117 - Interruzione

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* Austin's pov *

<Perché dovrei non considerarti se quello che provi tu lo provo anche io?>

Rimaniamo in silenzio, ad osservarci per un tempo che sembra infinito.

Era una sorta di "ti amo" indiretto? Oh mamma, l'ho detto davvero?! Perché ora mi sento andare a fuoco?

Lo sento ridacchiare nel mentre che io vago con lo sguardo in ogni angolo della stanza pur di non riguardare i suoi meravigliosi occhi marroni, così scuri e profondi che ti fanno ritrovare in tutt'altro mondo...

Forse è quel suo essere di origini orientali che lo fa sembrare così sexy ai miei occhi... o forse sono scemo io.

<Austin.> Mi prende la mano e se la porta sul petto. <Lo senti?> Domanda alludendo al suo cuore.

Oookkk... non sono l'unico che sta esplodendo qui...

<T-tu... quindi...> Mi mordo il labbro nervosamente.

Sorride e si avvicina di più a me.

<Io quindi ti amo più di qualsiasi altra cosa su questo fottuto pianeta.>

Avvampo più di prima sentendo ancora più caldo di quanto già non ne senta... ma hanno alzato i riscaldamenti qua dentro? No perché non riesco a spiegarmelo.

<I-io...> Deglutisco rumorosamente. <Kodey... anche io... io...> La porta si spalanca non lasciandomi finire la frase.

Kodey si stacca subito da me e si schiarisce la gola mentre si siede sulla sedia posta al fianco del mio letto.

<Tesorino! Ho convinto una personcina a portarmi qui ed eccomi!> Dice Callie venendo verso di me a braccia aperte.

<Callie, questo non è orario di visite, come sei entrata?> Le domando mettendomi più comodo sul letto e cercando di riprendere il controllo che mi aveva fatto perdere poc'anzi il ragazzo che sta seduto su quella sedia con lo sguardo basso.

<Ho i miei metodi.> Mi fa l'occhiolino. Poi guarda Kodey e aggiunge: <Anche lui non dovrebbe stare, eppure è qui.>

<Lui ha il permesso dei medici.> Rispondo coprendomi con le coperte.

<Allora chiederò anche io il permesso di rimanere qui e di venire quando voglio. Insomma, sono la tua ragazza.>

Già... la mia ragazza.

Sospiro e le domando: <Chi ti ha portata qui?>

<Nash.> Sorride sedendosi sul letto.

Nash? Davvero ha accettato di accompagnare Callie qui? Impossibile...

<Esco un attimo, vado a prendermi un caffè.> Dice Kodey alzandosi.

<Attento a non perderti carino.> Callie gli sorride.

Lui la guarda con sufficienza e poi guarda me come per dire "non vorrei lasciarti solo, ma devo" ed esce dalla stanza.

<Hai aperto il mio regalo?> Mi domanda.

<In verità no, ero troppo stanco e ho dormito tutto il tempo. Mi sono svegliato giusto per la cena.>

<Capisco. Senti, ma Kodey sta qui tutto il tempo? Non dovrebbe studiare?>

<Studia qui e salta gli allenamenti per farmi fare gli esercizi. Dice che preferisce aiutarmi che stare a correre in un campo.>

<Si, ma io non mi fiderei tanto di quello. Probabilmente sta facendo tutto il gentile solo per provarci con te, farti innamorare, lasciarmi per metterti con lui e poi spezzarti il cuore.> Dice alzandosi.

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