persone, al contrario, le faceva andare via.

«Fuori.» Minacciò quasi Vanessa, mentre si mise in piedi pronta a fronteggiare Adriano. Non voleva più nulla che gli ricordasse di Niccolò, si sentiva troppo frustata quella sera, aveva soltanto voglia di isolarsi. Nel frattempo Stella uscì dal bagno, notando l'amica piangere, guardò fisso negli occhi Adriano. Pensava che fosse lui la causa delle sue lacrime. «Ho detto, che devi uscire da casa mia.» Ripeté adesso, con molta più cattiveria. Non si riconosceva più nemmeno lei, il dolore la trasformava in ciò che non voleva essere.

«Devo andare via?» Domandò adesso Adriano, mostrando un piccolo sorriso di circostanza. Non si aspettava certo una cosa del genere. «Vanessa, se esco fuori da quella porta, è la fine di tutto, sappilo.» Avvisò, e il suo sguardo adesso si fece più cupo. Non sapeva spiegarsi il perché, ma sentiva come una stretta al cuore. Probabilmente le parole di Vanessa gli avevano fatto del male, più di quanto avesse mai potuto immaginare.

Ma forse era meglio così. Nonostante tutto, aveva paura di quella ragazza così particolare. In silenzio, si stava affezionando sempre più a lei, e non poteva permetterselo. Niccolò non meritava una cosa del genere. Quindi la guardò un'ultima volta negli occhi, con la consapevolezza che probabilmente quella, sarebbe stata l'ultima sera, l'ultima occasione.

Io che vivevo la vita mia tutta dentro a un parcheggio.
Passavo le ore a parlare coi sogni dentro me stesso.
Adesso guardo lo specchio, vedo la stessa persona.
Poi esco fuori di casa e qualcosa in me non funziona.


«Ti ha chiesto esplicitamente di uscire fuori da quella porta

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«Ti ha chiesto esplicitamente di uscire fuori da quella porta.» Ricordò Stella, ancora ferita per la discussione avuta con Adriano poco prima. «Mi dispiace, ma è questo che lei vuole. Almeno per questa volta, prova ad ascoltarla.» Chiese, per poi accompagnare Vanessa nel suo letto. Aveva bisogno di addormentarsi e riprendersi un po', tutte quelle lacrime la stavano distruggendo dentro.

Adriano andò via, sbattendo con forza la porta alle sue spalle.
Da quel momento in poi non si sarebbe mai più intromesso fra di loro, non voleva saperne più niente. Lui era solo sincero, diceva tutto ciò che pensava senza mai nascondersi o arrampicarsi sugli specchi. Se la sua sincerità non veniva apprezzata, allora non meritavano la sua amicizia. Il rapporto con Niccolò durava da anni anche per questo, per la sincerità ed il rispetto reciproco. Cose che a parer suo, quelle ragazze, non conoscevano.

Per lui quella giornata si era chiuso un capitolo. Niccolò sarebbe stato libero di ritornare sui suoi passi, ma lui no. Non si sarebbe mai scusato per questa sera, non era un ipocrita, non si rimangiava le parole. La gente doveva imparare ad accettarlo così.

Chiuse quella porta,
Chiuse i rapporti con loro,
Chiuse quel tanto fastidioso capitolo.


È che da tempo non so dove andare, provo ad urlare, ma non ho più voce.
Tu dici: "Dai, si può ricominciare", ma io non ho da offrirti più parole.


MyMangaWorld

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MyMangaWorld

Doppio aggiornamento! Ve lo devo. Dopo tutta questa attesa, è giusto recuperare un pò. Non mi andava di farvi aspettare un'altra settimana.

Cosa ne pensate? Adriano ha chiuso i rapporti con le ragazze, e Niccolò non risponde al messaggio di Vanessa. Come mai?

Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, fatemi sapere nei commenti! Un abbraccio, alla prossima!





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