Russia x America - request

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Proposto da: OddNine9
Ship: Russia x America
Rating: verde
Gender: girl x girl
Punto di vista: 1^ persona (Russia)
Idea: America organizza un grande gala per riunire tutti i membri delle Nazioni Unite; per rispecchiare lo spirito americano decide di fare un'entrata in grande stile

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La serata non stava andando male, anzi, era decisamente meglio di quello che mi aspettavo. Ma poi la padrona di casa aveva deciso di fare un'entrata... come riassumere... appariscente, ecco.
Era già qualche ora che giravo nell'enorme salone addobbato con un bicchiere di champagne in mano (purtroppo, i camerieri non avevano niente di più forte) e non avevo ancora incrociato America, cosa strana visto che se ci fosse stata avrebbe trovato il modo di mettersi al centro dell'attenzione.
Stavo per andare a chiedere informazioni ad Onu (non che mi importasse cosa stesse facendo la capitalista del cazzo, no, ero solo... curiosa) quando un faretto si accese all'improvviso e puntò il suo cerchio di luce su una parete della sala. Lentamente calò il silenzio e tutti si girarono per vedere cosa stava succedendo.
Dagli altoparlanti uscì la voce di un uomo che, con un tono da presentatore, mentre in sottofondo si sentiva l'inno americano, esclamò - Signoreeeee e signori, ecco a voi... Miss America! -
Dal soffito scese un cerchio bianco, sul quale era seduta con le gambe accavallate proprio lei, America, mentre tutt'intorno si accendevano scintille blu, bianche e rosse, come se avessero acceso dei fuochi d'artificio. Non riuscii a trattenermi dall'alzare gli occhi al cielo, ma poi notai cosa indossava la ragazza e sentii il fiato che mi si bloccava in gola, uno strano calore che mi invadeva la pancia: aveva addosso un paio di vertiginose scarpe blu con il tacco, un completo intimo con sopra disegnata la bandiera americana e nient'altro. Faceva più caldo di colpo o era solo una mia impressione?
Quando il cerchio arrivò a mezzo metro da terra America scese con eleganza - Benvenuti a tutti, miei cari amici! -
Subito gli invitati scoppiarono in fischi e applausi, in parte per la magnifica vista di quel corpo, in parte perché volevano essere suoi alleati a tutti i costi.
Probabilmente ero rimasta ferma a fissarla, perché America si accorse quasi subito di me e camminò fino a raggiungermi con un enorme sorriso in volto e con i fianchi che ondeggiavano (quanto avrei voluto appoggiare le mani su quei fianchi, dannazione).
- Russia! Sono contenta che tu sia venuta, spero che non ci siano rancori tra di noi per il passato... stai benissimo vestita così! -
Come un'idiota (perché idiota mi sentivo, in quel momento) abbassai il volto per osservare l'abito blu scuro che indossavo, un semplice vesito attillato e da sera, quindi tornai a guardare la ragazza con un'espressione sospettosa - Grazie... -
- Figurati - continuava ad avere sulle labbra quell'enorme sorriso. Si era messa dei brillantini sulle spalle e sul ventre? Sembrava che luccicassero.
- Che ne dici di questa piccola festicciola? - chiese ancora, voleva proprio conversare con me a tutti i costi. Scrollai le spalle - Non male, ma non sono il tipo che ama questa atmosfera così... teatrale... -
Rise gettando leggermente la testa all'indietro, il petto seminudo che si alzava e si abbassava e mi sentii morire dentro un'altra volta. Che cazzo mi stava succedendo?! C'era qualcosa nello champagne e non me n'ero accorta?
- Scusa, honey, ma qui in America le cose si fanno in grande o non si fanno - rispose orgogliosamente con un occhiolino, mentre con una mano si sistemava i capelli. Di nuovo alzai gli occhi al cielo, ottenendo così da parte sua un'altra risata. Forse, non era male passare del tempo in sua compagnia, dovevo ricredermi.
Rimanemmo a parlare (o meglio, battibeccare) per tutta la serata, incuranti delle altre persone che festeggiavano intorno a noi o cercavano di rompere le palle a Onu. Alla fine, feci per alzarmi dalla sedia su cui mi trovavo e tornarmene finalmente a casa, ma la mano di America si schiantò sulla mia gamba e mi trattenne con una forza che non mi sarei aspettata. Alzai lo sguardo infastidita, aspettando di trovarmi un ghigno divertito, invece era serissima.
- Non... non andartene - sussurrò, la mano ancora piantata sulla mia coscia.
Non sapevo che rispondere. Era successo qualcosa tra noi due quella sera, qualcosa che non avevo previsto e che non sapevo se volere. Ma mi lasciai andare, per una volta nella mia vita (non me ne sarei mai pentita) e tornai accanto a lei, accarezzandole la guancia con una mano. Lei chiuse gli occhi e mi lasciò fare, il corpo seminudo che rabbrividiva al contatto e un po' per il freddo. Mi chinai in avanti e la baciai, sentendo in bocca il sapore del suo lucidalabbra al lampone, mentre la mano di America risaliva lentamente la mia coscia. Mi staccai piano e sorrisi - Beh, questo Onu non se l'aspettava -
Lei mi guardò disarmata, avevo appena fatto una battuta!, e rise piano - No, per niente! -

[Ok, non so quanto sia venuta bene, l'ho scritta un po' di getto :l ma spero che piaccia comunque ^-^]

Countryhumans One-shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora