Capitolo 7

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Siena Agudong come le gemelline, Lina e Mia.

Quando aprì la porta era seduto sulla sua scrivania che scriveva al computer, ovviamente frustrato. I suoi occhi incontrarono i miei ed erano senza alcuna emozione prima di tornare sullo schermo.

Me lo merito.

Chiusi la porta e la sua testa si girò verso la mia, i suoi occhi mi fissarono curiosi, ma non c'era ancora alcuna emozione. Restammo lì a fissarci, nessuno dei due si mosse.

Mi sentivo così in colpa, ma allo stesso stesso credevo davvero a quello che avevo detto. Era stato un errore fare quello che abbiamo fatto, ancora e ancora. Quando Riley lo scoprirà non andrà bene. Non è se lo scoprirà, ma è quando.

Dio, tutto quello che riesco a pensare ora è la scorsa notte quando mi ha legato sopra la sua scrivania, i pensieri perversi mi fecero bagnare e mi fecero venire voglia di saltare sopra il suo corpo sexy.

Sentì la sua voce e ciò mi fece tornare in me, ma guardandolo, non sembrarono che i pensieri che se ne fossero andati. Scossi la testa cercando di eliminare quei pensieri, o almeno di metterli per un momento da parte.

"Scusa che cosa hai detto?" gli chiesi.

"Di che cosa hai bisogno Brylee?" chiese di nuovo lentamente.

"Ti ho portato il caffè." Gli feci un piccolo sorriso, ma la sua faccia rimase vuota e mi odiai ancora di più. Feci dei passi in avanti e i suoi occhi seguirono ogni mio singolo movimento fino a quando raggiunsi la sua scrivania e mi sedetti.

"Okay." Tornò di nuovo al suo computer ed io rimasi lì cercando di pensare a che cosa dire, che cosa fare per rendere le cose migliori. Abbiamo sempre avuto una relazione d'amore odio, ma non è mai stata così silenziosa. C'erano sempre dei commenti da una delle due parti, non si è mai comportato con me in questo modo.

"Perchè sei ancora qui Brylee?" Non mi ha mai chiamato Brylee, almeno che non era serio, oppure quando abbiamo fatto sesso.

"Penso che dobbiamo parlare." Dissi.

"Non c'è niente di cui parlare ed entrambi abbiamo del lavoro da fare."

"Chase, noi dobbiamo parlare di-"

"Di cosa Brylee?" urlò e gettò le mani in aria dalla frustrazione facendomi spaventare leggermente. "Di che cosa dobbiamo parlare? Se volevi parlare potevamo farlo ieri notte, ma no. Sei scappata e poi mi hai detto che è stato tutto un errore. Quindi no, non dobbiamo parlare. Non c'è niente di cui parlare." Finì ed io abbassai lo sguardo.

Aveva ragione, sono scappata. Potevo parlare con lui, ma ho dato di matto e ho detto delle cose non belle. Ero stata una codarda, e ora mi merito tutto questo.

"Mi dispiace." Sussurrai.

"Si, beh a me no. Perchè nonostante sia questo orribile errore, io non avrei mai pensato una cosa del genere su di te."

"Mi dispiace. Non mi rimangio le parole che ho detto ieri. È stato un errore." Mi feriva dirlo tanto quanto feriva lui sentirlo.

"Un errore accade una volta. Non tre dannate volte Brylee! Tre volte in due settimane." Continuai a tenere lo sguardo a terra e mi morsi il labbro. Aveva ragione.

"Hai ragione, non avrei dovuto che accadesse."

"Stai dicendo che non avevi intenzione di venire a letto con me?" sembrava ferito e penso onestamente che vada meglio così.

Dominating Desires - Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora