Capitolo 20

51 6 0
                                    

"La mia sola consolazione, quando salivo per coricarmi, era che la mamma venisse a darmi un bacio non appena fossi stato a letto."

(Marcel Proust)

Il sole inizia pian piano a calare mentre cammino per le strade di San Diego con Harley e Alec che hanno insistito per venire con me a fare rifornimento al supermercato, visto che stasera, a casa mia, faremo una sorta di mini festa, una cosa intima ecco, non da 60 persone. L'idea è venuta Harley in spiaggia, ed essendo tutti d'accordo ho messo a disposizione casa mia. Ho esteso l'invito pure ad Alexander e a James, che senza esitare hanno subito accettato, soprattutto Alex che al sentire la parola "grigliata" ha iniziato a correre come un matto in tutta la spiaggia, procurando una risata collettiva a tutti i presenti. Tutti tranne a Tyler che dopo aver visto James, ha usato la prima scusa che gli è saltata in mente per levare i tacchi. Non nego che il suo comportamento mi abbia irritata e in un certo senso delusa, mi sarei aspetta un comportamento del genere da James ma non da Tyler. E invece mi sono completamente sbagliata. Ho passato quasi tutto il tempo a ridere e a scherzare con James mentre tentava di insegnarmi le basi del surf, stando però sempre attento a non farmi fare male. Mi stava sempre vicino e teneva la sua salda stretta sulla mia vita, provocandomi non so quanti brividi e battiti irregolari. Appena uscita dall'acqua, dico solo che mi sono ritrovato gli sguardi di Harley, Bianca, Alec e Alexander pieni di malizia addosso. Ringrazio Dio per averli fatti contenere, risparmiandomi battutine o cose simili, perché in quel caso non avrei veramente saputo come uscirmene senza staccare la testa a ognuno di loro. In compenso però, visto che in un modo o nell'altro il disagio non poteva mancare, Harley ha invitato pure James a fare la spesa con noi. E ora eccoci qui tutti e quattro alla ricerca di qualcosa con cui sfamare e dissetare i nostri amici.
"Per non perdere tempo io e Alec andiamo a prendere le cose da bere mentre voi due vi occupate del mangiare e poi ci ritroviamo alla cassa. Tutto chiaro?" dice Harley guardando in attesa di una risposta e io annuisco per poi vedere quei due farmi un occhiolino prima di addentrarsi tra le corsie. Sono certa che il dividerci non sia stata solo una scelta per agevolare le tempistiche, come so per certo che ora staranno fantasticando su noi due. Ho sempre saputo di dovermi trovare amici normali, peccato che poi scelgo sempre i più malati e psicopatici.
"Panda ti sei persa nei tuoi pensieri o possiamo andare a svaligiare il reparto carne?" scherza scuotendomi delicatamente
"Si scusa andiamo"
"Se non facciamo un buon rifornimento di carne dopo due secondi ci ritroviamo senza cibo" dice facendomi alzare gli occhi al cielo
"Ma mica prendiamo solo due bistecche, come sei esagerato"
"Fidati non esagero affatto. Alex mangia solo tofu e schifezze così, visto che la madre è vegetariana quindi non vede un pezzo di carne da più di un mese"
"Cazzo, allora penso proprio di doverti dare retta" rispondo per poi scoppiare in una fragorosa risata. Non mangio carne da un bel po', e penso proprio che anche io oggi ci darò dentro con il cibo.
"Allora la pancetta la prendiamo?" chiede James mentre camminiamo accanto ai frigoriferi pieni zeppi di carne.
"A me fa schifo, pensi che a qualcuno piaccia?"
"Nah, alla fine è praticamente la carne più grassa, se la mangio il mio fisico asciutto e palestrato svanisce" dice tutto fiero di se, e questa volta voglio stare al gioco.
"Hai ragione, poi non potrai più fare stage di cuori" dico facendogli l'occhiolino. Sono sicura di non esserne capace, e la risata di James ne è la conferma.
"Sembravi un-un Pand-da strabico" dice fra una risata e l'altra,
"Daiii, era così male?"
"Non era male, era IL MALE" dice continuando a ridere. Sto per ribattere quando una voce dolce e pacata ci interrompe.
"James tesoro, non mi aspettavo di vederti qui" mi giro per vedere da chi sono pronunciate e trovo una donna alta con dei capelli scuri e lo stesso taglio di occhi di James. Il colore è diverso, quelli di James sono verdi, mentre quelli di questa donna sono marroni per il resto sono praticamente due gocce d'acqua e, io penso che lei sia sua madre.
"Ciao mamma, e tu invece che ci fai qua?" risponde James. Penso sia davvero felice di vederla, perché ha un sorriso che gli va da un orecchio all'altro.
"Oh, oggi essendo domenica il supermercato vicino casa è chiuso, e quindi dovevo arrangiarmi" la donna mi guarda con un sorriso a 32 denti, non penserà mica che io sia la ragazza di suo figlio?!
"Non che ti dispiacerebbe" non tarda la mia coscienza, facendomi venire una voglia immensa di schiaffeggiarmi in pubblico.
"E chi è questa favolosa ragazza?" dice la madre di James. Al sentire quelle parole sorrido, mi fa piacere che mi abbia notata.
"Allora spiegami come non avrebbe fatto, sei esattamente accanto a suo figlio, hai due lampade al posto degli occhi e stai portando un carrello esattamente più basso di te solo di 10 centimetri; a meno che non sia ritardata, non puoi passare inosservata deficente!"
Sempre molto simpatica la mia coscienza.
"Piacere, io sono Megan, un'amica di suo figlio" dico con un sorriso da ebete stampato in faccia.
La sento sussurrare "lo immaginavo" ma lascio perdere. Alla fine lei va via cortesemente dicendo che c'è il marito che la aspetta in auto.
"Tua madre è davvero una gran bella donna" dico una volta che lei è lontana e non può sentirmi
"Lo so, da qualcuno avrei dovuto pur prendere" dice più convinto delle altre 400 volte.
"Sai, dovresti andare all' incontro degli alcolisti anonimi, non perché sei dipendente dall' alcol, ma per dare pace al tuo ego smisurato!" dico ormai esasperata
"Forse hai ragione ma non mi va, quindi adesso Panda prendiamo la carne" dice dandomi un leggero schiafferò dietro la nuca. Alla fine abbiamo preso una montagna di carne, tutta scelta da James, così con il carrello ormai pieno e pesantissimo ci dirigiamo alla cassa dove, in teoria, ci dovrebbero aspettare Alec e Har. Sono sicura che si saranno fatti miliardi di film mentali per il nostro ritardo, ma io sarò molto fiera di dire che il coglione accanto a me ha dimenticato di prendere il carrello circa 200 volte. Alla fine paghiamo io e Alec, dato che come al solito, Har ci ha praticamente costretti. Fortunatamente, e dico FORTUNATAMENTE, abbiamo chiamato Carlos per farci venire a prendere, dato che lui e Bianca stavano partendo proprio adesso per venire a casa mia e dare una mano a sistemare il tutto. La macchina è piccola per fare entrare tutti e 4, dato che davanti c'è Bianca, così decidiamo chi si mette sopra a chi, e indovinate un po'? Bianca e Alec hanno fatto il possibile per farmi mettere sopra e James, e per mia sfortuna ci sono riusciti. Sono sopra le sue gambe con le braccia conserte, mentre lui avvolge la mia vita con le sue, provocandomi un brivido che percorre l'intera colonna vertebrale. Har e Alec mi stanno guardando di nascosto in mezzo alla montagna di spesa, e la mia migliore amica dal suo sguardo, che si alterna fra le mani enormi di James nella mia vita stretta e i miei occhi, mi fa capire che dentro di lei ci saranno tutti i suoi neuroni a ballare la samba per la riuscita del suo "piano".
"Amico potresti andare più veloce? Ho le palle praticamente schiacciate dalla birra e non è una sensazione piacevole!" sbraita Alec a Carlos che in risposta ride di gusto coinvolgendoci tutti, tranne lo stupido di Alec. Al sentire la risata di James mi volto nella sua direzione, lo guardo negli occhi e noto una scintilla attraversargli lo sguardo. I nostri nasi si sfiorano appena, percepisco il suo respiro. Alterna il suo sguardo dai miei occhi alle mia labbra e la stessa cosa faccio io. Ci dividono pochissimi centimetri, tanto da potermi fare notare le varie tonalità di verde che si mischiano insieme e le folte ciglia scure. Stringe la presa nei miei fianchi, e fortunatamente riesco a contenere il sospiro che mi ha procurato. So che stiamo per baciarci, ma io non lo sto facendo apposta, nel senso non vorrei baciarlo, ma è come una calamita per me.
E propio in questo momento un segnale divino mi ferma per la seconda volta. Facendo frenare Carlos di colpo tanto da farmi sbattere la testa nel tettuccio della macchina sussurrando "Merda".
"Tutto bene Panda?"
"Si spero" dico mentre scendo dalla macchina cercando di prendere tutta l'aria che nell'abitacolo mi stava venendo a mancare.
Iniziamo a scaricare la spesa sull'isola in mezzo alla cucina, o meglio la facciamo scaricare a James, Carlos e Alec, che tra le varie accuse di sfruttamento che ci lanciano, alla fine sistemano tutto alla perfezione. Inizio o a prendere tutto il necessario per poter dare inizio  all'arrostita per poi spostarmi in giardino.
"Meg ma secondo te tutte le birre che abbiamo preso ci staranno in frigo?" dice Harley caricata come un mulo.
"Harley stai attenta che cado-"cerca di dire Bianca che però viene interrotta da un urlo proveniente dalle scale, che fa spaventare Harley tanto da farle cadere le due confezioni di birra a terra.
"Come non detto".
"Meg mi spieghi perché casa nostra è piena di spesa e persone, e poi chi è l'idiota che ha sprecato non una ma ben due classe di birra?!" dice Heric spuntando in cucina, evidentemente assonnato e confuso.
"Heric ciao, come stai? Sai che ti trovo bene e-" cerca di dire Har per togliere ogni dubbio su di se, non ricordandosi però che Heric la conosce come le sue tasche visto che beh, siamo cresciuti praticamente insieme.
"Come può essere che non mi sorprende affatto sapere che sei stata tu?" dice strofinandosi il menti fingendo di pensare per poi abbracciarla calorosamente e scoppiare a ridere.
"Panda a te piace la salsa barbecue sulle costolette?" entra improvvisamente James con in una mano mano la salsa incriminata e nell'altra una confezione maxi di costolette. Alza gli occhi dall'etichetta del contenitore e incontra in un attimo il mio sguardo e poi quello di mio fratello.
"Sorellina ma mi spieghi quanta gente deve ancora venire?" mi chiede a braccia conserte
"Tranquillo è una cosa intima, niente di esagerato. Comunque lui è James un mio AMICO e James lui è Heric il mio fratellino" li presento sottolineando la parola amico per non far partire pure Heric con viaggi mentali inutili.
"Perché la chiami Panda? Mica sai di quando allo zoo-"
"No Heric non lo sa e non lo deve sapere" lo fermo in tempo prima che mi sputtani davanti a James.
"No, ne so nulla. Quindi che stavi dicendo?" dice James guardandomi a mo di sfida.
"Allora è successo quando aveva cinque anni...." inizia a narrare le mie figure di merda mentre si dirige con James in giardino. Appena torna gliela farò vedere io a quell'impiccione.
"Meg vieni a darci una mano con l'insalata?"
"Arrivo" dico, raggiungendo Bianca e Har per poi iniziare a tagliare i pomodori.
"Ma gli sta raccontando di quando allo zoo..." sussurra Harley che essendo già a conoscenza della mia bellissima esperienza, sa quanto possa esser imbarazzante.
"Si propio quella"
"Non ci posso credere, solo al pensiero rido come una matta" dice iniziando a ridere
"Meglio che chiudi il becco se no te la vedrai con me" la minaccio alzando il coltello che ho in mano fingendomi più seria e minacciosa possibile.

Sono le 22:45 e abbiamo mangiato tutti insieme la carne fatta dallo chef Carlos che ha mostrato tutta la sua dote culinaria, preparando cose deliziose, tanto da non aver fatto rimanere nemmeno un pezzettino di carne ancora nel piatto. Per non parlare della quantità industriale di bistecche, costolette, pollo e chi più ne ha più ne metta, che ha mangiato Alex rendendo fiero Carlos. È umanamente impossibile ma ora capisco che James non esagerava affatto. Esco dalla cucina posando gli ultimi piatti nella lavastoviglie,raggiungendo gli altri stesi sulle sdraio accanto alla piscina mentre scherzano e chiacchierano. I tre lettini sono occupati da Carlos e Bianca che accoccolati parlano con Thomas, che abbraccia Harley sdraiata al suo fianco, mentre nell'altro siedono Alec, Heric e Alex che parlano del football e di ragazze. Tutti stanno insieme e si divertono raccontandosi aneddoti divertenti, mentre poco più lontano dalla piscina noto il dondolo ondeggiare. Che strano,non tira nemmeno un soffio di vento.Mi avvicino e mi sporgo per vedere cosa lo fa muovere trovando però James sdraiato su di esso che guarda il cielo stellato. È così assorto dai suoi pensieri che non mi nota nemmeno quando mi siedo nello spazio che le sue lunghe gambe lasciano libero.
"Stai bene?" chiedo facendogli notare la mia presenza, e ci riesco dato che mi intrappola nel suo sguardo
"Si volevo solo un po' di pace, oggi è stata una giornata pesante"
"Scusami allora ti lascio tranquillo" e faccio per tornarmene da dove sono venuta, quando mi afferra il polso e mi tira a se.
"Resta, tu non mi dai mai fastidio"
"Mai mai?" dico sedendomi al suo fianco mettendomi comoda.
"Solo quando vuoi per forza vincere tu, ma infondo è una delle cose che mi piacciono di te" sorride guardando il cielo. Perché il mio cuore in sua presenza batte così forte?
"Anche io quasi tutte le sere mi rifugio qui per stare un po' in pace" gli confesso senza saperne realmente il motivo, "vengo qui per pensare, chiarirmi le idee e cercare di trovare risposte alle mie tante domande".
"E alla fine le trovi queste risposte?" mi chiede guardandomi.
"Molte volte le risposte le so già però faccio finta di non saperle"
"La stessa cosa vale per me. Però sei fortunata, ho notato l'ottimo rapporto che hai con Heric, quindi parlare con lui e aprirti ti può solo aiutare", abbasso lo sguardo e mi stampo in volto un sorriso forzato.
"Si abbiamo un bel rapporto ma non ho mai parlato dei miei problemi con lui..."dico rattristandomi, "prima ne parlavo con mia madre...lei era comunque una migliore amica oltre ad essere un genitore poi però..." iniziando a singhiozzare dico "lei ci ha voluti abbandonare. Mi ha abbandonata per inseguire il suo sogno e da quando i miei si sono separati io non parlo molto di ciò che sento o provo", e solo quando James mi circonda tre le sue braccia mi accorgo di star piangendo e di non riuscire più a interrompere il flusso di lacrime che trattenevo da troppo tempo. Mi stringo forte a lui come a voler fondere i nostri corpi. Non ho mai detto queste cose a nessuno prima di lui. Non ho esposto mai la mia sofferenza così apertamente prima di oggi e non avrei pensato di farlo per la prima volta con James.
"Meg sappi che quando starai male o semplicemente avrai bisogno qualcuno con cui parlare, ricordati che io ci sono" mi dice accarezzandomi i lunghi capelli, sempre stretti in un abbraccio. Poi mi allontana leggermente per potermi guardare negli occhi, e dice
"Nemmeno io abbandono le persone facilmente quando ci tengo".
Noto che il suo sguardo vacilla, so che ha un peso enorme dentro e non lo obbligherò di certo a dirmi tutto, ma sa che ci sarò per lui.
"So che non me ne parlerai, ho imparato a conoscerti ultimamente, ma sappi che se vuoi parlarne io ci sono, sempre" dico poggiando la mia testa sul suo petto, mentre lui continua ad accarezzarmi i capelli. Sento il battito del suo cuore e noto che batte veloce anche il suo, ma non ne capisco il motivo.
"Grazie Panda, di tutto." dice mentre mi dona un dolcissimo bacio in mezzo ai capelli.
"Comunque non pensavo che anche tu avessi un cuore" dice cercando di sdrammatizzare, e ci riesce poiché mi strappa un sorriso
"E io non mi aspettavo di poterti trovare intento a pensare, sai non mi aspettavo avessi un cervello" dico facendolo ridere di gusto
"Con le parole ci sai proprio fare eh, ti piace ferirmi" dice con una faccia da cucciolo bastonato.
"Se tutte le volte che ti ferisco vedrò questa faccia così carina, stai certo che accadrà molto spesso" dico alzandomi e trascinando lui con me. Ho intenzione di divertirmi adesso.
"ADESSO CI DIVERTIAMO" urla la mia migliore amica prendendo dal frigo tutta la birra che abbiamo comprato.
"QUESTA È LA MIA MIGLIORE AMICA" urliamo io e Bianca in contemporanea. Lei per me adesso ha lo stesso valore di Harley, sono le mie migliori amiche, le considero delle sorelle in realtà e lo stesso vale per loro.
Mentre mi dirigo verso il frigo che abbiamo accanto alla piscina per prendere la mia birra, due bracci forti mi sollevano da terra, e in un batter d'occhio mi ritrovo dentro l'acqua fra le braccia di James. E in mezzo alle urla, sento l'unica frase che mai avrei potuto aspettarmi da questo stupido.
"Sei importante per me Panda", queste semplici parole mi procurano un sorriso a 32 denti, e mentre lo abbraccio dico
"Sei importante anche tu", lasciandomi trasportare da quel senso di calore che sento tutte le volte che sono vicino a lui.

BINARY STARDove le storie prendono vita. Scoprilo ora