109 - Un permesso

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Esco dall'aula e mi dirigo alla prossima da sola, dato che non c'è Austin.

Non vedo l'ora che ritorni, mi manca così tanto.

<Ehi Grace!> Mi saluta Jason mentre corre verso di me.

<Ehi.> Lo saluto appena mi si ferma davanti.

<Ti va di saltare quest'ora e di farci un giro?>

<Ma sei matto? Ti ricordo che sono ancora in punizione.> Dico tornando ai miei passi.

<Sicura? Non vorresti andare a fare visita ad Austin?> Mi persuade come al suo solito quando vuole qualcosa.

Ma no caro, non ci casco.

Che poi non ci farebbero nemmeno entrare dato che non è orario di visite.

<Non ci farebbero entrare.> Dico facendolo andare con l'umore a terra.

<Oh andiamo Grace, solo per questa volta.> Mi supplica con lo sguardo e unisce le mani sussurrando un "ti prego" facendo poi il muso.

Sospiro e lo ignoro.

<Sei odiosa.> Si lagna.

<E tu il solito rompi scatole.> Ma poi, vedendo una persona che conosco bene, mi viene in mente una meravigliosa idea.

Mi volto verso di lui.

<Dimmi che hai cambiato idea.> Dice sorridendo.

<No. Piuttosto, se proprio non ti va di andare a lezione, perché non proponi a Jackie di venire con te?> Sorrido innocente.

Ormai si è capito che si piacciono a vicenda, quindi, perché non provare a farli stare più tempo insieme da soli?

<J-Jackie?> Balbetta. <Sei sicura?>

Annuisco convinta e lo tiro con me verso la diretta interessata che sta davanti alla porta dell'aula, probabilmente mi starà aspettando come al solito.

<Ehi Jackie.> La saluto sorridendole.

Sobbalza e si gira verso di noi. <Ciao Grace... Jason.>

<Jason voleva chiederti una cosa.> Dico lasciandogli il braccio.

<Ehm... si..> Si gratta la nuca distogliendo lo sguardo.

Eh si, è proprio cotto.

Jackie stringe il libro che ha tra le braccia e lo osserva in attesa della domanda.

<Su dai Jason, non fare il timido.> Lo stuzzico.

Lui mi guarda male per un attimo e poi riporta lo sguardo su Jackie.

<Ecco, volevo chiederti... se volessi saltare quest'ora e andare a farci un giro.> Dice tutto d'un fiato.

<Ou... non so...> Dice la diretta interessata distogliendo lo sguardo.

<Dai Jackie, almeno ti salti storia, una delle materie più noiose e inutili di tutti i tempi.> Le sorrido incoraggiandola.

Alcune volte mi ha parlato di Jason e di quanto le piacerebbe passare anche solo un'ora da sola con lui in giro da qualche parte, ma è sempre stata troppo timida per chiederglielo.

Quindi, come può rifiutare ora che glielo sta chiedendo lui?

<O-ok.> Annuisce e Jason le sorride.

<Bene, questo lo prendo io dato che me lo sono dimenticata nell'armadietto.> Dico prendendole il libro dalle braccia. <Ci vediamo dopo.> Dico spingendola verso Jason.

Aaah l'amore come concia le persone.

Suona la campanella di inizio lezione ed entro nell'aula davanti a me.

Sarà un'ora terribilmente noiosa dato che non c'è Jackie, ma almeno potrò provare a concentrarmi nel mentre che lei avrà ciò che desiderava.

Mi siedo al mio posto e appoggio il libro sospirando.

Entrano altri vari ragazzi e, poco dopo, una persona che non vedevo da un mese... Callie.

* Jackie's pov *

Sto uscendo con lui per davvero o è un sogno?

No, no, sto sognando. Non è possibile che io stia sul serio uscendo da sola con Jason Lee.

Mi tiro un pizzicotto senza farmi notare, ma non scompare niente. È tutto reale!

Forse sto sclerando un po' troppo, ma non è colpa mia se sono super eccitata all'idea di stare anche solo un'ora fuori con lui!

<Tutto bene?> Mi domanda.

Arrossisco fermando la fangirl che c'è in me.

<Jackie?>

Mi volto verso di lui alzando lo sguardo per guardarlo in viso.

<S-sto bene.> Gli sorrido.

<Sicura? Sei tutta rossa.>

<Eh?> Mi tocco le guance guardando a terra.

No, no, no Jackie! Non iniziare a fare figuracce!

Lui ridacchia e dice: <Sai, era da un po' che stavo pensando di uscire con te... magari non per un'ora sola, magari per tutta una sera... per cena, non so.>

Cosa?!

<D-dai? Non ci credo.> Dico ridacchiando nervosamente e tornando a guardarlo.

<Si, davvero.> Mi sorride.

Quel sorriso... santo cielo quanto sei figo ragazzo.

<Jackie atten...>

E manco finita la frase, mi ritrovo a terra.

Non ci posso credere, e io che mi ero ripromessa di non fare figuracce. Ma quando mai!

<Ti sei fatta male?> Domanda preoccupato allungando una mano verso di me.

L'afferro e mi faccio aiutare mentre rispondo: <È tutto ok.> E borbotto: <Dannati buchi in mezzo alla strada.>

<Dovrebbero ripararla questa stradina.> Riflette a voce alta mentre io mi ripulisco i pantaloni.

<Concordo.> Dico e sbuffo.

Me li sono macchiati di fango perché giustamente ieri ha dovuto piovere e io naturalmente sono andata a cadere proprio nel punto in cui c'è del fango.

<Che dici se chiediamo il permesso ed entriamo in dormitorio? Così ti cambi.> Dice Jason.

<Si, buona idea.> Dico giù di morale.

<Ehi, mi è venuta un'idea.> Dice mentre ci incamminiamo.

<Ovvero?>

<Chiediamo il permesso per prenderci il resto della mattinata e andiamo a pranzo in città.>

<Sei sicuro? Non hai saltato un po' troppe lezioni?>

<Nah, e poi preferisco stare con te che subirmi altre tre ore di lezione.>

Oh mamma perché diavolo l'hai dovuto dire?!

<Sei di nuovo rossa.> Mi fa notare e dal tono sembra che stia sorridendo.

Non smetterò mai di imbarazzarmi così tanto quando sto con lui.

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Ehi ehi ehii!
Cosa credete possa succedere tra Jackie e Jason? Si metteranno insieme? Mah, chissà.
Comunque, io adoro Jackie è uno dei personaggi più sbadati e timidi e personalmente mi diverto troppo a scrivere scene in cui succedono cose imbarazzanti come in questo caso.
Alla prossima!
Love you all
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