"Mi ero promesso che non avrei fatto niente e invece... Cazzo!".
Sono seduto su una delle due altalene del parco, su quella accanto a me c'è Zeno che mi ascolta mentre si fa dondolare lentamente avanti e indietro. È da poco passata l'ora di pranzo e tutti i bambini sono già tornati a casa, assieme a noi solo qualche altro ragazzo che fa jogging.
"È stato solo un bacetto". Mi incoraggia lui, ma sa benissimo che non è solo quello, ma tutto l'insieme.
Non avrei dovuto chiedergli di entrare in vasca con me, non lo avevo mai fatto per un motivo ben preciso e ora mi sono fottuto con le mie mani perché ogni volta che mi allenerò penserò a noi e alle nostre risate. E a quel bacio rubato.
Sbuffo. "E adesso?".
"Lo hai detto tu stesso che non è pronto". Dice ripetendo quello che gli ho detto solo pochi minuti prima.
"Ma io sì però e questo mi sta facendo uscire di testa". Mi alzo in piedi e calcio un sassolino nell'erba, poi inizio a fare avanti e indietro davanti alle altalene.
"Smettila di farti male". Mi dice Zeno frenando il suo oscillare. "Non ti puoi aggrappare a delle ipotesi, alle tue sensazioni o a piccoli gesti".
Mi siedo nuovamente e questa volta mi spingo sul serio, desiderando toccare il cielo con un dito. "Ma se ci fosse anche solo una possibilità? Tu cosa faresti al mio posto?".
"Non lo so. Sono tante le variabili Josh. Cosa faresti se lo perdessi per sempre?".
Rallento e poi freno piantando i talloni nella terra. "E se succedesse il contrario? Se invece fosse il mio per sempre?".
Lo vedo scuotere la testa. "Qualsiasi cosa io ti dica, tu hai già fatto la tua scelta. Almeno vacci piano".
Non so cosa mi lega a Zeno, forse perché sopporta le mie stronzate senza mai impedirmi di compiere le mie scelte. Non ricordo nemmeno come sia diventato il mio confidente per tutto ciò che riguarda Lele. Un giorno ho semplicemente iniziato a parlarne e lui è rimasto ad ascoltarmi in silenzio. È l'unico che sa tutto dei miei sentimenti, anche se già immagino che gli altri abbiano intuito qualcosa in tutti questi anni.
"Il punto è che non so proprio cosa fare". Ammetto. "Non posso chiedergli di uscire e poi saltargli addosso!".
"No, a meno che tu non lo voglia più rivedere il giorno dopo!". Ride.
"E quindi?".
"E quindi devi partire dalle basi. Flirta con lui, toccalo quando non se l'aspetta, mandagli un messaggio inaspettato, invitalo a casa tua a guardare un film!".
Mi volto a guardare il mio amico. "Tu perché non hai ancora una ragazza?".
"Perché mi piace studiare!". Risponde, ma la sua scusa non regge affatto.
"Magari scopri che ti piace anche scopare!". Gli dico sorridendo.
"Ma mi hai visto?". Si fa mogio.
Mi fermo a guardarlo, classico ragazzo secchione e che si nota da un chilometro di distanza, ma da quando essere intelligenti è un male? "Chi è lei?". Chiedo. Perché so che c'è.
"Non ci pensare". Mi ammonisce, ma è troppo tardi.
"Se non me lo dici, lo scoprirò da solo!".
Lui alza solo le spalle, ma non mi risponde e ora scoprire chi è la fortunata sarà la mia missione.
Restiamo a dondolarci ancora un pò in silenzio e quando si avvicina l'ora della gara, saliamo sul mio scooter e andiamo al campo da calcio. Pronti a raccogliere imprecazioni e lacrime.
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Ehi na na na
RomanceÈ bastato un bacio e qualche sogno a creare il caos dentro la testa di Michele o almeno è quello che crede lui. Al contrario suo, Joshua, ha sempre saputo quali sono i suoi veri sentimenti, solo che ha scelto di tenerli nascosti per preservare l'am...