CHAPTER 44.

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-Non ci posso credere...-
Sussurrò meravigliato Namjoon alla notizia della mia nuova gravidanza.
-Perché ce lo avete detto ora se lo sapevate da quattro settimane?-
Domandò offeso Jimin.
-Volevamo essere sicuri della nostra teoria-
Risposi.
-È comunque fantastico ragazzi! Magari avremo una nipotina a cui fare le trecce ai capelli!-
Esclamò Taehyung abbracciandomi.
-Fa piano-
Intervenne Jungkook indicando la mia pancia poco gonfia.
-Oppure un nipotino che potrà giocare con il suo fratellone-
Ipotizzò Hoseok oscillando le mani in aria.
-Chi vorresti tra un bambino o una bambina?-
Domandò Yoongi incrociando le dita delle sue mani alle mie.
Junggok si sedette accanto a me, afferrò le nostre mani e le allontanò spezzando il contatto fisico tra me e Yoon.
Roteai gli occhi mentre il mio amico sbuffò, scrollai le spalle e risposi.
-Una bambina a cui fare molti vestitini in toulle-
Un verso di tenerezza di innalzò dalla sala, Seokjin mi strinse a se e Jimin poggiò la testa sul mio ventre.
-Yah, tu non puoi dircelo piccolino?Sei una femminuccia o un maschietto?-
Domandò il biondo baciando la pancia coperta.
Ridacchiai, ancora una volta intervenne Junggok.
-Alzati da lì, la sua pancia è delicata-
Ordinò freddo il moro.
-Kook non preoccuparti, non mi produce dolore. Lascialo fare-
Sussurrai accarezzando la chioma di Jimin.
-Jungkook, hai preso davvero bene la cosa!-
Esclamò Tae guardando sorridente il suo migliore amico.
Junggok scrollò le spalle con fare ovvio, mi circondò le spalle con un braccio e mi avvicinò ulteriormente a lui.
-Certo, si tratta di mio figlio e della mia ragazza. Nulla è più come prima, sono felice di questa notizia-
Annunciò sorridendo.
-Aish, è ora di andare. Dobbiamo passare dall'ostetrica.-
Mi ricordò il mio ragazzo.
-Andate a vedere il sesso del bambino?!-
Chiese euforico Taehyung.
-No, no...-
Risposi ridacchiando.
Presi in braccio Aidan il quale si era addormentato tra le braccia di Hobi.
Baciai la guancia ad Hoseok, poi a Nam e presto a tutti gli altri, Kook prese parola rispondendo per me.
-Andiamo solo a fare dei controlli per vedere se il bambino sta bene, poi forse l'ostetrica ci dirà tra quanto potremmo andare a vedere il sesso del piccolo-
Disse.
-E voi verrete con noi-
Li avvertii io sorridente.
Gli altri esultarono, mentre ci salutavano con dei gesti di testa e di mani.
-Attenta-
Sussurrò Kook prima di sorpassarmi per poi tenermi dai fianchi mentre scendeva le scale camminando all'indietro.
Lo guardai in volto:
-Yah, Oppa rischierai di cadere; ce la faccio, sono solo pochi gradini-
Lo tranquillizzai.
Lui mi prese sotto braccio e poggiò una mano sulla mia pancia.
-Voglio solo il meglio per voi-
Annunciò.
Aidan alzò la testa dalla mia spalla e ancora mezzo dormiente mugolò qualcosa di incomprensibile.
Allungò le mani verso il papà, poi venne preso da Kook da sotto le braccia e il bimbo si attaccò al suo torace sonnecchiando ancora un po'.
-Sei un padre perfetto-
Rivelai, arrivando dinanzi la porta d'entrata dell'agenzia la quale venne aperta dal portinaio.
-Tu sei una madre perfetta-
Disse lui.
Sorrisi, attraversammo assieme la folla di paparazzi che quasi ci saltavano addosso, se non fosse stato per i bodyguard che avevano preso le nostre difese, a quell'ora ero già per terra.
-Una madre che presto avrà un'altro piccolo angioletto di cui prendersi cura-
Sentenziò lui.
Annuii e mi attaccai a lui, cinsi il suo muscoloso braccio e alzai di poco la manica  corta fino a sotto al gomito, scoprendo tutto l'arto.
Guardai curiosa i suoi numerosi tatuaggi, poi passai il dito su tutti e notai che alcuni erano dedicati ai ragazzi, altri ai suoi genitori, un'altro ancora ad Aid, ma nessuno era stato inciso per me.
Arrivammo alla nostra auto, presi mio figlio dalle braccia del maggiore, sistemandolo sul suo seggiolino, abbassai la sua mascherina per farlo respirare meglio e poi lo incatenai al suo piccolo sedile bambinesco con le numerose cinte protettive.
Chiusi lo sportello, mi sedetti accanto Kook e partimmo per arrivare allo studio della nostra ostetrica.
Continuai a tenere il mio sguardo sul suo braccio coperto per metà, poi indicai con l'indice un piccolo pezzo di pelle libero dai tratti neri sopra il suo polso e parlai.
-Perché qui è vuoto?-
Domandai.
Jungkook spostò velocemente lo sguardo dalla strada trafficata al lembo di pelle ancora puro.
-Non trovo ispirazione per un nuovo tattoo-
Rispose.
-Che ne dici di dedicarne uno a me?-
Proposi sorridendo.
-Sì, ci stavo pensando-
Ammise il moro.
Ero felice del fatto che ci avesse pensato; era diventato così dolce e tenero, un ragazzo e padre perfetto che ormai il vecchio Junggok era solo un lontano e vecchio ricordo.
-Cosa vorresti ti dedicassi?Aspetta-
Mi placò Guk prima ancora di farmi parlare.
-Ce l'ho-
Annunciò.
-Che cos'è?-
Chiesi impaziente.
-Sarà una sorpresa-
Concluse.
Sbuffai e guardai fuori dal finestrino in attesa di arrivare a destinazione.
~~
-Ma che bella sorpresa!-
Esclamò la dottoressa passando lo strumento elettronico bianco sulla mia pancia.
-Cosa?-
Domandai io mentre Kook la guardò preoccupato.
-Questo bel bambino sta già iniziando a svilupparsi! Quindi dovrebbe essere alla quinta settimana, signora Jeon-
-Quarta-
Corressi la dottoressa.
Lei annuì con un cenno del capo.
-Dunque-
Disse pulendomi il torace dal gel apposito per la visione del nascituro.
-Potrete scoprire il sesso del bambino tra undici settimane precise-
Ci informò.
Io e Kook annuimmo, l'ostetrica indicò il telefono fisso posto sulla sua scrivania marrone piena di fogli impilati uno sopra l'altro, poi parlò:
-Per qualsiasi problema, complicazione, chiamatemi-
Ci disse.
-D'accordo, grazie per la disponibilità-
La ringraziai.
Jungkook le strinse la mano, poi lo sguardo serio della donna cadde su mio figlio.
Essa sorrise e fece il giro del suo tavolo da lavoro.
Rovistò nel suo cassetto, poi afferrò qualcosa tra le mani.
-Ecco a te-
L'ostetrica consegnò un lecca lecca colorato a mio figlio che si inchinò ringraziandola.
-Uh, quasi mi sembra ieri quando ho visto Aidan per la prima volta nel tuo pancione-
Ridacchiai e scossi le spalle.
-Il tempo passa troppo in fretta-
-Già-
Intervenne Junggok.
-A presto, vi attendo qui tra un mese-
Ci salutò lei.
Ricambiammo il saluto e ci dirigemmo fuori dallo studio.
-Sono esausta-
Mi lamentai prendendo Aidan in braccio.
Baciai la sua gota destra arrossata e posizionai mio figlio sul seggiolino in auto.
Presto partimmo per arrivare nuovamente a casa, mi stesi sul divano dopo aver mandato gli ultimi figurini di nuove idee per l'azienda tramite email al capo settore, Junggok mi raggiunse portando con se alcuni dolcetti comperati la mattina stessi e li poggiò sul tavolino.
-Lascia che sistemi il tuo cuscino-
Disse il mio uomo, prendendo l'ammasso di morbidezza da sotto il mio collo per poi adagiarlo sotto la mia testa.
Sorrisi e richiamai il mio piccolo bambino seduto sul tappeto bianco del soggiorno, concentrato a guardare il suo cartone animato preferito dal tablet che Kook gli aveva consegnato qualche istante prima.
Presi in braccio Aid e lo adagiai su di me,
lui si strinse a me e intanto la sua testa cadde nell'incavo del mio collo.
Junggok ripose il tablet sul tavolino e da li sopra afferrò il telecomando della grande televisione appena dinanzi a noi, impostò un cartone animato che piaceva a tutti e tre e si distese accanto a me nello spazioso divano, mentre poggiò una mano sulla mia pancia coperta dal tessuto dell'indumento che avevo indosso.
Ci godemmo la visione mangiando i dolcetto succulenti e ridendo tra di noi: questi erano i bei momenti che amavamo passare in famiglia.



Yo guiz 🤟🏻✨
Tenete bene in mente la parte del tattoo; cosa credete che succederà in seguito?
👀🤷🏻‍♀️💜

PUZZLE //Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora