CHAPTER 26.

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Pov's Kristen.

Era quasi mezzogiorno, io ero in camera di Aidan per riordinare il suo letto disfatto.
Quella mattina mi svegliai e rigirandomi nel letto, non vidi né il piccolo né Junggok.
Poi scesi in cucina, li trovai a mangiare dei dolci che Jungkook aveva comperato la mattina stessa.
Mi unii alla loro colazione, ogni tanto io e Jungkook ci scambiavamo sguardi di malizia; mentre mangiavo non facevo altro che pensare alle avventure accadute la sera prima: era stato il sesso più selvaggio e passionale di sempre. Solo lui poteva farmi godere così.
Ma il mio pensiero fisso non era la scopata casuale con Junggok; il mio più presente pensiero era Yoongi. Ero andata a letto con un'altro quando le avevo confessato il mio amore.
Avevo un continuo peso sul petto con la paura che ciò che aveva detto Jungkook su Yoongi la sera prima potesse essere vero.
Scossi la testa.
'È estremamente dolce e mi ha detto che mi ha ama...'
Pensai a mente.
Scacciai questi pensieri fastidiosi ma la mia mente tornò su Kook;
La sera prima era stato più dolce che mai dopo tanto tempo e mi sono sentita una principessa;
Il modo in cui mi guardava, il modo in cui mi parlava, il modo in cui mi stringeva tra le sue braccia, in cui mi toccava e baciava...era tutto magnificamente perfetto.
Sorrisi pensando a quell' indimenticabile nottata e mi risvegliai dai miei pensieri una volta per tutte.
Sistemai i peluche di Aidan sul suo letto e uscii dalla sua cameretta per poi andare nella mia camera da letto.
-Piccolo va a prendere le tue scarpe.-
Sussurrai al bambino che era incantato a guardare un cartone animato trasmesso alla tv avanti il letto matrimoniale. Lui annuì alzandosi barcollando.
Ridacchiai alla sua azione sbadata e mi sistemai i capelli in uno chignon basso.
Afferrai una giacchetta marrone medio lunga elegante e una pochette bianca brillantata.
Spensi il televisore e passai in camera di Aidan per vedere cosa stava combinando.
Poi lo vidi intento a slacciare i lacci delle sue sneakers sportive.
Ridacchiai e scossi la testa.
-Piccolo, indossa delle scarpe più adatte all'evento. Stiamo andando ad incontrare dei vecchi amici, sii più elegante-
Dissi al bambino. Prese dei mocassini neri e li infilai ai suoi piccoli piedini.
-Metti la mascherina-
Ordinai al più piccolo, mentre andavo in cerca del mio telefono.
Dopo essere usciti di casa, salimmo in macchina e feci prima un salto in agenzia per informare tutti del mio ritorno e assegnare nuovi compiti per la creazione di un nuovo capo di abbigliamento, poi passai da un negozio di dolciumi. Comprai varie barrette di cioccolato, qualche sacchetto di caramelle e delle vaschette di gommose.
-Scegli quelle che vuoi-
Pronunciai a mio figlio, chinandomi avanti uno scaffale pieno zeppo di caramelle colorate.
Il bambino me ne indicò diverse le quali catturai con la paletta a posta e le inserii in un sacchettino di media misura.
Pagato tutto, ci dirigemmo alla macchina, porsi al piccolo il suo sacchetto e misi in moto, guidando verso lo studio dove Jungkook, Yoon e i ragazzi stavano registrando un 'Run BTS'. Parcheggiai con l'ansia che mi divorava da capo a piedi; avrei rivisto Yoon e gli avrei chiesto delle risposte alle mie domande.
Uscii dall'auto chiudendola, presi la mano di Aidan e recuperai la busta con i sacchettini di caramelle.
Entrai nell'edificio scortata dal manager che incontrai all'entrata, mi lasciò avanti la porta della sala, dove i ragazzi erano alle prese con le registrazioni e bussai debolmente.
L'assistente del regista mi fece entrare e non appena chiusi la porta sentii le risata di Jin e di Hoseok prendere vita nella stanza.
I ragazzi stavano in cerchio a giocare a qualche gioco da tavola.
Sorrisi guardandoli, sembravano dei bambini.
Aidan mi tirò il tessuto dei pantaloni eleganti che indossavo e mi costrinse ad inginocchiarmi per arrivare alla sua altezza.
-Voglio giocare anch'io-
Piagnucolò il bambino.
Sorrisi.
-Domani andremo a cercare un gioco uguale così potremmo giocarci a casa,mh?-
Proposi.
Aidan sorrise annuendo.
Alzai il mio sguardo su Yoon che mi dava le spalle.
Subito sentii la necessità di chiedergli scusa, ma mi limitai a nascondermi dietro i macchinari di registrazione per non disturbare il regista e i ragazzi.
Aidan si avvicinò al regista per vedere come facesse ad usare la videocamera.
L'uomo sorrise al piccolo e mi chiese il permesso di poterselo portare sulle gambe. Acconsentii e sorrisi quando vidi Aidan e che seguiva con lo sguardo tutti i movimenti che compieva l'uomo alla camera, seduto sulle sue gambe.
-Vuoi andare a salutare il tuo papà?-
Domandò il signore indicando Junggok.
Mi meravigliai di come tutti sapevano che Aidan era il figlio di Jungkook e di come lo adoravano. Sorrisi a me stessa e presi Aidan in braccio per poi poggiarlo a terra.
-Un momento di attenzione ragazzi-
Disse un uomo dello staff.
-I ragazzi si voltarono verso la voce proveniente e fermarono la loro attività.
-Abbiamo un ospite che vorrebbe unirsi a voi-
Spinsi leggermente Aidan verso il centro della stanza, i ragazzi appena si accorsero della sua presenza, esultarono con dei adorabili versetti.
Il bambino si fermò a pochi passi dal raggiungere i suoi zii e suo padre, si voltò verso di me, vidi che era leggermente intimorito.
-Vai pure, ti stanno aspettando-
Sussurrai.
-Vieni da papà piccolo-
Disse Junggok.
Aidan corse verso suo padre, lo abbracciò,ma subito venne sfilato dalle coccole del padre da Seokjin che lo strinse a lui.
-Bene. Avete 30 minuti di pausa-
Informò il regista.
Tutti annuirono e non appena l'uomo alla camera spense il suo aggeggio, Jungkook si alzò dal suo posto venendomi in contro.
Mi abbracciò sotto lo sguardo infuocato di Yoongi.
-Kris!-
Esclamò Taehyung attirandomi a sè.
Ridacchiai ricambiando la stretta.
Ben presto tutti i ragazzi riuscirono a strapazzarmi di coccole nonostante ripetetti più volte di stare attenti ai componenti del mio look, che potevano rovinarsi da un momento all'altro data la loro fragilità.
-Vi ho portato delle schifezze da mangiare.-
Annunciai porgendo la busta a Namjoon che sorrise come un bambino.
Iniziarono a scartare le barrette per poi mordicchiarle, Aidan tentò persino di allungare la mano all'interno della busta ma glielo negai ricordandogli di avere già a disposizione il sul sacchetto ancora pieno.
Picchettai sulla spalla di Yoongi impegnato a guardare sul suo telefono.
-Hey, ciao-
Sussurrai.
-Hey-
Mormorò tenendo lo sguardo fisso sul telefono.
-Possiamo parlare?-
Domandai accarezzando la sua spalla.
Lui scrollò la mia mano dal suo braccio con un gesto veloce e brusco.
-Cosa ti prende?-
Domandai.
Lui sospirò.
-Andiamo fuori.-
Appuntò.
Annui seguendolo.
-Cosa vuoi?-
Chiese guardando il suo telefono ancora acceso.
-Cos'hai?-
Domandai. Lui scrollò le spalle con fare menefreghista.
-Nulla. Sono solo nervoso.-
Spiegò.
Annuii poco convinta dalla sua risposta.
-Ascolta...Quello che è successo a Daegu era una cosa seria?I sentimenti...il sesso...-
Domandai paonazza in viso.
-Stai dubitando della cotta che ho per te da anni?-
Chiese infilandosi il telefono in tasca.
-Sto solo chiedendo...-
Mormorai.
-Ascoltami-
Richiamò la mia attenzione.
-Forse è il caso di chiuderla qui.-
Sussurrò lui guardandomi serio.
Dentro di me una parte del mio cuore si distrusse.
-No...-
Sussurrai con le lacrime agli occhi.
-Non possiamo continuare. Junggok ha scoperto tutto-
Mi avvertì.
-Lo so! Ma gli ho detto che decido io con chi stare! E non può fare nulla per separarci-
Spiegai.
-Mi dispiace, ma non posso perdere un'amico per causa di una donna. Gli amici vengono sempre prima delle donne.-
Mormorò freddo.Si voltò prendendo a camminare verso la porta della sala.
-Ma che cos'hai oggi?Perchè sei così acido? Dov'è lo Yoongi che mi coccolava e capiva sempre? Che ti è successo...?-
Domandai. Il mio tono di voce era così tremolante che da un momento all'altro si sarebbe spezzato, Yoongi si girò in mia direzione e mi prese le mani.
-Sei di Junggok. Tu sei solo sua. Non appartieni a me...Noi due non possiamo stare insieme se un pilastro ci sta col fiato sul collo imponendoci ansia ad ogni ora del giorno...Non posso perdere un amico così importante perché voglio portargli via la sua donna-
-Io non sono la sua don-
Iniziai a dire, ma Yoongi alzò la voce parlandomi sopra.
-Sei sua, sei di sua proprietà, lo capisci?!-
Abbassai la testa, quel tono violento non l'aveva mai usato da quando ci siamo conosciuti.
-E mi è bastato un suo pugno per farmelo capire.-
Disse.
Alzai lo sguardo incredula: Jungkook gli aveva davvero tirato un pugno?
Poi realizzai di vedere un piccolo e chiaro rossore sullo zigomo, espandersi sotto un correttore che sicuramente aveva messo lui per nascondere il livido.
-Ti ha davvero toccato?-
Sussurrai prendendo il sul viso tra le sue mani e guardando meglio la ferita.
Lui si allontanò bruscamente e parlò.
-Smettila di starmi attaccata come una sanguisuga. Se Jungkook ci vedrà, il pugno me lo prenderò io di nuovo, a causa tua.-
Il petto mi faceva davvero un male indescrivibile; sentivo come se il cuore si stesse distruggendo in mille pezzi.
Lui camminò verso la stanza ma lo fermai tirandolo per una spalla.
-E-e allora che mi dici di quando ci siamo baciati? Non ricordi? Eravamo felici e non avevamo paura del pensiero di Junggok...-
-È stato un errore quel bacio. È stato un'errore tutto-
Mormorò continuando a camminare.
-Non è stato un errore, era passione Yoon, era amore-
Scosse la testa.
-Sta' zitta-
Disse acido. Mi arrivò una martellata dritta al cuore all'udire di quella frase.
-Non starò zitta quando cerco solo risposte.Abbiamo fatto l'amore e mi hai detto che ti piacevo e io ricambiavo. Allora è stata una cosa seria, vera, oppure era uno sfogo?-
Non rispose a quella domanda, si limitò a scrollare le spalle per poi abbassare la maniglia della porta.
-Junggok mi ha detto che lo fai con tutte, che una volta hai portato a letto una ragazza dicendo che l'amavi ma dopo l'hai fatta sparire dalla tua vita solo perché volevo del sesso. È vero?-
Domandai.
Lui scosse la testa.
-Junggok non fa altro che dire cazzate. È una bugia-
Terminò di parlare per poi avvicinarsi di nuovo alla maniglia.
-Guardami negli occhi e dimmi che è solo una bugia ciò che ha detto.Così sarò sicura che non mi hai usata per del sesso ma per amore.-
Dissi.
Lui si voltò e mi squadrò.
Il sul sguardo cadde dal mio viso rigato di lacrime al mio collo. Ridacchiò amaramente fissando un lembo di pelle sotto l'orecchio.
-Quindi dopo esserti data a me ti sei data anche a Junggok? Uh?-
Chiese alzando il braccio verso il mio collo.
Socchiusi gli occhi confusa e aprii la bocca per parlare.
-In che senso?-
Domandai curiosa.
Lui picchettò con l'indice sotto il mio lobo e mi fece specchiare su una cornice che rifletteva la mia immagine leggermente più bassa rispetto quella del moro dietro di me.
Mi indicò il collo, io scrutai la mia pelle abbronzata poi lo vidi: notai il succhiotto che Jungkook mi aveva fatto la sera prima. Sbarrai gli occhi.
-Mio non è. Io odio fare i succhiotti. Non li faccio mai-
Mi informò.
Abbassai lo sguardo distrutta.
-Mi dispiace averlo fatto-
Sussurrai dopo secondi di silenzio.
Lui rise battendo un pugno al muro.
-Ci hai scopato dopo aver scopato anche me...Che razza di falsa-
Mormorò.
-Beh...sai una cosa? Jungkook aveva ragione, è vero. Ho scopato quella ragazzina facendole credere di amarla e poi l'ho abbandonata a se stessa ed ho fatto la stessa cosa con te. Ti ho usata come un oggetto usa e getta, avevo bisogno di esplodere da qualche parte.-
Concluse.
-Non ci credo, non lo faresti mai-
Dissi.
-E chi te lo dice? L'apparenza inganna Kristen.-
Aprì la porta lasciandomi sola in corridoio a piangere come una disperata.
La sua figura scomparve dietro la porta bianca della stanza,io mi appoggiai al muro; avevo sbagliato a fidarmi di Yoongi, era un traditore come tutti gli altri uomini.
Mandai un messaggio a Jungkook dal momento che non potevo entrare nello studio in queste condizioni o avrei fatto preoccupare i ragazzi.

'Puoi portarmi Aidan? Sono fuori nel corridoio e fa veloce,io e Aid dobbiamo andare.-

Digitai velocemente. Junggok visualizzò il messaggio molto in fretta e dopo qualche secondo la porta si aprì, da lì ne uscì l'uomo che avevo chiamato con in braccio nostro figlio.
-Che diavolo è successo?-
Domandò il moro camminando velocemente verso di me.
-Che ti ha detto quel coglione?-
Sbottò.
-Lui non c'entra nulla.-
Mentii.
-Kris, non difenderlo, vi ho visti uscire fuori insieme.-
-Ti spiego tutto a casa. Ora io e Aidan dobbiamo correre, abbiamo un pranzo con dei vecchi amici.-
Dissi prendendo in braccio il piccolo.
-Hai tutto il trucco sbavato, lascia che ti aiuti-
Sussurrò. Passò i suoi pollici sotto i miei occhi, rimovendo il mascara colante.
-Così va meglio.-
Mormorò pulendosi sulla sua camicia.
-Ritoccati il make-up in macchina, ti si è tolto un po' di mascara e dell' eyeliner.-
Mi avvisò.
-Con quel pezzo di merda ho chiuso. Parlerò con lui solo se lo chiederà il lavoro.-
-Smettila di fare il bambino, con il tempo si sistemerò tutto.-
Intervenni.
Lui sospirò e mi baciò la testa, poi la fronte e dopo le labbra.
-A dopo...Ciao piccolo-
Mormorò Jungkook accarezzando il suo genito.
Subito mi diressi in macchina pronta a partire per la mia meta, provando a scacciare quei brutti pensieri invano.



Hey Army!
Volevo dirvi che sto scrivendo una nuova storia, su Taehyung però. È di tipo smut, quindi appena posterò fateci un salto se vi va.
Ki$$💜

PUZZLE //Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora