CHAPTER 10.

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Daegu,vecchia città,vecchi ricordi.
Abitavo a Daegu quando ancora non ero altro che una studentessa liceale,presa di mira da tutte le ragazze perché a causa del mio aspetto fisico tendevo a stregare i gusti degli altri liceali.
In poche parole avevo una carovana di maschi dietro,i quali volevano solo portarmi a letto e basta.
Mi ritrovai di nuovo lì,dunque,a girare tra le corsie di un negozio di interni,intenta a cercare l'occorrente per la nuova casa.
Che poi,nuova,è un parolone.Avevo deciso di intraprendere la vecchia vita da studentessa.Non che avessi ricominciato a studiare,giacché gli studi li avevo oramai terminati da un bel po',ma semplicemente avevo ripreso la casa in cui abitavo ai tempi della scuola,con la mia coinquilina,nonché attuale migliore amica.
-Mamy,cos'è?-
Chiese Aidan indicando un tagliere rettangolare in legno nero.
-Bravo piccolo,questo ci servirà per tagliare la carne.-
-Tagliare la carne-
Ripetè il piccolo guardandomi afferrare il pezzo di legno tra le mani.Gettai esso nel carrello oramai pieno di utensili,cuscini e peluche i quali Aidan ha voluto fermamente comprare.
Pagai alla cassa e mi diressi in auto,spingendo il carrello con il piccolo dentro che giocherellava con le buste degli acquisti.
Erano due giorni che stavamo in quella piccola casa.Pur essendo di scarse dimensioni,per me e il piccolo,bastava e avanzava.Caricai la spesa nel portabagagli e portai il carrello al suo posto,seguita dal bambino.
-Hai caldo amore?-
Chiesi al piccolo che si asciugava la fronte imperlata di sudore.
-Mamy ho caldo-
Si lamentò.
-Lo avevo capito-
Ridacchiai pronunciando questa frase.Recuperai le salviette dal cruscotto e pulii il viso del piccolo per poi accendere l'aria condizionata impostandola al livello appena sopra quello minimo,non volendo far raffreddare il bambino.
Guidai fino all'indirizzo di casa,entrai dentro essa con le buste in mano,poi tornai nuovamente alla macchina pronta per recuperare le buste rimanenti.
Sistemai le compere e gettai via le buste,poi mi sedetti sul divano in tal modo avrei potuto passare un po' di tempo con Aidan.
-Questo è un elefante rosso mamy!-
Esulta il bambino mostrandomi uno dei suoi nuovi peluche.
-È molto bello-
Sorrisi accarezzando la testa del piccolo.
Prontamente sobbalzai sentendo un suono provenire dalla cucina.Mi alzai e recuperai il telefono il quale emetteva quella odiosa squillante suoneria.
'Junggok' ,diceva lo schermo.Sbuffai e attaccai alla medesima chiamata.Ma un'altra ancora apparve sul dispositivo e annoiata risposi.
-Cosa vuoi?-
Blaterai.
-Porca puttana,impara a rispondere alle chiamate!-
Mi rimproverò io mio ex moroso.
-Mi hai chiamata solo per farmi una sfuriata?Se è così attacco-
-Non azzardarti a farlo.Voglio solo sapere dove siete...-
-A casa mia.-
Lo sentii sospirare.
-A Busan?-
-Fatti gli affari tuoi.Non devi più cercarci.Mi hai capito?-
-Kristen cazzo,voglio solo sapere se state bene-
Annuii.
-Avete tutto?-
Mi guardai attorno.L'arredamento moderno illuminava la stanza mansueta e di conseguenza donava un bell'aspetto al tutto.
-Sì.-
-Kristen tornate a casa,non mi sembri convinta.Non sei capace di crescere un bambino da sola-
Abbassai il volto cercando di placare il nervosismo che aveva oramai preso il sopravvento del mio istinto.
-Sono diventata madre all'età di vent'anni e ho cresciuto un bambino di tre anni come se lo avessi fatto da sola.Tu non c'eri mai a casa e mi sono sempre arrangiata.Quindi non screditare le mie capacità.-
Chiusi la chiamata e mi sedetti sulla sedia aspettando l'orario del pranzo.
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-Va' a lavarti i denti!-
Urlai dalla mia stanza a mio figlio,il quale sentii sbuffare.Ridacchiai,poi presi ad abbozzare qualche creazione.
Smisi di lavorare solo quando ricevetti una chiamata da Yoongi.
-Hey Yoongs-
Mormorai tenendo il telefono in una mano e nell'altra la matita.
-Kris,ho saputo che ti sei trasferita...-
-Immaginavo che quel coglione non avrebbe perso tempo a dirlo a metà seoul...-
Sussurrai e ricavai una risata da parte del maschio.
-Abbiamo una settimana libera e gli altri andranno a Suwon,per godersi i mercatini estivi,sono i migliori qui in Corea-
Ridacchio e annuisco.
-Se mi dici dove sei...-
-No.-
Dissi secca.
-Cosa?Perchè?-
Sentii un piccolo tono d'incredulità nel mentre disse quella frase.
-Così poi lo dirai a Junggok che mi verrà a cercare per convincermi di tornare a casa.-
-Non lo farò,lo giuro.Non è stato Jungkook a chiedermi di farti questa chiamata.L'ho fatto di mia spontanea volontà...sai che tengo a te.Per me e per i ragazzi sei come una figlia...Piccola,ti abbiamo vista crescere e non vogliamo ti accadesse mai qualcosa-
Fece una pausa per sospirare pesantemente.
-Per quanto tempo ti fermerai fuori città,Kris?-
Esitai prima di rispondere.In quella casa mi trovavo così bene che quasi quasi sarei rimasta più del previsto.
-Credo due o tre settimane,sai...mi serve una pausa dalle continue cazzate di Jungkook.-
Yoongi annuì e parlò.
-Credo che ti terrò compagnia per una settimana...Sempre che tu voglia-
Sorrisi d'istinto e accettai.
-Mi farebbe piacere passare un po' di tempo con qualcuno che possa sostenermi moralmente.-
-Ottimo...Comunque partirò alla fine della settimana e poi verrò da te a...-
-Daegu.-
Le riferii il nome della città alzandomi dalla sedia.
-Daegu?Sei arrivata fino a lì in macchina?-
-Già-
Sospirai.
-D'accordo...Tra qualche giorno mi dirai il quartiere e l'indirizzo,va bene?-
-Sì-
Spifferai io.
-A presto Kris.Da un bacio da parte mia al monellaccio-
Risi e ricambiai il saluto.Chiusi la conversazione,poi mi adagiai per bene sulla sedia.Mi sarebbe piaciuto avere Yoongi in casa che mi avrebbe tirato su di morale in ogni modo.Tutti lo dipingono in un modo errato;Le persone lo vedono come il ragazzo freddo e strafottente,mentre è una figura dolce e matura,un ottimo esempio da seguire.
Non feci nemmeno in tempo ad appoggiare il telefono sull'isola della cucina,che mi arrivò una notifica da parte di Junggok.
'Posso chiamarti?Vorrei sentire il piccolo.'
Il messaggio ospitava testuali parole.
Acconsentii al moro di farmi uno squillo e non appena risposi mi attaccò.
-Quando parli al telefono con una persona,non puoi finire la chiamata quando vuoi tu,nel bel mezzo di un discorso...devi aspettare che anche l'altra persona esprima la propria opinione,mi hai capito?-
-Vuoi parlare con il piccolo?Oppure ti chiudo in faccia ancora?-
-Passami Aidan.-
Si limitò a dire,per non esplodere.
Chiamai il diretto interessato che si presentò in salotto senza calzini.
-Amore,non camminare scalzo o rischierai ti prenderti un'accidente.-
-Scusa Mamy-
Si sedette sul divano e le consegnai il telefono.
-Papà-
Mimai con le labbra.
Lui afferrò il telefono e iniziò la conversazione.Non che si siano detti qualcosa di così importante.Si trattava di un piccolo dialogo del tipo: "Hey piccolo,come stai?Ti comporti bene?Hai mangiato?" insomma,le cose che direbbe un genitore al proprio genito.
L'unica cosa che è sfuggita di mano nella conversazione,è stato quando Jungkook ha provato a chiedere al bambino dove ci trovassimo,ma il piccolo non sapendo pronunciare il nome della città in cui alloggiavamo momentaneamente,ha strombazzato una parola incomprensibile,di cui neanche io ne avevo compreso il significato.
-Mamy!Papà vuole parlare con te.-
-Cosa vuoi?-
Mormorai nervosa,ospitando il mio cellulare tra le mani.
-Non hai proprio nessuna intenzione di dirmi dove siete?Sai,la bighit ci ha dato una-
-Vi ha dato una settimana libera e metà del gruppo andrà a Suwon per i mercatini di inizio estate-
Lo precedetti io.
-Come fai a saperlo?E perchè metà del gruppo?Ci andremo tutti ma se non ti deciderai a ritornare dovrò inutilmente sprecare questi giorni liberi per venirti a cercare.-
-Beh,prima mi ha chiamato Yoongi,mi ha detto che lui verrà da me,così staremo un po' insieme e mi ha riferito tutto.Perciò lascia perdere e non provare a rovinarti inutilmente la vacanza per venire a cercare una nullità come me,poiché non saprai mai dove ci troviamo.-
-Lo scoprirò.Prima o poi uscirà uno scoop su di te,dove ti hanno avvistata in un'altra città.Ne sono sicuro e infine verrò-
-Junggok-
Placai la sua frase e lui si zittì.
-Da' solo tempo al tempo.A presto.-
Chiusi la chiamata.
-Dio,con questo atteggiamento sembra Seokjin-
Borbottai sedendomi sul divano accanto mio figlio.

PUZZLE //Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora