Old letters old feelings.

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Rachel.
-Cosa sono queste, Rachel?- chiede Gemma arrivando in cucina dove ci siamo io ed Harry che chiacchieriamo allegramente come marito e moglie.
-Lettere?- chiedo con tono ovvio mentre mi alzo per andare a prendere dell'acqua in frigo.
-Sì, Capitan Ovvio. Sono lettere di Ashton, ma perché?- chiede posando la scatola sul bancone della cucina dove Harry comincia a leggerle.
-Sono lettere di quando stavamo insieme.- rispondo avvicinandomi ad Harry per poi mettergli le mani sulle spalle.
-No, questa è recente.- dice prendendo una lettera recente che io non ho mai visto in vita mia.
-Harry, tu ne sai qualcosa?- chiedo girandomi verso mio marito che abbassa lo sguardo.
-Beh può darsi.
Mi giro verso Harry e Gemma anche. Gli stiamo per urlare contro ma Dylan entra in cucina sorridente e con dei disegni in mano. Per il momento Harry la passa liscia. Per il momento.
***
Sono arrabbiata con Harry perché mi ha nascosto le lettere di Ashton, quelle recenti, e ora Gemma mi odia. Mentre ordino l'armadio enorme trovo un'altra scatola blu. Perché ci sono mille scatole blu dentro questa casa? Mi siedo per terra e tolgo il coperchio. Sono foto della famiglia, a partire da Harry piccolo insieme a Gemma a una foto del nostro matrimonio e per finire molte foto di Dylan quando era piccolo. In fondo alla scatola ci sono delle lettere indirizzate al mio vecchio indirizzo ma mai consegnate.

Harry.
Entro nella cabina armadio per cambiarmi camicia ma lo trovo occupato da mia moglie in lacrime seduta per terra e con delle lettere in grembo. Merda!
-Perché non me le hai mai inviate? Perché non mi hai mai parlato di questa Samantha?- chiede lei alzandosi e facendomi vedere una lettera che le scrissi ma che non ebbi coraggio di mandargliela. Samantha era ritornata a Londra ed era lei con me al luna park. Non glielo ho mai detto.
-Sam era la mia migliore amica ed era ritornata a Londra. Non ti ho mai tradita con lei, mai, ma sono stato con un'altra prima...- mi fermo di colpo quando sento la guancia calda. Mi ha tirato uno schiaffo.
-E perché io lo vengo a sapere dopo 4 anni di matrimonio?- chiede Rachel con le braccia incrociate al petto mentre mi guarda, non c'è più traccia di lacrime.
-Perché non era importante. Rachel, Sam è morta per me.- dico avvicinandomi a lei per poi stringerla tra le mie braccia.
-Lei dove è ora? Tu lo sai, vero?- chiede senza alzare lo sguardo verso di me. Perché non riesce a stare zitta per due secondi senza rovinare un momento di pace?
-Da qualche parte nel mondo. L'ultima volta che la ho sentita Dylan stava per nascere.- rispondo omettendo mezza verità. So dove è Sam ma non glielo voglio dire.
-È stato quattro anni fa. Perché non me ne hai mai parlato?
-Perché non è importante per me.
-Sicuro?- chiede staccandosi da me e guardandomi negli occhi. Sbatto le palpebre e piego la testa di lato.
-Non ti fidi di me?
-Sì ma...
-Io esco.- dico interrompendola per poi uscire dalla cabina armadio.
Chiamo i ragazzi e ci mettiamo d'accordo su uscire a bere insieme come prima, prima del matrimonio e dei bambini.
-Come va la vita matrimoniale, Harry?- chiede Lou posando il suo bicchiere vuoto .Poso il mio bicchiere e guardo i miei migliori amici.
-Sai com'è. Sua sorella ha problemi di fiducia nei miei confronti.- dico indicando Niall che scoppia a ridere conoscendo bene sua sorella. E suo nipote, visto che anche Dylan ha problemi a fidarsi della gente.
-Dimostrale che non deve avere motivo per esserlo.- dice Liam come un bravo dottore che se la tira. Ammiro molto Liam perché è l'unico di noi che non ha mai avuto problemi con le donne e sopratutto con sua moglie.
-Cosa cazzo devo fare? Ormai non ho più idee per farle capire che la amo.- dico mordendomi l'interno guancia. I ragazzi fanno spallucce.

Rachel.
Harry non è ancora tornato a casa e sono ormai le tre passate. Dylan dorme in camera sua come un ghiro e devo dire che assomiglia molto a suo padre. Ha i capelli ricci e gli occhi verdi come Harry mentre il carattere lo ha presso da me, sfortunatamente. Ormai ho problemi di fiducia e mi sa che anche Dylan ce l'ha perché non vuole restare mai con la baby-sitter. A parere mio è una ragazza apposto e senza precedenti. Sì, io ed Harry la abbiamo fatto controllare prima di assumerla non volevamo che ci capitasse una psicopatica serial killer.
La porta si apre perciò chiudo la porta della camera di Dylan per poi dirigermi verso il piano di sotto.
-Scusa se ho fatto rumore. Dorme?- chiede posando la giacca sul divano. Lo guardo per bene e non c'è nessuna traccia che abbia bevuto visto che non ha nemmeno gli occhi arrossati per via dell'alcool.
-Sì, da un bel po' dovrei dire.- rispondo sedendomi sul divano e accoccolandomi contro un cuscino.
Harry si siede accanto a me per poi guardarmi negli occhi.

Guardo Harry che alza il suo sguardo dal libro. Non so come, o perché, ma la professoressa di Tedesco ci ha messo nello stesso banco insieme. Non che mi dia fastidio, per intenderci.
-Cosa guardi?- chiedo visto che Harry non si decide ad abbassare lo sguardo.
-I tuoi occhi. Sono bellissimi.- risponde posando la penna e dando tutta la sua attenzione a me.
-Sono dei comunissimi occhi marroni .I tuoi, invece, sono stupendi.- dico sorridendogli. Mi si avvicina a passo di tartaruga per poi fermarsi a pochissimi centimetri dal mio viso. Sorride beffardo mentre io sbuffo. Mi avvicino io questa volta e una volta per tutte annulla la distanza tra di noi. Harry porta le sue mani sulla mia schiena per avvicinarmi di più a lui io, invece, porto le mie mani dietro il suo collo per poi cominciare a giocare con i suoi capelli tirandoglieli ogni tanto.
-Styles. Horan. La mia lezione è tanto noiosa?- chiede la professoressa sbattendo un libro sul nostro banco facendoci sussultare. Mi stacco immediatamente per poi abbassare lo sguardo. Harry sta cercando di non ridere ma non ci riesce e scoppia a ridere.
-Fuori, immediatamente.- urla la prof. indicandoci la porta. Prendiamo le nostre cose e senza proferire parola usciamo dall'aula con gli sguardi di tutti addosso. Dio, che vergogna.

Gli salto addosso e senza rendermene conto mi ritrovo sotto di lui.
-Mammina, non riesco a dormire.- dice la voce soave di Dylan. Sposto via Harry che cade a terra e guardo Dylan con un cuscino in mano e il suo pigiama dei Power Rangers.
-Certo, viene.- dico facendo alzare Harry per poi trascinarlo via e insieme a noi anche Dylan.
Lo facciamo stendere sul nostro letto.

Harry.
-Allora, hai capito? Cappuccetto Rosso e la nonna sopravvivono.- dico posando il libro sul comodino. Mi giro verso Rachel e Dylan e loro dormono profondamente e si assomigliano veramente tanto. Scendo dal letto senza fare rumore per poi chiudere la porta. Entro nel mio studio dove trovo la lettera che ho scritto.
La strappo a metà.
-Cos'era?- Rachel mi fa saltare sul posto. Mi giro verso di lei.
-Niente di importante. Vieni, torniamo a letto.- dico facendola girare per poi condurla al piano di sopra.
Lei non deve sapere che Samantha sta arrivando per conoscerla. Non lo deve sapere.

***
Stiamo veramente crescendo tanto e questo mi rende felice.
Vorrei chiedervi di passare a leggere le storie: I Wanna Scream || Harry Styles. E Man in Black || Harry Styles.
Le storie sono di thescreamer.
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Al prossimo capitolo, tanti baci.
1994Styles_.

A Beautiful Disaster.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora