Russia x Italia - request

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Proposto da: Eclissi664
Ship: Russia x Italia
Rating: rosso
Gender: boy x boy
Punto di vista: 1^ persona (Italia)
Idea: Italia e Russia sono due signori della mafia

~~~

- Signore? C'è un... ehm... c'è qualcuno che le vorrebbe parlare. Lo lasciamo entrare? -
Alzai lo sguardo dal documento che stavo leggendo e rivolsi un'occhiata di fuoco al ragazzo che mi aveva parlato dalla porta del mio ufficio - Avevo detto che non volevo essere disturbato da nessuno -
- L-lo so signore... ma... insiste - abbassò la testa impallidendo - E non sembra uno disposto a rinunciare a qualcosa, signore -
- Ho capito, ho capito - agitai una mano in aria per zittirlo - Fallo entrare e poi non infastiditemi più -
- Sissignore... - annuì e si allontanò un attimo, per poi tornare seguito da un ragazzo imponente - Ecco qua - chiuse la porta alle sue spalle e nella stanza rimanemmo solo io e lo straniero.
Mi passai velocemente la lingua sulle labbra cercando di mantenere la calma e approfittai di quei secondi di stallo per osservarlo meglio: era alto e muscoloso e i suoi occhi di ghiaccio non contribuivano a renderlo meno intimidante. La giacca del suo completo blu scuro era appoggiata sulle sue spalle e stava fumando una sigaretta.
- A cosa devo questa visita? - mormorai appoggiando i gomiti sul tavolo senza riuscire a staccargli gli occhi di dosso - E posso sapere chi diavolo sei? -
Piegò la testa e un sorriso che di gioioso non aveva niente si formò sulla sua bocca - Да, puoi saperlo - si sedette sul divanetto di pelle che fronteggiava la mia scrivania e continuò, con quel suo pesante accento che mi mandava brividi lungo la schiena - Mi chiamo Россия -
- Wow, buon per te - risposi sarcastico - Ma questo non risponde alla mia domanda -
- Hai ragione anche te - spense la sigaretta nel posacenere lì accanto - Sono il capo dell'organizzazione che ti ha soffiato quell'ultimo carico di droga. Ora hai capito, Италия? -
- Brutto... è colpa tua se ho perso ventimila euro di guadagno! - sbottai alzandomi e aprendo il cassetto della scrivania per prendere la pistola che tenevo nascosta lì dentro.
- Fermo, сладость - rise il ragazzo alzando le mani - Non sono qui per vantarmi, sono qui per ringraziarti. Il tuo carico mi ha fatto guadagnare un sacco, quindi vorrei offrirti qualcosa in cambio -
Mi bloccai controvoglia e lasciai perdere, poteva essere un accordo vantaggioso per me e non volevo farlo arrabbiare troppo - Qualcosa tipo? -
- Scegli te... parte del ricavo, un accordo commerciale, un omicidio su commissione, sesso... quello che preferisci - rimase impassibile mentre parlava e si mise a giocare con la lampada che c'era sul tavolino - Carina, mi piacciono gli intagli nel vetro -
- Sì, non toccarla. È un cimelio di famiglia - la rimisi delicatamente a posto e riflettei sulla sua proposta - Tu quale delle opzioni preferisci? -
- Personalmente? Il sesso - sorrise allungando le braccia sullo schienale del divanetto - Semplice sesso senza impegno, in fondo sono un mafioso - alzò le spalle - Ma se vuoi aiutare la tua "società" ti consiglio l'omicidio su commissione, i miei uomini sono tra i migliori -
Lo guardai sospettoso, poi mi alzai e chiusi a chiave la porta dell'ufficio - Vedi di non farmi pentire della mia scelta... -
Scoppiò a ridere - Posso sapere perché hai scelto questo? -
- Sono quattro fottuti mesi che non vado a letto con qualcuno, lasciami in pace - ribattei secco togliendomi la giacca e sedendomi accanto a lui. Senza nessuno sforzo mi prese per i fianchi e mi spostò sulle sue gambe e di colpo sentii un brivido di paura scorrermi lungo la schiena, poteva muovermi come un burattino e farmi fare ogni cosa che voleva.
Lentamente, come se volesse godersi il momento, spostò con un dito il colletto della mia camicia e affondò i denti appuntiti nel mio collo per farmi un succhiotto proprio sotto all'orecchio.
Ringhiai tirandogli i capelli per farlo staccare - Niente marchi, abbiamo deciso che questo era solo sesso -
- Lo so, Италия - mugolò - Ma sei così carino... come posso resistere? -
Arrossii e sospirai - Se insisti... posso concederti qualche morso - brontolai senza guardarlo.
Sorrise come un cucciolo felice e riprese a lasciare segni sulle mie spalle mentre mi sfilava i vestiti. Ero il suo dannato giocattolino e non mi dispiaceva neanche troppo, ero molto disperato.
Di colpo, mentre giocava con l'elastico dei miei boxer, esclamai - Ma quanti anni hai? -
Un altro ghigno glaciale si formò sul suo viso mentre rispondeva - Diciannove -
- Sei un bambino! -
- Да, ma so il fatto mio - mi abbassò anche l'ultimo indumento e mise le mani sulle mie gambe spingendo delicatamente il suo bacino contro il mio.
Gemetti sorpreso e mi tappai la bocca - Questo in effetti te lo devo concedere... -
- Lo so - ringhiò piano nel mio orecchio per poi aprirsi i pantaloni e abbassarsi i boxer quanto bastava per far uscire il suo membro.
Infilai le mani sotto la sua camicia per affondare le unghie nella sua schiena e lentamente lo feci entrare dentro di me - Avrei dovuto ragionarmela meglio questa scelta, sei troppo grande -
- Ma fammi il favore - alzò gli occhi al cielo ma sorrise orgoglioso al mio commento, il suo ego era senza ombra di dubbio proporzionato alle sue dimensioni.
Lentamente iniziò a muoversi facendo aderire i suoi fianchi alle mie cosce e trovò un ritmo adatto, nascondendo il viso nel mio collo e leccando piano i segni che aveva fatto.
Gli misi una mano nei capelli facendoli attorcigliare intorno alle mie dita, mentre con l'altra gli lasciavo dei graffi sui muscoli delle spalle ogni volta che aumentava la velocità o mordicchiava il mio collo. Improvvisamente, quando ormai mi ero abituato alla sua presenza dentro di me e stavo per chiedere di averne di più, trovò il mio punto sensibile e ci andò contro con un colpo più secco degli altri, che mi fece sussultare e squittire sorpreso.
Sorrise soddisfatto e lo torturò con ancora più forza, facendomi girare la testa dal piacere e facendomi venire con un mugolio soffocato dalla mano che mi ero ficcato in bocca per non fare casino. Probabilmente mi irrigidii mentre orgasmavo, stringendomi involontariamente intorno al suo membro, perché con un basso grugnito venne anche lui e appoggiò la fronte sulla mia spalla riprendendo fiato.
- Tutto ok? - gli chiesi con tono dolce, anche se volevo prenderlo in giro, e lui annuì uscendo da me e facendomi sedere sul divano - Grazie сладость - sussurrò nel mio orecchio per poi sistemarsi i vestiti e alzarsi - Grazie del bel momento e del carico di droga - sorrise calorosamente, ormai aveva perso la sua facciata fredda, rivelando il suo lato da bambino - Spero di poter fare ancora affari con te! - uscì dal mio ufficio.
Sbuffai e mi stiracchiai passandomi le mani sulla schiena - Fottuto gigante... dovrei chiamarlo per stare con lui ancora... -

[Voilà :3 una domande di servizio... dovrei aggiungere più dettagli nella parte "idea" o dopo sono spoiler? Poi... ho sempre evitato di usare questo simbolo nelle frasi (~) perché pensavo che fosse poco professionale... ma forse renderebbero di più le storie? Voi che preferite?]

Countryhumans One-shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora