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-Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo!- urlo esasperata mentre mi passo una mano tra i capelli in modo nervoso.
-Ti potresti calmare, per favore?- chiede Danielle seduta dove c'è anche Eleanor. Io, Eleanor, Danielle, Perrie, Lola e Gemma siamo in galera da ieri sera o forse era questa mattina...non ricordo.

Qualche ora prima.
-Che bello è uscire senza maschi.- dice Perrs entrando nel locale e noi dietro di lei. Ha ragione, abbiamo fatto bene a uscire senza quei rompi scatole che sono i ragazzi.
Mi sto divertendo a ballare finché non vengo trascinata via da Gemma. Vengo portata fuori dove El sta litigando con un tizio che ha l'uniforme da poliziotto.
-Tu. Tu sei solo un finto poliziotto. Non hai nemmeno la pistola.- sta dicendo la mia amica con sarcasmo nella voce. Spalanco gli occhi mentre vengo raggiunta dalle altre tre.
Mi avvicino ad El.-Ehm... Ellie, credo che sia veramente un poliziotto.- dico sorridendo al tizio mentre prendo il braccio della mia amica.
-No, non lo è. Ha cercato di toccarmi! Sono sposata, stronzo.- urla El lasciando andare la mia mano mentre si avvicina al poliziotto per tirargli uno schiaffo sulla guancia.
-Eleanor Jane Smith, è un poliziotto cazzo.- urla Danielle in preda alla rabbia mentre, insieme a me e Perrie, cerca di trascinare via El che resta ferma dov'è.
-Ragazze, non lo è. Non sono ubriaca.- dice cercando di mantenere l'equilibrio e non cadere all'indietro.
Mi passo una mano fra i capelli.Ok, forse abbiamo bevuto un po' troppo ma ci stavamo divertendo talmente tanto a tal punto di esagerare con l'alcol. E comunque, non uscivamo tutte insieme da quando ognuna di noi si è trovata un lavoro o si è sposata.
-El, vieni.- dico prendendola per la giacca ma lei si sposta.
-Rachel, lasciami andare! Un poliziotto non toccherebbe mai una donna sposata.
-Tu come lo sai?- chiede il poliziotto parlando per la prima volta.
-Perché mio padre è un poliziotto.- risponde prontamente El e in questo momento mi sta venendo una voglia immensa di ucciderla.
-Ellie, smettila per favore. Ci farai finire nei guai.- dice Perrie tremando ma non so se è per colpa del freddo o della paura.
-Stronzo. Coglione. Putt...
-Vi dichiaro in arresto. Tutto quello che direte sarà usato contro di voi.- dice il poliziotto ammanettando El che cerca di vincolarsi dalla sua presa. Siamo nei fottuti guai.
Altri poliziotti ci portano via dentro le macchine della polizia. Non sono mai stata arrestata in vita mia e per colpa di un errore di El ci troviamo tutte dentro.
-Avete diritto ad una chiamata a testa.- dice una poliziotta squadrandoci da capo a piedi.
-Vuole una foto?- chiedo sorridendo beffarda mentre lei mi lancia un'occhiataccia per poi andarsene. Quando mi giro verso il telefono lo trovo già occupato e una El in lacrime vicino ad esso.
Dopo quello che mi sembrano ore il telefono si è liberato e io posso chiamare mio marito.
-Pronto?- risponde dall'altra parte della linea con voce impastata dal sonno.
-Chiama un avvocato, o forse due, siamo finite in carcere. Sbrigati, non voglio restare qui.
12 ore dopo.

E a quanto pare i ragazzi non ci vogliono far uscire da qui visto che sono passate circa dodici ore e nessuno di loro si è visto qui.
Mi tolgo la giacchetta per via del caldo che fa qui e mi vado a sedere accanto a Dani ma nemmeno il tempo di sedermi che la poliziotta apre la porta.
-Lola Horan, Rachel Styles e Gemma Styles siete libere.- dice lei. Mi alzo di scatto e sono la prima ad uscire e per poco non cadevo.
Esco fuori da lì correndo per poi fermarmi in tempo per non cadere su di Niall. Lui ed Harry sono fuori ad aspettarci. Mi sa che Niall ha pagato la cauzione di Lola e Harry la mia e quella di Gemma.
Abbraccio Harry come non avevo mai fatto in vita mia per poi trascinarlo via da lì.
***
El, Dani e Perrie sono già uscite dal carcere, esattamente due ore dopo di noi. Niall ha portato con sé Lola mentre io, Harry e Gemma siamo a casa.
-Ho bisogno di una dormita.- dice Gemma andandosene al piano di sopra lasciando me e suo fratello da soli.
-Mai più voglio finire in carcere.- dico stringendomi a lui. Harry ride facendomi alzare gli occhi verso di lui.
-Cosa?
-Eri così carina quando sei uscita da lì.
-Perché ti ci sono volute dodici ore per pagare la cauzione?
-Mi ci sono volute dodici ore per prelevare 1.300 sterline dalla banca.
-Ti amo.
-Sì, anch'io.
Sorrido per poi riportare il mio sguardo sul televisore.

A Beautiful Disaster.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora