Finlandia x Estonia - request

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Proposto da: suchasimplol
Ship: Finlandia x Estonia
Rating: rosso
Gender: boy x boy
Punto di vista: 1^ persona (Estonia)
Idea: Estonia si perde in un bosco durante una tormenta e Finlandia, uno spirito con alcuni tratti da volpe bianca, lo porta in salvo nella sua tana. Questa one-shot è un misero ringraziamento per tutti i favori che mi stai facendo, suchasimplol, tvb -w-

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Finalmente avevo trovato il coraggio di scappare di casa e mi ero rifugiato nella foresta di abeti che cresceva imponente dietro al piccolo villaggio in cui vivevo. Purtroppo, però, avevo scelto il momento sbagliato. Si era alzato il vento e in pochi minuti aveva cominciato a nevicare, dando vita ad una delle tormente più gelide che avessi mai visto.
Mi strinsi nel cappotto che avevo preso prima di andarmene, ma non riuscii a migliorare la situazione: non mi sentivo più le mani o il naso, ero scosso da profondi tremiti e i miei piedi affondavano ed emergevano dalla neve con sempre più fatica. In poco terminai tutte le energie, mi accasciai contro un tronco e mi rannicchiai su me stesso per trovare anche un minimo accenno di calore.
"Morirò qua" realizzai spaventato "Morirò e nessuno saprà cosa mi è successo... perché il freddo non perdona" aggiunsi laconico, sfruttando le parole che il mio patrigno ripeteva sempre.
Chiusi gli occhi e mi rassegnai al mio destino, ma un rumore di passi me li fece spalancare improvvisamente. In piedi, di fronte a me, c'era una figura che sembrava insensibile alla tormenta e che lentamente si accovacciò per sfiorarmi il viso con una mano. L'ultima cosa che vidi prima di svenire fu una soffice coda di pelo candido.
Quando mi svegliai mi portai una mano alla testa - Che... male... - gemetti, ma almeno ero al caldo. Aprii gli occhi e mi trovai sul pavimento di una grotta, avvolto in una coperta, sdraiato accanto ad un fuoco scoppiettante.
- Ma come... - cominciai a dire girandomi di lato, ma mi bloccai deglutendo nervoso - C-chi sei? -
La stessa misteriosa persona che mi aveva salvato era seduta a qualche metro di distanza da me con le ginocchia strette al petto.
- Puoi chiamarmi Finlandia - mormorò.
- E c-cosa sei?! - esclamai stringendomi la coperta addosso, mi ero appena accorto di essere nudo.
- Un Alopex... - rispose agitando appena la coda bianca e piegando le morbide orecchie - Un spirito della natura metà umano e metà volpe... in particolare io sono una volpe delle nevi - spiegò tenendo un tono basso, come se la cosa lo facesse sentire in colpa - E sei nudo perché era l'unico modo di non farti morire congelato... - rimase un po' in silenzio, quindi chiese - Hai ancora freddo? - si avvicinò per ravvivare il fuoco.
- Io... tu... com'è possibile che tu esista?! - sbottai osservandolo ad occhi sgranati - Gli Alopex sono delle favolette per far dormire i bambini! Non sono reali -
Finlandia non mi rispose e si limitò ad alzare le spalle, come a dire "Eppure sono qui di fronte a te".
Iniziai a fare a botte con la mia razionalità e alla fine riuscii ad accettare quella situazione - Va bene... va bene... immagino di doverti ringraziare allora - sorrisi e senza rendermene conto appoggiai la mano sulle sue orecchie per vedere se erano davvero morbide come immaginavo.
Finlandia si immobilizzò ma non si ritrasse, lasciando perdere il fuoco e spostandosi accanto a me, come se fosse attirato da una strana forza. E di colpo iniziai a sentirla anch'io: una specie di formicolio elettrico che risaliva le mie dita ogni volta che lo sfioravo. La situazione peggiorò quando Finlandia piantò i suoi splendidi occhi color ghiaccio nei miei e una vera e propria scarica mi attraversò, facendomi rabbrividire - C-che è successo? -
Il ragazzo si staccò e si rifugiò nel suo angolo, borbottando - Niente... la tormenta è finita, quando vuoi puoi andartene -
Annuii e mi alzai per rivestirmi, ma ogni volta che provavo anche solo a pensare di andarmene da lì sentivo di nuovo quella strana sensazione, che sembrava costringermi a rimanere lì con l'Alopex.
Alla fine non ne potei più e sospirai raggiungendolo - Fin? -
- Sì? - alzò subito la testa verso di me, la coda che si muoveva a scatti. Mi strinsi nella coperta e lo abbracciai, appoggiando il mento sulla sua spalla. Il suo corpo era freddo, ma non come la tormenta, era un freddo piacevole da sentire.
Le orecchie di Finlandia si piegarono e ricambiò la stretta mettendo una mano sulla mia schiena - Non vai? -
- Per ora no - ribattei e, seguendo sempre i suggerimenti di quell'elettricità che mi invadeva, appoggiai le labbra sulle sue, per poi staccarmi e osservare la sua reazione. Aveva gli occhi spalancati per la sorpresa e la sua coda aveva cominciato a muoversi ancora più freneticamente - U-uhm... per che cos'era quello? -
- Non lo so - ammisi con un sorriso - Però mi è piaciuto - mi sporsi per farlo ancora, ma Finlandia mi bloccò - N-non è un buon momento, ehm... -
- Estonia - dissi prontamente.
- Estonia... non è un buon momento - ripeté - Questa è il periodo dell'accoppiamento per noi Alopex e se continui... non so se potrò trattenermi, hai un profumo inebriante -
Arrossii e feci per ritrarmi, ma poi scossi la testa - Non importa, f-fai pure -
- Cosa?! Sei serio?! -
- Sì! -
- Estonia... -
- Sono sicuro, fidati - gli rivolsi il mio miglior sorriso e Finlandia sospirò lasciandomi andare. Subito mi fiondai in avanti per avere un nuovo bacio, ne avevo bisogno.
Lui ricambiò e afferrò la coperta, togliendomela di dosso. Io rabbrividii e cercai di coprirmi incrociando le braccia, ma lui delicatamente mi fermò - Non nasconderti, sei bellissimo - sussurrò.
- Oh, ma stai zitto - mi lamentai arrossendo e stringendomi a lui mentre si slacciava i pantaloni muovendosi impaziente.
Divenni ancora più rosso e nascosi il viso nel suo collo. Era la mia prima volta e, nonostante avessi passato ore e ore chiuso nella mia stanza a immaginare quel momento, quando mi nascondevo dal mio patrigno, mi sentivo molto nervoso. Ma le dita di Finlandia che passavano su tutto il mio corpo facendomi rabbrividire e il suo membro palpitante appoggiato alla mia coscia mi fecero superare le mie insicurezze.
Mi prese delicatamente per i fianchi e mi sollevò, entrando piano dentro di me, e mi lasciai sfuggire un'esclamazione un po' di sorpresa e un po' di dolore.
- Stai bene? - chiese preoccupato, ma non riuscii a rassicurarlo perché avevo la bocca secca, quindi alzai il bacino e mi lasciai ricadere con forza per fargli capire che andava tutto alla grande.
Finlandia gemette e colse il messaggio, facendomi rifare quel movimento con dolcezza. Io continuai a tenere la testa nascosta contro la sua pelle, perché ero troppo imbarazzato per riuscire a incrociare i suoi occhi mozzafiato.
Mi passò una mano sulla schiena per farmi rilassare e aumentò la velocità, facendomi gemere ancora più forte. Dopo quelle che mi sembrarono infinite e perfette ore, Finlandia affondò i denti nella mia spalla per fare un marchio e venne dentro di me. Venni per la seconda volta contemporaneamente a lui e ripresi fiato mentre usciva da me e mi avvolgeva di nuovo nella coperta.
Mi rannicchiai contro il suo petto mugolando contento - F-Fin... quello che è successo prima? Era un imprinting, vero? -
Il ragazzo sospirò e mi strinse a sé - Sì... eravamo destinati ad essere compagni... ma se vuoi tornare a casa non è un problema per me -
Scossi subito la testa - Non voglio tornare a casa... sono già a casa - gli diedi un bacio sulla guancia e per la prima volta lo vidi arrossire, cosa che ritenevo impossibile.

[Spero che vi piaccia QwQ nel dubbio, affetto random per tutti :3]

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