Nella sala grande quel venerdi pomeriggio regnava il caos, gli alunni erano tutti intenti a svolgere i propri compiti, e un mormorio si sollevava da varie postazioni, l'eccitazione tra gli alunni dal quinto al settimo anno per la festa di Halloween si faceva sentire. I ragazzi quel pomeriggio avevano scelto di posizionarsi al tavolo dei corvonero in compagnia di Tess e Tony, a cui dopo si aggiunsero Zabini e la Greengrass. Le ragazze parlottavano tra loro, per gli abiti che avrebbero indossato quella sera, i ragazzi le ascoltavano annoiati e scopiazzando i compiti rimasti. Alle sette in punto di quel tardi pomeriggio, nella sala erano rimasti si o no quei pochi alunni dei primi anni, il resto si erano eclissati pronti per prepararsi per la festa.
***
Hermione si guardava per l'ultima volta allo specchio, mentre con la bacchetta si sistemava gli ultimi ricci, e si rifiniva le trecce laterali di cui aveva perso almeno un'ora per farle venire perfette. Alle sue spalle Ginny correva da un parte all'altra della stanza in emerito ritardo, dove buttava giù imprecazioni a non finire. Hermione ne sorrise all'ultima mandata giù dalla rossa, prima di fare un giro su se stessa e sorrise per il risultato.
Aveva indossato un vestito aderente che si appoggiava alle sue forme di raso nero, con uno scollo a barca di cui era ricamato da petali di rose nere e uno spacco lungo la gamba destra, con un paio di decoltè neri abbastanza alti.
''Hermione, sei bellissima.'' disse Ginny alle sue spalle. Hermione si girò verso l'amica, dove scelse un vestito simile al suo, solo di colore cipria senza alcun ricamo.
''Anche tu.'' gli sorrise Hermione, e insieme si avviarono alla festa.
***
Le ragazze arrivarono nella sala comune dei corvonero, Ginny non vedeva l'ora di scendere quelle scale e pensare solo a divertirsi, mentre Hermione aveva un pensiero fisso che non riusciva a farla sorridere. Il suo unico pensiero era se avrebbe visto il biondo. Ginny scese le scale facendo una sorta di sfilata, per poi correre dagli amici.
"Buonasera." la rossa sorrise, e tutti la salutarono, Blaise si avvicinò a lei senza distogliere lo sguardo, era come incantato. Si avvicinò a lei e mise una mano sul fianco attirandola a sè.
"Sei molto carina stasera."
Sorrise lasciando un bacio sulla sua guancia e allontanandosi da lei restando sempre con lo sguardo fermo sulla rossa. Hermione era ferma dietro un angolo, aveva deciso di farsi coraggio prima di scendere quelle scale, c'era troppa gente e a lei non piaceva l'idea che tutti la guardasserò. Sospirò, ed iniziò a scendere le scale, tutti si girarono verso di lei, era bellissima. Hermione alzò la testa e continuo a scendere le scale finchè non lo vide, il biondo era li, appoggiato al muro,con una gamba al muro, una mano nella tasca sinistra e n'altra teneva un bicchiere, indossava un vestito nero con una camicia bianca sotto, al collo quello che doveva essere un papillion, che forse aveva sciolto o semplicemente l'aveva lasciato cosi aperto al collo. Era bello da mozzare il fiato, pensò Hermione. Lui si guardava intorno, finchè non alzò lo sguardo verso di lei e rimase a fissarla, lei vide i suoi occhi color ghiaccio illuminarsi e così gli sorrise. Lui fece scendere i suoi occhi lungo le scollature del vestito di Hermione, fino ad arrivare a quello spacco sulla gamba che fece fare bei pensieri al biondo, così da fare uno dei suoi sorrisi e girarsi. Lei se ne accorse e arrossì per poi correre dagli amici.
La festa era incominciata da un'ora, e i ragazzi erano ancora li, ed erano già al terzo drink della serata, la riccia rideva alle stronzate degli amici, l'effetto dell'alcool stava facendo il suo effetto. Passarono vari minuti, prima che Ginny si avvicinò a lei con l'ennesimo bicchiere, Hermione tibutante lo prese e lo bevve tutto di un sorso. Non era cosa da lei, ma in quel serata voleva divertissi, e se doveva ubriacarsi, si ubriacava e basta.
''Andiamoa ballare su.'' Ginny trascinò Hermione ed il resto dei ragazzi nella mischia. In quel momento inziarono a muoversi a tempo di musica, ed il quarto bicchiere stava facendo già il suo effetto. Iniziò a muoversi un po' più sensuale del solito, con la mano destra si manteneva la gonna, facendo intravedere la sua gamba, mentre ballava insieme ad Harry, iniziò ad ancheggiare con i fianchi, finchè non si girò e si trovò due occhi puntati addosso. In quel momento si pietrificò, e sembrò che il mondo intorno a lei si fosse fermato lì. Gli occhi, i suoi occhi fissi su di lei, che non la lasciarono nemmeno un secondo, il tempo intorno a lei sembrò fermassi lì. Finché una spinta, di qualcuno non la portò alla realtà. In quel momento sul viso della ragazza si formò un sorriso, nonostante i suoi occhi erano ancora fermi su di lui. Finché un idea non gli passò per la testa. Con passo deciso, incominciò ad avvicinarsi a lui, i loro occhi erano ancora incastrati tra di loro. Si trovò a pochi passi da lui, ed allungò le sue mani verso quelle di lui, sfiorandole appena, a quel contatto la ragazza trasalì, ma senza farlo a vedere. Il sorriso si allargò, mentre lui la guardava con le ciglie aggrottate chiedendosi che cosa gli passava per la testa. Hermione lo tirò verso di se, ma il ragazzo non si mosse.
''Scordatelo Granger.'' Disse in modo rude.
''Andiamo.'' Piagniculò la ragazza, in quel momento era piuttosto ubriaca per fare una cosa del genere, perché da lucida non l'avrebbe mai e poi mai fatto. Lui la guardò ancora, senza proferire parola. Hermione si avvicinò fin troppo vicina a lui, erano corpo a corpo, finchè non avvicinò le sue labbra al suo orecchio.
''Balla con me.'' Sussurrò. Il ragazzo spalancò gli occhi, sapeva che era piuttosto ubriaca, ma la lasciò fare. Lo attirò di più a se, prendendo il bicchiere di lui ormai vuoto e lasciarlo sul tavolo li affianco. Prima di prenderlo per le mani e avvicinarlo di nuovo.
''Ti prego.'' Gli disse di nuovo, il ragazzo al suono della voce vicino al suo orecchio trasali.
''Ti prego.'' Lo pregò di nuovo. ''Balla con me, Draco.''
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TROUBLE. - DRAMIONE
FanfictionNulla si ottiene senza sacrificio, senza coraggio. Chi è capace di soffrire, e rischiare alla fine vincerà. Nella vita ci sono rischi che non possiamo permetterci di correre, e ci sono rischi che non possiamo permetterci di non correre. E le...