CHAPTER 2.

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Mi ritrovavo,come tutti i giorni,a riflettere al mio passato e ai problemi che mi affliggevano allora.Jungkook era drasticamente cambiato.Non mi portava più a cena fuori,non mi faceva più complimenti,non mi chiamava più con dolci apellativi come 'piccola' o 'baby' e non mi baciava neanche più. Questo cambiamento è dovuto al giorno in cui gli riferii la notizia di essere incinta.Iniziò ad urlare,a sbattere pugni e calci ovunque.Mi spaventai così tanto che scappai di casa e ritornai dopo una settimana. Nel frattempo avevo capito che lui non volesse avere a che fare con me e tantomeno con il piccolo.Mi disse che la sua esistenza poteva influire negativamente sul suo lavoro e che i paparazzi non lo avrebbero lasciato in pace un attimo.Ma alla nascita di Aidan,mi dimostrò che al bambino ci teneva.Almeno a lui.Ormai erano tre anni che il piccolo era venuto alla luce e Jungkook si comportava proprio come un padre.Un padre che però,odiava la madre si suo figlio.Non ero sicura fosse odio,ma ero certa che non fosse neanche amore.Rigiravo la penna blu tra le mie dita,affinchè quest'ultima non cadde a terra.Mi chinai per prenderla ma una piccola mano mi precedette.
-Mamy ti è caduta questa-
Me la passò.Ringraziai mio figlio e spostai le popille sull'orologio appeso alla parete:mi accorsi che era tardo pomeriggio.
-Aidan,sono stata impegnata con il lavoro, mi dispiace,ho scordato di prepararti la merenda...-
Mi rizzai in piedi e presi la sua manina nella mia.
-Andiamo a comprare qualche schifezza?-
Il bambino sorrise ed approvò.
Gli infilai un paglio di Nike ai piedi e un cappotto nero.Lo scortai fino alla macchina e lo sistemai nel suo seggiolino auto.
-Cosa vorresti mangiare?-
Domandai.
-Papà!-
Esclamò.Io sollevai di poco un sopracciglio e misi in moto l'auto.
-Qualcosa di commestibile Aidan-
Risi.
-Papà!-
Il piccolo ripetè sbattendo un' esile botta sul finestrino con il gomito.Lo guardai dallo specchietto retrovisore,il suo sguardo era concentrato sulla visuale esterna.
Seguii la traiettoria dei suoi occhi,prima di scorgere Jungkook venire incontro l'auto.
Quest'ultimo aprì la portiera del passeggero.
-Dove andate?Si sta facendo buio,Aidan ha bisogno di riposare.-
Mi ricordò.Spensi il motore.
-Oggi non ha fatto merenda, perciò ho pensato di portarlo in qualche negozio per comprare un po' di snak...-
Lui scosse la testa.
-Scendi.-
Mi disse. -Umh?
Mormorai confusa.
-Guido io.-
Puntualizzò.
Eseguii i suoi ordini e mi spostai nel sedile del passeggero.
Lui aderì le sue mani sul volante, successivamente,fece partire il veicolo.Mi sistemai la cintura sul busto,cercando di non farla finire in mezzo ai due seni,ogni volta era così straziante ciò.Vidi Jungkook roteare gli occhi nel mentre spostava lo sguardo dalla strada liscia al mio seno.
-Ma non sai fare niente?-
Domandò,sistemando con uno strattone la cintura sul mio petto.
-Ci voleva tanto? Idiota...-
Mormorò guardandomi con aria di puro disprezzo.
-Papà voglio ciambelle...-
Si lamentò Aidan.
-Ciambelle?-
Ripetè l'uomo.
Il bambino annuì con un docile suono della voce.
-Ciambelle siano allora...-
Svoltò un paglio di vie e accostò nel parcheggio di un piccolo locale in cui venivo spesso a prendere il caffè prima di avviarmi a scuola di mattina e molto frequentato da me, Jungkook ed i suoi fratelli.
-Scendi e libera Aidan dalla cintura.-
Mi ordinò. Ubbidii al suo ordine e afferrai la piccola manina del mio primogenito. Le sorrisi e lui fece lo stesso con me.
-Piccolo,che gusto vorresti?-
Domandò il padre,nel mentre camminava verso la porta d'ingresso,con noi due al seguito.
-Cioccolata!-
Esclamò saltellando.
-Hai già mangiato due barrette di cioccolato sta mattina,non credi possano bastare?-
Pronunciai attirando l'attenzione di Jungkook, il quale voltò di scatto e venne verso di me.
-Vuoi lasciarlo in pace?-
-Lo sto dicendo per il suo bene...-
Mi giustificai guardando a terra.
-Voglio cioccolata...-
Piagnucolò il piccolo.
-Andiamo campione-
Prese Aidan in braccio e mi fece cenno di seguirlo.
Inutile dire che una volta entrati all'interno del piccolo chiosco,alcuni gruppi di ragazzini,alzarono in cellulare, pronti per filmarci.
-Aish,questi piccoli ficcanaso...-
Si lamentò Kook,dirigendosi a passo svelto,verso la vetrina delle ciambelle,in fondo al negozio.Nel mentre seguivo l'uomo che teneva in braccio il bambino,mi accorsi che molte donne si girarono a guardare il mio ex amato. Così corsi accanto a lui e mi limitai a far aderire il mio braccio al suo.Aidan voltò la testa e mi guardò.
-Mamma!-
Urlò.
-Shh-
Sussurrai io,ridendo.
-Può urlare quanto gli pare e piace.-
Sussurrò Jungkook.
Roteai gli occhi e poggiai la testa sulla sua spalla,nel mentre lui era concentrato a guardare le ciambelle colorate tramite la vetrina lucida,in compagnia di suo figlio.
-Voglio quella blu,quella blu!-
Aggiunse il piccolo,sfiorando con  il suo piccolo dito, il grande contenitore in vetro.
-Quella blu? D'accordo.-
Jungkook si voltò verso la cassa,io feci lo stesso e mi accorsi di un gruppo di cameriere ferme a fissarlo.
-Serve qualcosa?-
Domandò poi una di loro,avanzando verso di noi.Lo sguardo del ragazzo moro accanto a me, diventò all'improvviso allettante,nel mentre le sue popille vagavano sul corpo della giovane.
-Vorremmo acquistare qualche ciambella.-
Spiegò il maschio, guardando prima Aidan e poi i dolciumi in vetrina.
-Certo, scegliete pure!-
La ragazza recuperò un sacchettino bianco,con il logo del bar e picchettò le dita lungo le sue gambe.
-Due ciambelle blu!-
Esclamò con espressione intimidita il bimbo.
-Due ciambelle blu per il piccolo-
Mormorò Kook, scorrendo sguardo sulla pelle dal colorito chiaro della ragazza.
La cameriera annuì, infilò i due dolci indicati nel sacco, aiutandosi con una pinza in ferro.
-Una ciambella gialla per il papà-
Continuò Jungkook con aria fiera.
La ragazza ridacchiò e recuperò la ciambella glassata in giallo.
-È bella-
Mormorò il bambino,guardando la giovane,la quale rise.
-Anche a papà piace la ragazza.-
Sussurrò Jungkook.Vidi quest'ultima divenire rossa.Io abbassai lo sguardo delusa e mi allontanai di poco, separandomi di qualche centimetro da Kook.
-E due ciambelle rosa per la mamma...-
Sentii dire.
La mia testa si alzò,tramite il riflesso della vetrina vidi l'uomo moro guardarmi insistente.
-Due ciambelle per-oh...-
Sussurrò la giovane,prima di rattristare la sua espressione.
-La mia mamma!-
Continuò la frase il bambino.
-È bella la mia mamma-
Aidan protese le mani in avanti, cercando di raggiungermi.
Jungkook lasciò che il bambino si attaccasse a me,similmente ad un koala.
-Sì-
Sorrise lei.Ricambiai l'espressione.
-Non è di quì lei,non è vero?-
Continuò a parlare la femmina,notando i mancati tratti asiatici sia sul mio viso che sul mio corpo.
-Vengo dall'Italia.-
Spiegai.
-Oh,bellissimo paese!-
Esclamò lei.Chiuse il sacchetto e ci fece cenno di inseguirla, arrivando poi alla cassa.
-Sono 10.000 won.-
Rivelò il prezzo la giovane,prima di ricevere il denaro da Jungkook.
-Grazie mille e arrivederci!-
Posizionò il resto sullo spazio appostito al di sopra del bancone.
Uscimmo ricambiando il saluto e non appena fummo fuori,una marea di paparazzi ci circondarono.
-Perchè non posso vivere un giorno senza essere fotografato per poi esser messo su una rivista?-
Sbuffò e mi poggiò una mano sulla schiena,spingendomi velocemente verso il veicolo.Aidan corse svelto verso l'auto e si attaccò alla maniglia dell'auto, cercando di aprire la portiera nonostante ci fosse il blocco.
-Cos'è tutta questa fretta?-
Ridacchiai,alla vista del bambino impaziente di salire in macchina.
-Forse perché vuole mangiare,dato il fatto che ti sei scordata di sfamarlo?-
Sputò acido Jungkook.
-Mio dio!-
Esclamai.
L'uomo sbloccò l'auto, così da adagiare Aidan sul suo seggiolino.Allacciò accuratamente la cintura e le consegnò la busta con i dolciumi colorati dentro.
-Datti da fare, campione.-
Rise l'uomo.Un sorriso involontario,si formò nel bel mezzo del mio viso.Salii a bordo del veicolo,dopo pochi minuti di viaggio, Jungkook prese parola.
-Devo comprare dei pantaloncini nuovi,ci fermiamo da Adidas per qualche minuto.-
Io annuii e udii Aidan ripetere la marca pronunciata pochissimi istanti prima dal padre.
Risi.
-Mamma-
Disse il bambino poi.
Mi voltai stando attenta a non far slacciare la cintura.
-Dimmi...-
-Voglio guardare Pororo!-
-Mi dispiace piccolo, non ho la batteria al telefono...-
Risposi.
-Prendi il mio.-
Propose freddo Kook.Recuperai il suo telefono, notai che quest'ultimo aveva il blocco.
-Serve la password...-
Sussurrai intimorita.Purtroppo era questo l'effetto che lui mi faceva: Timore.
Afferrò in mano il suo cellulare e impostò l'impronta digitale.
Cercai su YouTube il cartone animato e consegnai l'apparecchio elettronico al bambino.
-Non farlo cadere.-
Ordinò il padre al figlio.
Mi poggiai al finestrino.
-Come mai sei tornato così presto oggi?-
Domandai, solitamente tornava da lavoro verso tarda sera.
-Che ti interessa?-
Pronunciò con acidità.
-Non ti si può neppure fare una domanda!-
Mi lamentai.
-Tu sei seccante e non è piacevole parlare con le persone come te.-
Rivelò.
-Allora perché lo stai facendo?-
-Perchè parli costantemente!-
Urlò.
-Puoi non gridare?Aidan si spaventerebbe.-
Risposi.
-Come si fa a non urlare con una pazza come te?-
-Sarei pazza?-
Lo guardai.
-Sei una cazzo di depressa-
-Non usare certi toni avanti tuo figlio!-
Gridai.
-Ora chi è che urla!?-
Gridò a sua volta.
-Mamy-
Sentii sussurrare dai sedili posteriori.
-Chi è lei?-
Il bimbo girò il telefono in mia direzione.Scorsi l'immagine di una donna asiatica sullo schermo,che cercava disperatamente di contattare Jungkook,tramite una videochiamata.
Quest'ultimo si voltò di scatto.Strappò il telefono dalle mani del piccolo e rifiutò la chiamata, infilandosi il cellulare in tasca.
-Chi era?-
Chiesi,ma non ricevetti risposta.
-Jungkook chi diavolo era?-
Rimase zitto,fino a quando non parcheggiò la vettura.
-Ti senti con un'altra donna?-
Vedevo che evitava il mio sguardo.
-Incredibile...-
Sussurrai scendendo dall'auto.
Liberai il piccolo dalle cinture di sicurezza e lo presi per mano.
-Dove sarebbe il problema?-
Chiese. Una seconda scarica di dolore si impadronì della mia gabbia toracica.
-Dove sarebbe il problema?!-
Ripetei io.
-Hai me!-
Urlai.
-E cosa dovrei farci con una come te?Noi non siamo nulla!-
Aggiunse a tono alto.
-Io-
Iniziai a parlare,ma mi bloccai.In effetti non c'era nessun tipo di rapporto tra di noi.
-Sai cosa?Hai ragione,io e te non siamo mai stati nulla e non lo saremo mai.-
Lo guardai:aveva il giubbotto aperto e i capelli disordinati.Unì le mani a mo di preghiera e posò la fronte in mezzo ad esse.
-Kris-
Mi sentii chiamare ma non mi voltai,continuai a camminare verso la porta della bottega.
-Kristen-
Ripeté lui.
Entrai nel negozio e mi avviai alla prima corsia che trovai.
-Kristen cazzo!-
Urlò Jungkook entrando in negozio.Le varie persone che c'erano,si voltarono a guardarlo.
-Mamy-
Abbassai lo sguardo.Vidi il piccolo che mi fissava.
-Posso prendere una tua ciambella?-





Hey yo!
Primo capitolo: andato
Vorrei indicare alcune cose che magari di questo capitolo sono state poco chiare.
1.Kristen sarà il nome della protagonista. (Vabbè s'era capito.)
2.10.000 won equivalgono a 7.00 euro.
3.Pororo è un cartone che va moltissimo in corea.
4.Aidan,il piccoletto, avrà quest'aspetto:👇

Aidan,il piccoletto, avrà quest'aspetto:👇

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Ci si vede /Ki$$❣❤️/

PUZZLE //Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora