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Il venerdì mattina nella sala grande, si respirava un aria allegra. I ragazzi del primo anno correvano davanti e indietro entusiasti della giornata. Al tavolo dei Grifondoro i ragazzi erano tutti intenti a fare colazione, a loro si erano aggiunti Tess e Tony come ogni mattina in compagnia di alcuni ragazzi dei corvonero.

''Credo di aver bisogno di una vacanza.'' esclamò Ginny esausta, massaggiandosi le tempie della testa. 

''Avremo tutti bisogno di una vacanza.'' rispose Tony tirando a sè una tazza di caffè.

Hermione alzò lo sguardo verso Ginny, prima di afferrare un muffin, dal vassoio davanti a lei tornado poi a leggere il libro che aveva tra le mani. Harry al suo fianco era intento a finire di copiare i suoi compiti di trasfigurazioni. Tess al fianco di Ginny con aria scocciata sfogliava la sua rivista della moda. Con un Ron al suo fianco, che si strafogava di tutto e di più. La loro attenzione venne rivolta all'entrata della sala grande. Il quartetto più famoso dei serpeverdi fece il suo ingresso nella sala, Blaise buttò gli occhi su tutti i tavoli presenti, quando il suo sguardo finì sul tavolo dei Grifondoro accennò un sorriso. Iniziò a camminare verso i ragazzi, con Daphne al suo fianco. Quando l'attenzione di Hermione rimase sul biondo, da cui era stato raggiunto da sua sorella, il ragazzo buttò un occhiata verso la direzione del suo amico, prima di prendere per mano sua sorella e trascinarla con lui, Pansy segui il biondo senza degnare di uno sguardo nessuno.

''Buongiorno ragazzi.'' annunciò Blaise al suo arrivo accomodandosi al di fianco di Ginny, dove la ragazza gli mostrava un sorriso a trentadue denti. Tutti i ragazzi lo salutarno, mentre Daphne si accomodava affianco ad Harry. Hermione dall'altro canto rimase delusa dal comportamento del biondo, in fondo si aspettava che avrebbe raggiunto gli amici, e si sarebbe unito a loro.

''Abbiamo bisogno di una festa.'' annunciò Tess, chiudendo con forza il giornale davanti a se, sbattendolo con forza attirando l'attenzione di tutti.

''Lo credo anch'io.'' rispose Daphne, sossergiando il suo Tè.

''Beh, allora organizziamola.'' continuò Tony guardando Tess con uno sguardo complice.

''Ad Halloween, ad esempio.'' continuò Ginny.

''Ottima idea Rossa.'' disse Blaise. Hermione e gli altri li guardavano senza proferire parola. Tutti d'accordo che avevano bisogno di una distrazione dalle lezione, e quella era l'occasione giusta.

''Ci penseramo noi.'' Disse Tony. Prima che i ragazzi, si alzassero e si diregessero alle proprie lezioni di quel venerdi mattina.

***

Arrivati nell'aula dove quella mattina avveniva la lezione delle difese contro le arti oscure, il professore  Piton con il suo solito sguardo serio fece accomondare tutti i ragazzi in fila.

"Signorina Granger." richiamo la ragazza che dai suoi occhi sembrava essere molto pensierosa.

"Venga avanti lei sarà la prima." Il ragazzo biondo finalmente rivolse uno sguardo alla ragazza notando che anche lei lo stesse guardando. Lei fece un passo avanti preoccupata e non capendo cosa doveva fare.

"Signorina Granger lei che sa tutto, può dirmi cosa è presente in quell'armadio?" la guardò serio avvicinandosi al suo volto. Lei degludii.

"E' un molliccio signore." il professore si girò di spalle senza degnarla di uno sguardo.

"Saprebbe dirmi a cosa serve?" lei sorrise sicura di sè.

"I mollicci sono dei mutaforma  che assumono la forma di ciò che una persona teme di più.''

"Come sempre sa tutto signorina Granger, ora vediamo lei cosa teme di piu." 

Senza voltarsi apri l'armadio lasciando il molliccio libero che si avvicinò alla ragazza. Il molliccio prese sembianze umane, senza volto indossava un vestito con giacca e pantalone nero e con una spilla della casata dei serpeverde. Tutti rimaserò scioccati da ciò che videro, Hermione con la mano tremante impugnò la bacchetta verso il molliccio.

"Ridiculus."  il molliccio diventò fuoco d'artificio e tutti rimasero senza parola.

"Ora la signorina Granger ci spiegherà la sua paura." esclamò sicuro il professore.

Il ragazzo biondo si affiancò alla ragazza e la fissò per ascoltarla, lei fece un sospiro vedendo tutta la classe affiancarsi a lei per capire, si girò verso il biondo alzando lo sguardo verso di lui e guardandolo negli occhi trovò la forza di parlare.

"La mia paura piu grande è innamorarmi di un ragazzo della casata dei Serpeverde, chiunque esso sia, so che mi porterebbe solo dolore."

Disse lei senza togliere i suoi occhi da quelli del biondo.  Il biondo sembrava non respirare piu ed i suoi occhi diventarono scuri si allontanò con una delusione sul volto, che la ragazza travide. Lo fermò con una presa attorno al suo braccio, lui si voltò e lei lo vide, vide i suoi occhi oramai scuri e delusi.

"Tutto bene?" la ragazza accennò un piccolo sorriso, lui si liberò dalla sua presa respingendola e girandosi di spalle, e senza dare risposta se ne andò in fila per continuare la lezione. Lei rimase ferma a guardarlo e  poi se ne andò al suo posto confusa senza capire.

Dopo vari ragazzi fù il turno del biondo, che fece un passo avanti incerto. Non sapeva cosa aspettarsi, guardò il molliccio mentre prendeva la forma della sua più grande paura. Suo padre. Il ragazzo con la bacchetta tesa, rimase pietrificato senza riuscire a muovere un muscolo.

''Draco.'' lo richiamò Pansy alle sue spalle, il ragazzo si lasciò cadere la bacchetta dalle mani facendo un passo indietro, prima di affrettarsi ad uscire dall'aula. Tutti i ragazzi si girarono a guardare nella direzione in cui il ragazzo uscì, Hermione lo guardò perplessa, poi risprese la bacchetta da terra, per riportargliela.

***

Draco si affrettò a raggiungere il bagno, si appoggiò al lavabo, aveva il respiro affannato, si guardò allo specchio ancora con gli occhi pieni di paura. Si sfilò il maglioncino buttandolo a terra, si sciaquò la fiaccia, e poi crollò, iniziando a piangere tremando.

Il pensiero che quel molliccio aveva rivelato la sua più grande paura, lo tormentava. Suo padre era sempre stato un uomo duro nei suoi confronti, non aveva mai dimostrato interesse o amore per suo figlio. Lo aveva addestrato, come ogni purosangue addestrava i propri figli, ma a differenza di altri, l'aveva fatto con la forza. Il pensiero delle punizioni che il padre gli riservava per qualsiasi cosa sbagliata, lo impauriva, e ancora oggi il terrore di ogni volta che lo vedeva, lo faceva stare male.

''Draco.'' il ragazzo sentì una voce provenire alle sue spalle, alzò lo sguardo nello specchio, vedendo il riflesso di Hermione.

''Che ci fai tu qui?'' si girò di scatto verso di lei.

La ragazza lo guardò, e rimase spaventata di vederlo in quel modo. Non aveva mai visto il ragazzo in quello stato, e rimase al quanto scioccata nel verderlo. Si avvicinò incerta a lui, alzando il braccio per mostragli la sua bacchetta che gli era caduta prima in aula. Il ragazzo di fronte a lei rimase li immobile a guardarla, ad Hermione gli si formarono le lacrime a gli occhi, in quel momento voleva solo abbracciarlo, solo assicurarlo che andava tutto bene. Ma sapeva quanto fosse difficile fare una cosa del genere. Rimase a due passi lontana da lui, ma quello che successe la rimase pietrificata. Il ragazzo si inginocchiò ai suoi piedi, iniziando a piangere disperato tremando, la ragazza ripetè il suo gesto, trovandosi vicinissima a lui. Lui la guardò, con le lacrime che gli scendevano senza sosta, la ragazza alzò una mano e con un gesto gli scostò i capelli che gli ricadevano sulla fronte, i loro sguardi pieni di lacrime si scontrarono. La ragazza instintivamente l'abbracciò, il biondo s'irrigidì a quel gesto, prima di lasciarsi andare, e stringersi nell'abbraccio. Dove rimasero li per un infinità di tempo.


TROUBLE. - DRAMIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora