My Boy 2

129 - I pensieri di Nash

Dopo la mattinata passata a casa Smith, io e Nash siamo passati da Austin e siamo rimasti lì per un bel po'.

Dopodiché, siamo andati a pranzo al McDonald's dove abbiamo incontrato Roderick, Brad, Abigail e Fred, il compagno di stanza di Rod, che si sono uniti a noi.

Nash sembrava seccato dalla presenza di loro quattro, ma non ci ho fatto molto caso.

Dopo pranzo, abbiamo salutato i quattro e siamo andati al supermercato perché dovevo comprare alcuni stuzzichini per stasera, dato che ho deciso con Jackie e Makenzie di fare una specie di pigiama party... chiamiamola più "serata tra amiche" visto che non rimarrò da loro a dormire.

Ora stiamo uscendo dal negozio e stiamo salendo in macchina. Nash non ha parlato molto durante la spesa e voglio sapere che gli prende.

Chiude lo sportello e sospira prima di infilare le chiavi.

<Che succede? È da pranzo che non parli e continui a sospirare.> Dico appena riesce a mettere in moto.

<Nulla. Sono stanco, tutto qui.>

<Sicuro? Eppure a me sembra ci sia altro sotto.>

<Niente, davvero.> Borbotta mentre si mette in autostrada.

Bah, sarà come dice lui.

* Nash's pov *

Cosa mi succede? Beh, forse sto così perché volevo passare una giornata solo con lei, ma si è messo in mezzo Roderick fottuto coglione.

Lo odio per una miriade di motivi, ma soprattutto perché finge di essere innamorato di Grace.

In più, durante pranzo, mi ha fatto altamente girare i coglioni, dato che quando baciava Grace mi lanciava stupidissime occhiatine per vedere come reagivo.

Io ovviamente rimanevo impassibile esternamente, ma dentro ribollivo di rabbia. Volevo riempirgli la faccia di schiaffi, prendere tutto e andarmene trascinandomi quella stupida di Grace dietro.

E ora siamo qui, in macchina, io che guido e lei che guarda fuori.

Quanto vorrei fermarmi, prenderla, accarezzarle la guancia, spostarle una ciocca di capelli dietro l'orecchio e baciarla... santo cielo quanto sono smielato!

<Nash... sei rosso.> Dice. <Sicuro di stare bene?>

Eh?!

Sobbalzo e perdo il controllo dell'auto per un attimo, facendola sbandare.

Fortunatamente ne riesco a prendere il controllo prima di andare a finire dentro la vetrina di un negozio o peggio.

<Sta attento.> Dice terrorizzata mentre si tiene ancora al sedile.

<Scusa, io...> Mi mordo il labbro e vado a parcheggiare nel primo posto che trovo libero.

Devo parlarle...

<Ora ti sei deciso a dirmi che ti prende?> Mi domanda mentre io spengo il motore.

Sospiro e appoggio la testa al sedile portandomi le mani ai capelli e tirandoli indietro facendo un grande sospiro.

<Nash...?> Dal tono pare preoccupata.

Volto lo sguardo verso di lei mantenendo la posizione.

<Va tutto bene?>

Distolgo lo sguardo portandolo davanti a me e osservo fuori, decido di parlare.

<No.> Rispondo alla sua domanda. <Non va tutto bene perché ci sono cose che mi occupano la mente, cose che non potresti nemmeno immaginare.> Ritorno a guardarla.