Arrivo da Olivia e le sorrido. Sono in anticipo quindi posso permettermi una merenda prima di iniziare il turno.
Quest'oggi è stata davvero una faticaccia.
Mi sono svegliata molto presto, come solito ormai da un mese, ho frequentato le prime quattro ore di lezione, dopodiché siamo andati a prendere Austin, abbiamo mangiato un panino al volo e siamo tornati al campus.
Nash e Kodey hanno subito portato Austin in stanza così da potersi sistemare per bene, Jason è andato agli allenamenti e io in camera per farmi una doccia e poi venire qui a lavorare.
Ancora non sono riuscita a racimolare abbastanza soldi per ripagare i danni, chissà per quanto altro tempo mi toccherà stare qui. Non che mi dispiaccia, certo, anzi almeno ho qualcosa da fare, ma non so... vorrei passare più tempo con i miei amici e sapere cosa passa per la testa un po' a tutti.
Li vedo strani, molto strani.Qualcuno mi picchietta la spalla e mi volto.
<Posso parlarti un attimo?> È Nash.
Cosa vuole? Non mi ha calcolata tutta una settimana se non stamattina per Austin, perché ora tutt'un tratto vuole parlare?
Sbuffo e gli domando: <Cosa vuoi?>
<In... in privato.> Dice distogliendo lo sguardo.
Sbuffo più sonoramente di prima e mi alzo.
<Arrivo tra poco.> Avverto Olivia.
Lei annuisce passando lo sguarda da Nash a me e vice versa e poi ritorna a fare i primi cappuccini delle cinque del pomeriggio.
Ci allontaniamo ed usciamo fuori.
Una folata di vento mi fa rabbrividire subito, si vede che ormai siamo arrivati a Novembre.
<Ok, qui andrà bene.> Dice fermandosi in un punto abbastanza buio e alla svista di tutti.
<Se vuoi uccidermi è il momento perfetto.> Dico.
<No, non voglio ucciderti, solo parlare.> Dice appoggiandosi al muro davanti a me.
<Sentiamo allora.> Incrocio le braccia al petto e lui inizia ad osservarmi più allungo del solito.
Si morde il labbro e abbassa lo sguardo dicendo: <Volevo solo dirti che... mi dispiace.>
<Per cosa, esattamente?>
<Per averti ignorata tutta la settimana.> Torna a guardarmi.
<Si, come no.> Alzo gli occhi al cielo.
Sempre la solita storia, mi ignora, mi chiede scusa, ci riavviciniamo e ritorniamo punto a capo. È tutto uno stupidissimo ciclo.
<Davvero Grace, mi dispiace. È solo che non voglio ritornare con due costole rotte per via del tuo ragazzo.>
<Smettila di dare la colpa a lui. So cosa gli hai detto per farlo arrivare a quel punto, me lo ricordo fin troppo bene.>
<Sai quello che ti ha detto lui, ma non sai se è la verità.>
Inarco un sopracciglio e dico: <Quale sarebbe la verità, allora?>
<Lui sa che so la verità sul suo conto.>
<Eh?> Domando confusa.
Sbuffa e toglie fuori una sigaretta. Cosa che fa spesso quando è teso o soprappensiero.
<Perché hai mentito sulla storia di Rod? Perché gli hai detto quelle cattiverie?> Domando mentre se l'accende.
Incatena i suoi occhi nei miei e dice: <Io non ho mentito, non gli ho detto qualunque cosa lui ti abbia detto.> E fa il primo tiro.
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My Boy 2
Romansa" Rispondo alla sua domanda. Posso fidarmi di lei? Ovvio che posso. Posso dirle tutto quello che mi sta succedendo? Che sto sentendo? No, forse non tutto... " Sequel di "My Boy". Tre settimane dopo il ricovero di Austin, cosa succederà? Cambiamen...