138 - Sempre tu

2.4K 85 47
                                    

Sono dieci minuti che cerco di addormentarmi, ma non ci riesco. Sto male psicologicamente e vorrei sfogarmi con qualcuno.

Se solo ci fosse stata Emily qui ne avrei parlato con lei cercando di non svegliare Natalie, ma non c'è, ne lei ne Natalie.

Dove sono? A quest'ora poi, è già l'una del mattino.

Sento il cellulare vibrare sul comodino, non l'ho spento prima? Che strano.

Mi volto e leggo l'anteprima del messaggio.

"Sei sveglia?"

Da parte di Roderick. Che faccio? Gli rispondo o no?

Sinceramente sono ancora un po' scossa da quello che ha cercato di fare quando siamo scesi dalla macchina.

Non capisco il perché del suo comportamento e poi il suo sguardo... mi ha fatto quasi paura.

So che non dovrei, è il mio ragazzo, ma...

Sospiro cacciando via quei pensieri, probabilmente sarà stata una mia impressione per via della stanchezza o qualcosa di simile.

Prendo il cellulare e la luminosità mi acceca all'istante.

Socchiudo gli occhi e l'abbasso, dopodiché rispondo.

"Si, non riesco a dormire."

Nemmeno il tempo di mandarglielo che lui è già online. Ora sta rispondendo.

—"Vieni sul tetto? Sono lì."

"Se tra dieci minuti non sarò lì vorrà dire che non verrò."—

Rispondo. Ho dieci minuti per decidere se andare o meno.

—"Dirmi direttamente si o no?"

Non gli rispondo e metto il telefono da parte.

Che faccio? Dovrei chiedere un parere a qualcuno... qualcuno che ha visto cos'è successo poco fa... qualcuno come Jason e Jackie.

E, come se li avessi chiamati, il cellulare prende a vibrare rivelando il contatto di Jason sullo schermo.

Accetto la chiamata e porto il telefono all'orecchio.

<Sei sveglia o ti ho svegliato io?> Mi domanda.

<Sono sveglia.> Sospiro. <Stavo per chiamarti.>

<Davvero? Ma vedi un po' che coincidenza.> Dice divertito.

Sorrido e dico: <Mi devi dare un consiglio.>

<Dimmi pure.>

<Roderick mi ha chiesto di raggiungerlo sul tetto, ma io non so che fare.>

Rimane in silenzio per un po' e poi dice: <È... è il tuo ragazzo, no? Probabilmente vorrà parlare di quel che è successo poco fa.> Perché sembra teso?

<Si, ma io... non lo so.>

<Vacci Grace, chiedigli perché ha fatto quel che ha fatto. Fatti dare delle spiegazioni più che valide per il suo comportamento.>

<Si... forse dovrei.>

<Devi.>

<Tu perché mi hai chiamata?>

<Solo per sapere come stavi. Ma si sente dal tuo tono di voce.> Ridacchia.

<Fa così tanto schifo?>

<Abbastanza.>

Rido un minimo e poi lo saluto così da lavarmi la faccia prima di andare.

Una volta fatto, mi decido ad andare.

My Boy 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora