Mettere in ordine i miei pensieri.
Questo era un obbiettivo che mi ero prefissato dopo essermi scusato con Tomura per aver lasciato Eri agli Hero e averne salvati due, anche se probabilmente quello che era stato trapassato da parte a parte da un masso non era sopravvissuto.
Era notte, circa le due e stavo girando per le strade principali col viso nascosto da una mascherina e il cappuccio della felpa a nascondere nell'ombra il resto. C'erano troppi Hero per le strade, la maggior parte sulle nostre tracce e non farsi vedere in volto era diventato fondamentale per vivere o andare anche solo in un negozio per comprare dei viveri.
Percepì la vibrazione del telefono in tasca, e pensare che avevo detto di non voler essere disturbato.
《Che vuoi?》non mi ero nemmeno degnato di controllare chi avesse avviato la telefonata per lo scazzo.
《Sei vicino al centro?》quella era la voce di Spinner, che voleva da me?
《No》riattaccai seccato proseguendo per la mia strada, non volevo seccature o impegni in quel momento, ero occupato.Ero ai piedi di una fila di palazzi identici, ma i miei occhi si posarono su un piano specifico di una delle strutture mentre restavo poggiato a un auto parcheggiata li davanti. Mi sarebbe piaciuto salire le scale, bussare alla porta e stringere forte mia madre, ma non potevo, non ora. Fossi tornato lì oltre ad essere probabilmente arrestato tutti i passi avanti che avevo fatto si sarebbero azzerati facendomi cadere nuovamente in un buco nero senza fine e non volevo, non ľavrei permesso.
Presi un lungo respiro abbassando la mascherina stando attento a non farmi vedere dalle telecamere nei dintorni per assaporare ľaria nella speranza di sentire ľodore di mia madre e della mia casa, ma fu tutto inutile. Sospirai triste ricomponendomi e continuai per la strada che mi ero prefissato di seguire.Passai davanti alla casa di Kacchan soffermandomi qualche istante a osservare quella bella villetta.
Era bello giocare nella sua casa da piccoli, eppure ricordare come quegli incontri felici si fossero tramutati in botte e paura fino al non farmi più mettere piede la dentro mi faceva soffrire. Sarebbe stato bello avere una vita felice in compagnia di Kacchan ma il destino era stato crudele con me, non avevo amici e nemmeno ora potevo considerare chi mi circondava degno della mia fiducia e amicizia.
Ripresi quasi subito la mia strada andando dritto fino alle scuole medie, o per meglio dire il luogo dove credevo fosse iniziato tutto. Era li che Kacchan aveva dato il peggio di sé nei miei confronti, ma che avevo fatto? Che avevo fatto per ricevere così tanto odio? Ero un ragazzo innocuo e senza quirk. Ferire gli altri mi era impossibile, ma allora perche!? Perchè avevano deciso di deridermi, bullizzarmi e rendermi la vita un inferno!?
Diedi un pugno al muretto facendo sanguonare le nocche delle mani, non sentivo quel dolore, non lo sentivo a causa per uno più forte che mi attanagliava il petto, come se qualcosa mi stesse stringendo dolorosamente il cuore per farlo esolodere o strappare via.
"Mi trattavano a quel modo solo perchè non valevo niente! NIENTE DI NIENTE!" strinsi i denti singhiozzando mentre osservavo il giardino visibile dal cancello in metallo. Ricordavo ogni punto in cui ero stato spinto, preso in giro, additato e fatto cadere per uno "sgambetto accidentale".
《Odio questo posto》lo sussurrai tornando sui miei passi e raggiunsi una via principale. Vista ľora c'erano solo poche auto di passaggio e qualche pedone ubriaco che usciva da una bar notturno.
Il bello era che a quell'ora non c'era ľombra di qualche Hero, forse se ne incrociava uno ogni tanto ma erano tranquilli e lasciavano passare chiunque.~~~~
Si erano fatte le tre e trenta di notte quando realizzai, dopo essermi risvegliato dai miei pensieri, che ero arrivato in un luogo a me familiare.
Alzai lo sguardo verso i palazzi e i negozi per poi bloccarmi e guardare al centro della via. Era dove Kacchan era stato attaccato per la prima volta da un villain, lo stesso che aveva provato poco prima a impossessarsi del mio corpo e che era stato sconfitto da AllMight.
Quel giorno sarei potuto morire, avrei potuto lasciare quel mondo di merda eppure ero stato salvato, per continuare cosa? Una misera vita mentre venivo trascinato dalla corrente fino ad una cascata senza fine in un mondo dove i miei sogni erano stati distrutto da chi più ammiravo.
Ne AllMight ne Kacchan avevano mai visto il mio potenziale, nessuno era stato in grado di vederlo tranne All For One, solo lui mi aveva dato una possibilità per riscattarmi e diventare ciò che ero adesso, solo lui mi aveva detto che sarei potuto diventare qualcuno.
Trattenni ľimpulso di correre nel punto in cui era stato attaccato il mio vecchio amico ďinfanzia per poi sorridere amaro.
《Ora sono qualcuno. Fanculo a tutti voi》diedi un ultima occhiata a quella via per poi girarmi e andarmene. Il passato era il passato e tornare in dietro non era possibile, dovevo solo andare avanti per la mia strada e terminare la mia vendetta e la mia rivincita contro il mondo.
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•Villain Deku•
Fanfiction[Status: TERMINATA/in REVISIONE] "E se Deku non avesse mai aiutato Kacchan a fuggire dal villain fangoso?" Cercherò di essere coerente con i fatti della storia originale, ma naturalmente alcune cose dovranno essere modificate come le conseguenze di...