Capitolo 2

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Stava cercando di restare controllato, ma appena tirai i suoi capelli, il suo autocontrollo volò fuori dalla finestra. Mi spinse rudemente contro il muro e pressò il suo corpo contro il mio. La sua mano si posizionò sul retro del mio collo tenendo la mia bocca contro la sua come se avesse paura che avrei cambiato idea. Velocemente dominò la situazione ed io gli lasciai avere il controllo.

Le mie mani andarono sui bottoni della sua camicia e li sbottonai velocemente prima di far correre le mie unghie sul suo petto e i suoi addominali per poi dirigere le mie mani sotto i suoi jeans. Prese i miei polsi e li spinse contro il muro per fermarmi.

"No." Mi disse e i miei occhi si spalancarono. "Buona notte Lee." Si allontanò e si riabbottonò la camicia prima di andarsene senza dire nulla.

Ero frustrata. Ero eccitata e volevo che finisse quello che aveva iniziato, ho davvero bisogno di comprare un giocattolo. Ho pensato a questo così tante volte, ma penso che domani lo comprerò.

Beh diavolo, se lui non vuole finire il lavoro che ha iniziato, non ho alcun problema a farlo da sola.

Mi stesi sul letto e feci scivolare le mie mani sul mio corpo. Le feci correre all'nterno delle mie cosce immaginandomi che ci fossero le mani di Chase. Poi le spostai verso la mia biancheria e gemetti. È passato così tanto tempo dall'ultima volta che l'ho fatto. Dopo un minuto feci scivolare la mia mano all'interno delle mutandine e strofinai in circolo il mio clitoride facendomi inarcare la schiena, il pensiero di come le sue labbra erano sulle mie, e come sarebbe stata la sensazione ad averle su tutte il mio corpo. Strofinai all'inizio lentamente e poi aumentai la velocità, quando mi sentì vicina a venire, rallentai i movimenti.

Ma non era quello che volevo. Stavo ansimando e stavo per infilare due dita dentro di me quando aprì gli occhi. Saltai e mi spostai per coprire me stessa quando vidi Chase appoggiato alla porta mentre mi fissava. I suoi occhi erano spalancati e la sua bocca era leggermente aperta.

Mi alzai e mi sistemai il vestito. "Pensavo che te ne fossi andato." Mi morsi il labbro e cercai di pretendere che lui non avesse visto nulla. Fece un passo verso di me.

"Sembra che abbiamo lo stesso problema." La sua voce era bassa e rauca, mi eccitai ancora di più al pensiero che fosse nella stanza, perchè onestamente lui che mi guarda darmi piacere da sola non è possibile non farmi eccitare. Non dissi niente e si lanciò contro di me, prima che riuscì a capire quello che stava succedendo; avevo la schiena contro il muro con le sue labbra che indugiavano duramente contro le mie.

Le sue mani si misero sui miei fianchi mentre mosse il suo bacino contro di me facendomi gemere. Pensavo di essere eccitata prima, ma non come ora. Presi la sua maglietta e la strappai, sentì i bottoni colpire il pavimento. Le sue mani scesero sulle mie cosce e mi alzò, le mie gambe circondarono il suo bacino ed io gli tolsi completamente la maglietta, disperata per quanto questo stesse durando.

Le sue labbra andarono sul mio collo e quando morse l'incavo feci un forte gemito. Quando spinse i suoi fianchi contro i miei non riuscì più a resistere, era così forte e avevo bisogno di lui.

Lo liberai dalle mie gambe e mi fece scendere. Lo spinsi sul mio letto e gli slacciai la cerniera prima di fargli calare i jeans. Quando lo strofinai da sopra i suoi pantaloni il suo membro si contrasse ed io lo volevo. Gli calai i boxer e subito dopo lo presi in bocca.

"Cazzo." Urlò e i suoi fianchi si alzarono. Le sue mani mi tirarono i capelli ed io gemetti.

"Ti piace?" mi chiese e tirò forte i miei capelli, e il gemito che mi uscì confermò la sua domanda. "Succhiami piccola." Disse, ma sembrava più un ordine.

Dominating Desires - Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora